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Facebook, “calano le condivisioni. Solo un terzo degli utenti aggiorna il suo status”

Secondo quanto emerge dai dati dell'ultimo trimestre, il numero di post è diminuito rispetto al 2014. E gli iscritti postano meno contenuti
Facebook, “calano le condivisioni. Solo un terzo degli utenti aggiorna il suo status”
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Solo il 34% degli iscritti a Facebook ha aggiornato il proprio stato e il 37% ha condiviso qualcosa. Percentuali in calo del 50 e 59% rispetto a un anno fa. Sono i dati dell’ultimo trimestre – da luglio a settembre – del social network di Zuckerberg che ora, per invogliare alla condivisione, cerca di correre ai ripari. E da qualche tempo suggerisce ai suoi iscritti gli argomenti su cui esprimersi pubblicamente e ripropone vecchi post da ricondividere (con la funzione ‘Accadde oggi’).

Il calo potrebbe essere fisiologico. Fino a qualche anno fa Facebook era l’unica – o quasi – piattaforma social e forse, parte di quei messaggi che venivano veicolati lì, ora sono più facilmente condivisibili attraverso la messaggistica privata e a una cerchia più ristretta di amici (Messenger disponibile anche per i ‘non amici’, ma pensiamo soprattutto ai gruppi su Whatsapp). Tornando ai dati del GlobalWebIndex riportati dal Wall Street Journal, Facebook resta di gran lunga il social più frequentato in assoluto e il 65% del miliardo e mezzo di iscritti visita il social di Mark Zuckerberg quotidianamente.

La piattaforma sta testando “promemoria tempestivi in merito a cose su cui le persone potrebbero voler postare”, ha detto una portavoce della società al Wall Street Journal, spiegando che finora i risultati sono stati “eccellenti”, ma senza fornire dati specifici. “Le persone continuano a condividere tonnellate di contenuti – ha aggiunto – e il livello complessivo di condivisioni è rimasto non solo forte, ma simile ai livelli degli anni scorsi”.

Tuttavia, guardando alle cifre del GlobalWebIndex ricavate da un sondaggio condotto in 34 Paesi, gli iscritti a Facebook si limitano a condividere contenuti presi da altri siti e applicazioni (lo hanno fatto 50 miliardi di volte nel 2014, una media di tre contenuti al mese per iscritto). Nessuna crisi invece per il sempreverde tasto “mi piace”, inaugurato anche ieri dal concorrente Twitter.

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