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Bologna, nuovo focolaio di Aviaria: 500mila galline da abbattere

L'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha confermato la presenza del virus a Mordano. L'allevamento colpito è di proprietà della stessa azienda di Ostellato (Ferrara) che il giorno di Ferragosto ha dovuto abbattere 128mila esemplari per far fronte all'epidemia
Bologna, nuovo focolaio di Aviaria: 500mila galline da abbattere
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Nuovo focolaio di influenza aviaria a Mordano, nel Bolognese al confine con la provincia di Ravenna, dopo quello dei giorni scorsi nell’allevamento di Ostellato (Ferrara) di proprietà della stessa azienda agricola. La conferma della presenza in entrambi i luoghi dello stesso virus, tipo A ceppo H7 ad alta virulenza, è stata fornita dal Centro nazionale di referenza di Padova (Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie).

Se a Ferragosto era cominciato l’abbattimento delle 128.000 galline ovaiole di Ostellato della stessa società San Paolo, ora a Mordano sono “previste – precisa la Regione Emilia Romagna – le operazioni di abbattimento dei quasi 500 mila esemplari presenti nell’allevamento”. Il nuovo focolaio è stato reso noto dal Ministero della Salute che, in stretto coordinamento con le autorità sanitarie locali e regionali, ha fatto sapere che “sono stati intensificati i controlli, la vigilanza veterinaria e le misure di biosicurezza negli allevamenti”, e tiene “costantemente informata la Commissione europea”.

“L’accertamento del nuovo focolaio – spiega la Regione – è avvenuto grazie alla stretta rete di sorveglianza sanitaria messa in campo proprio per il contenimento dell’infezione all’indomani della scoperta del virus nel sito di Ostellato”. D’accordo la Coldiretti: la scoperta di un nuovo caso in un diverso sito della stessa azienda “conferma che hanno funzionato le misure precauzionali messe tempestivamente in atto per garantire la massima sicurezza e tranquillità”. Una “tempestività eccezionale”, commenta: “Il primato italiano nella sicurezza alimentare è una garanzia per gli allevatori e consumatori”. E “nei giorni scorsi l’Unità di crisi riunita a Bologna – ricorda la Regione – ha confermato che non vi è alcun rischio collegato al consumo di uova e carni avicole”.

D’accordo sulla tempestività e sul fatto che “i controlli funzionano” anche i deputati del Pd Michele Anzaldi, Nicodemo Oliverio e Federico Gelli, che però rilevano come il nuovo focolaio evidenzi che “siamo di fronte ad un caso grave ed esteso” per i danni economici. “E’ urgente valutare un tavolo interministeriale che coinvolga, oltre al ministero della Salute, anche i ministeri dell’Agricoltura e del Tesoro, visto il danno anche economico che si sta profilando per il settore”.

Sul fronte sicurezza, spiega il Ministero, le Asl “hanno applicato tutte le misure” per un raggio di 10 km attorno all’azienda, il rintraccio degli animali e dei loro prodotti, l’abbattimento di tutti i volatili in azienda e la pulizia e disinfezione delle strutture. E la Regione per il nuovo caso “ha già emanato un’ordinanza” e prosegue “il monitoraggio degli allevamenti”. Asl e Servizi veterinari regionali hanno in corso “tutte le azione utili a isolare il fenomeno” in base ai protocolli di prevenzione dalla diffusione del virus, tra “zone di protezione e sorveglianza” con censimento di “tutte le aziende e gli animali”, analisi veterinarie e “controlli straordinari su tutto il territorio regionale”.

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