Doveva essere la prima legge ad personam di Matteo Renzi: e invece il consiglio dei Ministri ha votato la sospensione di Vincenzo De Luca da governatore della Campania, come previsto dalla legge Severino. Nessuna norma per salvare l‘ex sindaco di Salerno, nonostante alla vigilia fosse atteso un decreto legge per consentire al governatore della Campania d’insediare la sua giunta lunedì 29 giugno, quando è prevista la prima seduta del consiglio regionale. Sarebbe dovuta arrivare solo dopo la sospensione del premier Matteo Renzi prevista dalla legge Severino per l’ex sindaco di Salerno, condannato in primo grado per abuso d’ufficio: a quel punto, però, i pieni poteri sarebbero stati mantenuti dal vice presidente nominato lunedì.

E invece la sospensione è arrivata subito. “A norma della legge Severino ho disposto la sospensione di Vincenzo De Luca da presidente della Regione Campania: così saranno contenti quelli del Fatto Quotidiano ha detto il premier in conferenza stampa. “La norma Severino presenta visioni diverse, non sulla sospensione. Non c’è ineleggibilità ma c’è necessità di sospensione. La presidenza del consiglio ha seguito l’iter. Con la sospensione finisce il nostro lavoro”, – ha continuato il premier spiegando poi che si aspetta ovviamente “un ricorso di De Luca contro questo atto”.

A questo punto, infatti, l’ex sindaco di Salerno dovrà sperare nel tribunale ordinario: appena ieri, infatti, il tribunale civile di Napoli ha accolto il ricorso di Luigi De Magistris, condannato come come De Luca per abuso d’ufficio in primo grado, che quindi rimane seduto sulla poltrona di primo cittadino della città partenopea.

Se non avesse ordinato la sospensione del governatore campano Renzi avrebbe commesso abuso d’ufficio: è per questo che in molti si aspettavano una legge per salvare il governatore De Luca. Un’ipotesi accreditata dal fatto che  tre giorni fa il presidente del Consiglio aveva chiesto un parere all’avvocatura dello Stato. Secondo l’avvocato Massimo Massella Ducci Teri la legge Severino va corretta, dato che contiene un vuoto normativo nella disciplina di sospensione di un governatore condannato in primo grado.“È necessario – scrive l’avvocato Ducci Teri – un intervento normativo che garantisca con tempestività l’esercizio delle funzioni sostitutive per l’ipotesi di sospensione del presidente e la continuità dell’indirizzo politico emerso dalle consultazioni elettorali”, visto che è necessario “garantire il funzionamento degli organi, esigenza essa stessa presidiata dalla Carta costituzionale”. Un parere citato dallo stesso Renzi in conferenza stampa e che adesso potrebbe essere utilizzato dallo stesso De Luca per nominare un vice e appunto per garantire il funzionamento del governo campano anche dopo la sua sospensione.

Adesso la palla passa al prefetto di Napoli Gerarda Pantaleone, che dovrà notificare a De Luca il provvedimento di sospensione del governo: se dovesse arrivare prima di lunedì mattina, De Luca non riuscirà a nominare un vice che regga i poteri. In alternava bisognerà solo aspettare l’esito del ricorso al tribunale.

Sempre nel consiglio dei ministri di oggi sono stati approvati cinque decreti fiscali.  “Oggi si fa un passo gigantesco per la semplificazione del fisco: l’aggio è stato ridotto dall’8 al 6%. Hashtag è tanta robà”, ha spiegato Renzi in conferenza stampa. Molto più modesto il commento del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: “i decreti creano un quadro di maggiore chiarezza per il cittadino”.

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