Walter Ricciardi

“La maggior parte degli antivaccinalisti irriducibili è in buona fede, ma ci sono anche i farabutti”. Walter Ricciardi, direttore del dipartimento di Sanità pubblica del policlinico Gemelli di Roma, non ha dubbi sulla bontà delle vaccinazioni pediatriche: “Questi farmaci sono i più testati e per produrli vengono adottate le tecnologie più sicure. In ogni caso i genitori hanno il diritto di sapere tutto sui vaccini che vengono iniettati ai loro figli. Devono però informarsi da autorità competenti e non solo in Rete, dove si leggono anche tesi prive di fondamento che seminano terrore”.

L’Italia è tra i pochi paesi in Europa in cui la vaccinazione è un obbligo di legge e non una scelta. Eppure ci sono molte vie di fuga. Perché?
Dal punto di vista strettamente giuridico esiste ancora l’obbligo per quattro vaccini (difterite, tetano, poliomelite, epatite b). Ma l’Italia è un paese restio agli obblighi. Dal punto di vista formale i bambini che non vengono vaccinati non potrebbero nemmeno essere iscritti a scuola. Eppure l’applicazione delle restrizioni è “a maglie larghe”. Nel 2008 è nato l’esperimento-pilota del Veneto, che ha ottenuto una sospensione dell’obbligo: l’obiettivo, in sostanza è convincere le mamme con un’informazione corretta e non costringerle attraverso una fredda lettera di convocazione. E i risultati arrivano, visto che non si è registrato un calo sostanziale dei vaccinati. Certo, il timore di un allargamento della deroga anche alle altre regioni esiste: gli enti investiranno adeguatamente sulle campagne informative? Se l’obbligo cessasse senza investimenti da parte degli enti sarebbe un dramma.

Perché se l’obbligo riguarda quattro vaccini, i bambini vengono convocati per iniettarne sei, con il vaccino esavalente?
Le vaccinazioni che abbiamo a disposizione sono tutte importanti. Malattie come il morbillo, grazie ai vaccini, non dilagano più. Ma non sono certo scomparse. Inoltre è utile limitare il numero delle visite alle Asl evitando di dover “bucare” più volte i bambini. Le voci secondo cui si tratta di un’imposizione delle case farmaceutiche sono false, anche se non bisogna nascondere che l’esavalente permette certamente allo Stato di risparmiare. In ogni caso è possibile richiedere i vaccini singoli e modificare, con i medici preposti, il piano vaccinale.

Un’altra accusa al sistema sanitario è quella di informare poco sulle controindicazioni dei vaccini.
L’informazione è fondamentale e deve essere fatta meglio. Certo chi è contrario ai vaccini riesce a essere convincente, ma spesso pubblica affermazioni non provate scientificamente. I vaccini sono le tecnologie più sicure e più testate. Anche quelli combinati, come l’esavalente, sotto accusa perché inietta una decina di antigeni insieme. Ma quando un bambino gioca in spiaggia ne riceve migliaia. Ed è bene così. La fortificazione naturale del sistema immunitario va incentivata, perché non ci sono stimolazioni naturali in grado di far rispondere a certe malattie.

Perché il piano del ministero prevede le vaccinazioni a tre mesi di vita? Alcuni medici obbiettano che sia meglio attendere che il sistema immunitario sia più strutturato.
Evidenze scientifiche provano che è proprio quando i bambini sono in una fase evolutiva c’è la necessità di vaccinare. E la stimolazione data dall’esavalente è certamente più indicata rispetto a singole iniezioni.

Cosa pensa di chi sceglie di non vaccinare i propri figli?
E’ impensabile avere l’approvazione del 100% della popolazione. C’è sicuramente una minima percentuale di “antivaccinalisti irriducibili” che non sono convincibili. Se sono in pace con se stessi e lo fanno con onestà intellettuale, fanno bene a continuare la loro battaglia. Ma basta cercare online per trovare anche tanti farabutti, che sostengono quella causa per puro tornaconto personale: avvocati che invogliano a fare causa e in qualche caso, anche medici. Alle mamme che vivono lo stress di una scelta difficile dico: informatevi veramente, ma fatelo parlando con il personale e consultando siti ufficiali e garantiti.

A proposito di cause e avvocati, come commenta sentenze (come quella recente del tribunale di Rimini) che associano il vaccino del morbillo all’insorgenza di patologie gravi come l’autismo?
Penso tutto il male possibile dei giudici che decidono senza avere il supporto della prova scientifica. Quando si cede all’emozione, si fa cattiva giurisprudenza e pessima informazione. E’ inaccettabile.