“Toyoda sarà il cognome ma, credetemi, Lexus è il mio secondo nome”. Un entusiasta Akio Toyoda – presidente del gruppo Toyota e nipote del fondatore, nella foto in alto – ha presentato al pubblico del Salone di Detroit la nuova coupé 2+2 Lexus LC 500. Simile in tutto e per tutto alla concept car LF-LC, il nuovo modello ha un design coraggioso ed è costruito su una piattaforma inedita – global architecture for luxury vehicles, GA-L – a trazione posteriore. Perché, spiega Toyoda, quando anni fa alcuni giornalisti americani gli dissero che le Lexus erano ben fatte ma noiose da guidare, decise di prendere personalmente in mano la direzione del marchio e di evitare che in futuro le parole “noioso” e Lexus potessero essere affiancate nella stessa frase.

In America, il marchio giapponese compete con quelli tedeschi per la supremazia nel segmento del lusso, e un modello che faccia da portabandiera è quello che ci vuole per rilanciarne l’immagine. Nel 2015, Lexus è stato il secondo per volumi dietro BMW e davanti alla Mercedes. Al di là della supercar in edizione limitata LFA (la cui produzione è terminata nel 2012), la Lexus vende negli States soprattutto il Suv RX e la berlina ES. La LC 500, invece, è una sportiva vera: non solo ha la trazione posteriore, ma è spinta da un V8 5.0 da ben 467 CV abbinato a un nuovo cambio automatico a 10 marce. La versione V8 andrà in vendita negli States nel 2017 – con prezzi a partire da 100.000 dollari circa – accanto a varianti V6 e ibride: quest’ultima dovrebbe essere venduta anche in Italia.

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