Ubud, Bali

in una veranda all’aperto un vecchio balinese dipinge, accanto a lui un occidentale dipinge, tutti e due reinterpretano una foto: ragazze tailandesi, la foto è erotica. Ogni tanto si parlano, in indonesiano. Io sono arrivato alla casa sbagliando strada, cercavo il famoso esploratore Lorne Blair. Mi sono perso, dico in inglese al pittore occidentale, sì, la casa di Blair è poco più in là. Sbircio un attimo, i quadri dei due sono belli, uno strano dialogo tra culture. Ogni tanto Pak Mokoh, il balinese, risponde a una domanda tecnica, rifinisce il pennello di bambù, beve il tè che Mondo gli porta. Blair può aspettare, faccio qualche domanda interlocutoria, ho paura di disturbare ma i quadri sono davvero interessanti. Ci mettiamo dieci minuti a capire che siamo italiani tutti e due. Mondo studia la tecnica tradizionale balinese e porta tutto il suo bagaglio di artista colto e raffinato eppure piuttosto selvaggio. Né lui né Pak Mokoh hanno niente di naif, per carità. Resto tutta la mattinata, dimentico l’esploratore che, come è inevitabile, passa a trovare Mondo e Mokoh per bersi un bicchiere di brem, il vino di riso.

Nasce così un’amicizia che, con lunghi silenzi, dura da venti anni.

I quadri dei due finiscono alla Biennale di Venezia, li trovi nelle collezioni di pittori come Luigi Ontani, critici teatrali come Franco Quadri, attrici come Marina Abramovich, girano il mondo come lui.

Italia, Romania, Svezia (renitente alla leva), Olanda, Cambogia, Tailandia e poi Bali, l’approdo di tante vite, di lingue per lo più inutili perché spendibili solo in loco, imparate tutte con accento veneto in quaranta anni di vagabondaggi geografico esistenziali,

Angelo su tela 2015
Angelo su tela 2015

Mondo non ripete mai il trucchetto che ha avuto successo, cambia, cerca strade e mezzi espressivi diversi, gioca col batik e con magnifico bassorilievi in legno. Gli ultimi quadri parlano di mondi sottili, molto lontani dai figurativi di una volta. E’ tornato sui colli euganei da cui è partito, ha esposto a Vienna, cerca tracce della vecchia Europa. Ma già Bali chiama di nuovo, complice la moglie balinese e la figlia piccola. Vale la pena di cercarlo.

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