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Fisco, Guardia di Finanza passa al setaccio Facebook Italia

Dopo Google Italy, le fiamme gialle ispezionano i conti del social network di Mark Zuckerberg che si difende: "La società paga le tasse in Italia come parte della sua attività nel Paese e rispetta molto seriamente i propri obblighi ai sensi della legislazione italiana in materia"
Fisco, Guardia di Finanza passa al setaccio Facebook Italia
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I militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano stanno conducendo accertamenti fiscali nella sede milanese di Facebook. A quanto si è saputo, gli accertamenti intendono verificare i corretti adempimenti della srl Facebook Italy, che ha sede nel capoluogo lombardo. Si tratta, con ogni probabilità, del riscontro di un corretto adempimento degli obblighi tributari in Italia, esattamente come avvenuto qualche giorno fa con Google Italy.

Secondo quanto emerso da una verifica fiscale in corso dal 2007 e da un fuori programma del 26 novembre, la sede italiana del motore di ricerca non avrebbe dichiarato redditi per 240 milioni di euro e avrebbe evaso 96 milioni di Iva tra il 2002 e il 2006. Le verifiche hanno riguardato solo Iva e redditi non dichiarati. Quanto a Facebook, gli accertamenti sono cominciati alcuni giorni fa, riguardano gli ultimi anni e sarebbero finalizzati alla verifica del rispetto delle normative fiscali. L’obiettivo dei finanzieri, in particolare, sarebbe quello di accertare se Facebook Italia abbia evaso le tasse caricando su società estere del gruppo servizi che invece vengono forniti in Italia.

La società ha dichiarato che l’azienda del social network di Mark Zuckerberg “paga le tasse in Italia come parte della sua attività nel Paese e rispetta molto seriamente i propri obblighi ai sensi della legislazione italiana in materia fiscale. Facebook lavora a stretto contatto con le autorità fiscali di ogni Paese in cui opera per garantire la conformità con la legislazione locale. Facebook ha cooperato pienamente con la guardia di finanza nel corso delle indagini e intende continuare a farlo”. 

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