Il governo di David Cameron taglia la spesa pubblica. E il morale dei dipendenti pubblici va sempre più giù. Negli ultimi 18 mesi ben 54mila lavoratori del pubblico sono stati licenziati – ben più di quanto riuscì a fare Margaret Thatcher, tanto criticata per il suo taglio al budget britannico, negli ultimi quattro anni di governo – e ora un report dell’Institute for Government rivela che alcuni capi di dipartimenti ministeriali “hanno dovuto prendere in seria considerazione il rischio di suicidi da parte dei dipendenti”. L’anno scorso il taglio alla spesa consentì al governo di coalizione di risparmiare 5 miliardi di sterline, mentre per il 2012 si prevede di salvarne altri 8 miliardi, più di 9 miliardi di euro. “Ma il morale di chi lavora nel pubblico ora è molto fragile”, commentano gli studiosi che hanno stilato il rapporto dell’Ifg. “In molti rischiano un tracollo e il governo deve capire quale direzione prendere e soprattutto dovrebbe rallentare il processo di taglio della spesa”.

Lo studio riporta interviste anonime a capi di dipartimenti governativi e ministeriali. Uno di questi ha detto: “Dobbiamo ritenerci fortunati, ma è solo un caso se, finora, non abbiamo ancora visto un’impennata dei suicidi”. Licenziare nel pubblico, nel Regno Unito, è facile quasi come allontanare un dipendente del settore privato. A Londra e dintorni non si parla di esodati come in Italia, ma la pratica della redundancy – e cioè dell’allontanamento per ristrutturazione aziendale – viene portata avanti anche in Comuni, amministrazioni, ministeri ed enti pubblici. Ma la preoccupazione non è solo per chi va, ma anche per chi rimane. Il report continua: “Sarà sempre più difficile riuscire a motivare quei nostri dipendenti che ora non vedono più un futuro roseo come quando furono assunti. I tagli del governo hanno preso una piega drammatica e si stanno consumando troppo velocemente. Il personale pubblico non riesce più a stare al passo dei cambiamenti”.

Il rapporto, chiamato Transforming Whitehall, dovrà ora essere preso in considerazione dal governo conservatore e liberaldemocratico guidato da Cameron. I piani alti dovranno ora tenere conto soprattutto di un ‘suggerimento’ da parte degli studiosi. “Fate qualcosa per prevenire danni da stress. Non avete affrontato il tema della saluta psichica dei dipendenti. E la loro fragilità è sempre più accentuata”. Intanto, mentre sul report infuriano le prime polemiche e il governo viene attaccato dal Labour all’opposizione, alcune stime non ufficiali parlano di almeno 700mila dipendenti pubblici licenziati, in totale, alla fine del governo Cameron. Il taglio alla spesa continua anche sul fronte dei benefit, gli aiuti di Stato a disoccupati e sottoccupati, così a marzo 2013 verrà abolito il contributo finanziario alle famiglie per il pagamento della Council Tax, la tassa municipale che ogni Comune fa pagare a ogni singolo proprietario di casa o affittuario. Allo stesso modo, è previsto anche un taglio agli assegni famigliari: se la proposta del governo dovesse passare, verranno supportati soltanto due figli e non quelli successivi. Da parte sua il governo ha sempre commentato: “Nel 2010 abbiamo ereditato uno dei budget più disastrati dei Paesi occidentali. E dobbiamo fare in modo che il Regno Unito del futuro sia uguale a quello che è stato in passato”.

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