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Crisi, Confindustria attacca il governo
“Lo scenario italiano è drammatico”

Emma Marcegaglia ribadisce che non spetta all'associazione degli industriali indicare la strada da seguire per uscire dalla pesante situazione in cui si trova il paese, ma invita a fare al più presto le riforme. In primis quella di pensioni e fisco
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“Confindustria non tollera più una situazione di stallo, dove non si fanno le riforme necessarie e si aspetta per non andare incontro a crisi di governo o al cambiamento di equilibri politici”. Emma Marcegaglia ha rinnovato oggi con decisione l’appello all’esecutivo affinché faccia le riforme necessarie. Tra le priorità “una forte riforma delle pensioni che liberi risorse da usare per ridurre il cuneo fiscale. Servono privatizzazioni e liberalizzazioni. Poi una riforma fiscale seria, che abbassi le tasse ai lavoratori e alle imprese e che le alzi su tutto il resto, compresa una piccola tassa sui patrimoni”.

Tutte riforme che, secondo la Marcegaglia, non si fanno perchè “non c’è il coraggio di fare cose impopolari, c’e una certa distrazione e per molto tempo si è negato che la crisi ci fosse. Veniamo da due manovre, che comunque andavano fatte, ma che sono tutte tasse. Adesso dobbiamo fare in fretta le riforme – ha ribadito – perché ogni giorno che passa si sprecano risorse”.

Intervenendo oggi a Modena (in una conferenza stampa per l’aggregazione di Acimac e Ucima) la leader degli industriali ha definito “drammatica” la situazione in Italia. “La credibilità del paese è minata: l’aumento dello spread è un problema che impatta drammaticamente nella vita di tutti noi. Bisogna recuperare una forte credibilità sui mercati e non solo”. Dalle borse infatti non arrivano segnali positivi: il differenziale tra i bund tedeschi e i Btp italiani ha aperto oggi a 364 per poi impennarsi a quota 384.

Sulla situazione della Grecia, a rischio default, la Marcegaglia dice:”Il risultato di questo G7 non è stato soddisfacente, perché si è rimandata a ottobre una nuova decisione sulla Grecia, quindi la situazione è preoccupante: sarà necessario arrivare ad un salvataggio vero del paese, e salvare l’euro perchè questo è essenziale”. Parole che fanno eco a quelle pronunciate oggi dalla cancelliera tedesca Angela Merkel.

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