In India una ragazza di 22 anni, dopo essere stata vittima di uno stupro di gruppo, è stata sfregiata con l’acido e poi strangolata a morte; il suo volto è stato sfigurato per impedirne il riconoscimento. Il delitto è avvenuto nello stato dell’Uttar Pradesh, in un villaggio che si trova a soli 45 chilometri di distanza da quello in cui due adolescenti di 14 e 15 anni sono state trovate impiccate ad un albero la scorsa settimana; anche loro prima di essere uccise sono state vittime di uno stupro da parte di un branco di uomini. Il corpo della ragazza è stato ritrovato sabato scorso in un campo nel villaggio di Aithpure, con il volto mutilato dall’acido e dalla benzina. I risultati dell’autopsia hanno rivelato la presenza di acido anche nello stomaco. L’episodio ha sollevato l’indignazione di tutta l’India, soprattutto tra i membri delle caste più basse, a cui appartenevano tutte e tre le vittime degli ultimi giorni, che si sentono abbandonate dal governo locale.

Centinaia di donne, infatti, sono scese in piazza per protestare contro le violenze e per chiedere giustizia ma la polizia ha represso la manifestazione utilizzando bastoni e idranti. Le dimostranti facevano parte del Bharatiya janata (Bjp), il partito nazionalista hindu che ha vinto le elezioni federali in India portando al potere il nuovo primo ministro Narendra Modi. Nel paese la violenza sulle donne è una delle piaghe maggiori per la società; già nel 2012 il caso di una studentessa 23enne stuprata da un branco di uomini in un bus e poi morta per le ferite riportate aveva acceso i riflettori mondiali sul problema.

Intanto nella vicenda delle due adolescenti stuprate ed impiccate sono stati individuati i primi responsabili. Al momento sono state arrestate cinque persone: tra hanno confessato lo stupro ma non l’omicidio, gli altri due sono poliziotti.

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