Primo esito giudiziario delle inchieste sui rimborsi ai consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna: l’ex Idv Paolo Nanni, capogruppo e unico consigliere tra 2005 e 2010, ha patteggiato una condanna a un anno e 11 mesi davanti al Gup Andrea Scarpa. Era accusato di peculato per essersi appropriato di 277.792 euro erogati dalla Regione. Il gup ha condannato in rito abbreviato anche la figlia, Olimpia Nanni, a 18 mesi: all’epoca collaboratrice del gruppo, era accusata in concorso col padre.

“Alla fin fine, per la passata legislatura, pago solamente io e addirittura anche mia figlia“. E’ il commento di Paolo Nanni all’accoglimento della propria richiesta di patteggiamento da parte del Gup. Le parole dell’ex consigliere regionale Idv sono state diffuse dal suo legale, avv. Armando D’Apote. Nanni e la figlia, in aula inizialmente per l’udienza, non si sono presentati per la lettura della sentenza. Non era presente con un proprio legale neppure la Regione Emilia-Romagna, parte offesa nel procedimento. Ai cronisti che hanno domandato se Nanni intenda risarcire la Regione, l’avvocato ha sostanzialmente detto che da parte dell’ex consigliere c’è questa disponibilità, ma non sulla base della cifra contestata dalla Procura: “Nessuno ci ha chiesto niente. In ogni caso occorre rifare i conti sulla base dell’attuale normativa: se si rifanno con quello che è effettivamente dovuto non credo che ci sia la minima difficoltà”. La contestazione di 277 mila euro è, per la difesa, “assurda”. A chi gli ha chiesto le ragioni della scelta del patteggiamento, il legale ha risposto: “Sono convinto che il reato rispetto a piccole cose ci sia, ma trovo scandaloso il conto fatto”. “Faremo appello”, ha detto l’avvocato Fabio Chiarini, che assiste la figlia all’epoca segretaria del gruppo. Per lei, il Pm Antonella Scandellari aveva chiesto un anno e tre mesi.

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