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Roma, pakistano ucciso a pugni. Fermato un 17enne: “Mi aveva sputato in faccia”

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il 28enne extracomunitario era ubriaco e si trovava nel quartiere di Tor Pignattara. Il minore è stato arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Escluso il movente razziale
Roma, pakistano ucciso a pugni. Fermato un 17enne: “Mi aveva sputato in faccia”
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È stato ucciso per uno sputo il 28enne pakistano massacrato di botte da un 17enne, la notte di giovedì 18 settembre in via Ludovico Pavoni, nella zona di Tor Pignattara, a Roma. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Secondo le prime ricostruzioni Khan Muhammad Shantad era ubriaco e stava molestando alcuni passanti quando ha sputato in faccia al ragazzino scatenando la sua violenza. Ai carabinieri il 17enne ha detto di essere il responsabile dell’aggressione ma di aver sferrato un solo colpo. In base agli accertamenti del medico legale, invece la vittima sarebbe invece stato colpita più volte. Sarà comunque l’autopsia a chiarire le cause della morte. Allo stato è escluso il movente razziale.

L’omicidio è avvenuto a poche centinaia di metri dal parco dove domenica scorsa è stato ucciso a coltellate un romeno di 52 anni. Anche in quel caso tutto era partito da una lite e il delitto si era consumato in un parco, Villa De Sanctis, affollato di famiglie a fare il picnic. Il delitto aveva scatenato l’ira dei residenti della zona, periferia est della capitale, esasperati dal degrado e dalla poca sicurezza. “Questa villa e queste strade sono poco sicure: avvengono rapine e molti vengono a drogarsi”, avevano detto alcuni residenti.

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