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Lampedusa, naufragio di migranti: un morto. I dispersi sarebbero 80

L'incidente nella notte: 56 persone sono state tratte in salvo, tutti tunisini. Ma secondo i loro racconti, il barcone trasportava 136 persone: 120 uomini, 10 donne e 6 minori. Le ricerche della Guardia Costiera continuano
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Un morto e circa 80 persone disperse è il bilancio dell’affondamento di un natante avvenuto questa notte a circa 15 miglia da Lampedusa. Sul barcone affondato ci sarebbero state 136 persone: 120 uomini, 10 donne e 6 minori, 5 dei quali non accompagnati. E’ quanto hanno dichiarato i naufraghi alla Guardia Costiera, intervenuta per prestare soccorso agli immigrati che si trovavano a bordo dell’imbarcazione. La Guardia Costiera ha recuperato poco fa, al largo dell’isola,  il cadavere di un uomo che era a bordo dell’imbarcazione. Finora sono stati tratti in salvo 56 migranti tra cui una donna incinta, tutti di nazionalità tunisina, come confermano dalla Capitaneria di porto di Lampedusa, 46 dei quali erano sull’isolotto di Lampione, dove sono arrivati a nuoto. Tre sono stati tratti in salvo da un elicottero in alto mare, cinque dalla Guardia di Finanza e altri due da una nave della Nato. “Ma le ricerche proseguono”, spiegano dalla Guardia costiera.

Le ricerche sono in corso dalle due di notte, anche con alcuni elicotteri e un Atr 42. Secondo una prima ricostruzione, a lanciare l’allarme era stato ieri sera un immigrato che ha spiegato di trovarsi su un barcone in difficoltà. Alle ricerche si sono aggiunte la popolazione locale come spiega il sindaco dell’isola, Giusi Nicolini: “Tutte le forze dell’ordine, i pescatori e i cittadini di Lampedusa – ha spiegato – stanno in queste ore contribuendo alle ricerche e al soccorso dei sopravvissuti sotto la guida della straordinaria e umana professionalità degli uomini della Guardia costiera“. “Siamo profondamente addolorati per le vittime della tragedia che si è consumata questa notte nelle acque al largo dell’isola di Lampione. Non dobbiamo mai abituarci a questi drammi, – ha aggiunto – all’idea che ancora oggi attraversare il Mediterraneo in cerca di un lavoro e di una vita dignitosa, diventi per migliaia di uomini e donne una roulette russa”.  

Intanto la procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul tragico naufragio al largo di Lampedusa, procedendo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e omicidio. Gli investigatori stanno tentando di individuare eventuali scafisti, per definire il quadro delle responsabilità. Anche a questo fine saranno utili i racconti dei 56 migranti superstiti sentiti in queste ore, i quali dovranno anche aiutare a chiarire più esattamente la dinamica del disastro. Il barcone non e’ stato invece trovato e potrebbe essere affondato; ma i migranti potrebbero essere stati condotti nei pressi dell’isola Campione e forse gettati in quel tratto di mare da una nave che poi si sarebbe allontanata.

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