L’Italia continua a essere nel mirino della speculazione finanziaria. Raggiunge un nuovo record lo spread, ovvero il differenziale di rendimento, tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali, che arriva a 300 punti base. Mentre la Borsa, dopo il venerdì nero in cui ha bruciato in una sola seduta il 3,4% del suo valore, continua a perdere. Nonostante la stretta sulle vendite allo scoperto decisa dalla Consob, l’indice azionario Ftse Mib lascia sul campo il 3,96%, dopo aver raggiunto una perdita massima giornaliera del 4,9%. A picco i bancari, con Intesa a circa -7% e Unicredit a -6%. Il risultato di oggi è il peggiore dell’anno per Piazza Affari, che ha bruciato 16,4 miliardi di euro di capitalizzazione dei titoli (l’Ftse All Share a fine seduta ha registrato un calo del 3,8%).

Maglia nera in Europa è Lisbona (-4,07%), ma a registrare decisi ribassi sono tutti i principali listini del vecchio continente, in un mercato condizionato dall’attesa per la riunione dell’Eurogruppo incentrata sull’emergenza Grecia, ma anche sul contagio della crisi dopo gli attacchi della speculazione contro l’Italia.

Lo spread Btp-Bund è al nuovo massimo storico dall’introduzione dell’euro. Superato il precedente record di venerdì scorso, quando a fine giornata il differenziale era a 248 punti. La forte tensione sui titoli del Tesoro è testimoniata anche dal record raggiunto dal rischio debito dell’Italia, misurato dai credit-default swaps che hanno segnato un balzo a quota 279. Sotto tiro anche la Spagna con lo spread rispetto al Bund che vola ai massimi, oltre i 320 punti. L’ondata non risparmia neanche la Francia: lo spread con il Bund si è allargato a 63 punti. E insieme ai Paesi della periferia dell’eurozona, sono sotto pressione Belgio e Austria, con gli spread ai massimi da inizio anno, e Olanda e Finlandia, che rivedono i livelli più alti dall’estate del 2009.

La cronaca ora per ora

19.00 – Consob: “Su Borsa impatto marginale short selling”

”Ad una prima analisi, ancora provvisoria e soggetta a verifica, sembra che le vendite allo scoperto abbiano avuto un ruolo marginale nella seduta di oggi. Dai riscontri che la Consob ha avuto, l’impressione è che non si tratti di vendite allo scoperto, ma di vendite effettive”. Così un portavoce della Commissione ha commentato l’impatto che le vendite allo scoperto hanno avuto nel crollo odierno di Piazza Affari.

17.57 – Spread Btp-Bund a 305 punti

Lo spread del Btp italiano sul Bund tedesco è arrivato oggi al record di 305 punti, partendo dai 245 punti di venerdì scorso.

17.47 – Giornata nera per le Borse europee

Giornata pesante per le principale Borse europee, tutte all’insegna del ribasso: a Parigi l’indice Cac a fine seduta segna -2,71%, a Francoforte il Dax -2,33% e a Londra ilFtse -1,04%. In netto ribasso Spagna (-2,69%), Grecia (-2,58%) e Portogallo (-4,07%).

17.46 – Cir cede in Borsa il 7%, debole Mediaset (-3%)

Giornata di Borsa negativa per tutti i titoli coinvolti più o meno direttamente nella vicenda Lodo Mondadori, secondo la quale Fininvest dovrà risarcire 560 milioni di euro alla Cir. Con l’indice Ftse Mib che ha ceduto il 3,96% finale, il titolo Cir, dopo qualche passaggio in asta di volatilità, ha perso il 7,21% a 1,66 euro tra scambi molto forti, pari a sette volte più della media dell’ultimo mese. Mediaset ha segnato un ribasso finale del 3,82% a 2,91 euro in un volume di contrattazioni invece piuttosto normale.  In calo (-1,58%) anche Cofide, controllante di Cir, il gruppo editoriale L’Espresso (-3,37%) e la società dei componenti automobilistici Sogefi (-1,60%). Mondadori da parte sua ha ceduto il 4,51% mentre Telecom Italia Media, che alcuni analisti hanno indicato come un possibile obiettivo per Carlo De Benedetti con la liquidità incassabile dalla sentenza Lodo Mondadori, ha perso il 7,91%.

17-36 – Piazza Affari chiude poco sopra i minimi, Ftse Mib a -3,96%

Piazza Affari, maglia nera in Europa, chiude la seduta poco sopra i minimi con il Ftse Mib in ribasso del 3,96% a 18.295 punti. A picco i bancari, con Intesa a circa -7% e Unicredit a -6%.

17.06 – Spagna, spread con bund tedeschi vola a 337 punti

Balza ad un nuovo record lo spread tra i titoli decennali spagnoli e il corrispettivo Bund tedesco.La forbice tra i due titoli si è allargata al massimo storico di 337 punti base e il rendimento del decennale spagnolo ha superato per la prima volta da novembre 1997 il 6%, salendo al 6,02%.

16.56 – Spread Btp-Bund a quota 300 punti

Continua ad allargarsi lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi. Il differenziale e’ volato al nuovo massimo storico dall’introduzione dell’euro a 300 punti base.

16.41 – Piazza Affari, crollano Unicredit e Intesa Sanpaolo

Le banche italiane sotto il fuoco della speculazione. Unicredit arriva a cedere il 10% e Intesa Sanpaolo oltre il 9 per cento. Bmp perde il 7%, Mediobanca il 5,6%, Banco Popolare il 4,93%, Mps il 4,83 per cento. “Il provvedimento Consob non ha avuto il minimo effetto” commentano gli operatori.

16.05 – Piazza Affari, Ftse Mibtel a -4,13%

Borsa milanese a picco: l’indice Ftse Mib cede il 4,13% a 18.260 punti e l’All Share il 3,92% a 19.019 punti. Milano si conferma in forte difficoltà, la peggiore tra le piazze europee, dopo l’apertura negativa di Wall Street. Crollano le banche, con Intesa Sanpaolo che arriva a cedere l’8,1%.

16.02 – Spread Btp-Bund a 290 punti

Continua ad allargarsi lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi. Il differenziale ha toccato il nuovo massimo storico dall’introduzione dell’euro sopra 290 punti base. Il rendimento del Btp decennale è schizzato al 5,58% sugli schermi Bloomberg.

15.49 – Euro a nuovo minimo storico contro franco svizzero

L’euro tocca un nuovo minimo storico nei confronti del franco svizzero fino a 1,1717. La paura per la crisi del debito affonda la valuta europea mentre il franco, moneta rifugio per eccellenza, segna un rafforzamento generalizzato: rispetto al dollaro, la divisa elvetica si è apprezzata fino a 0,8334 e ha raggiunto i massimi storici contro il fiorino ungherese e lo zloty polacco.

14.21 – Piazza Affari sprofonda: Ftse Mib a -3,27%

Gli indici di Piazza Affari sono senza freno. Il Ftse Mib scivola in calo del 3,27% e tra i titoli peggiori si elencano Fiat Industrial (-7%), Intesa Sanpaolo (-5,62%) e Telecom (-4,13%). Il provvedimento della Consob sulle vendite allo scoperto “non ha avuto effetto”, commentano gli operatori e guardano con timore all’allargarsi dello spread del Btp col Bund “sempre più vicino ai livelli della Spagna”. Osservato speciale resta anche l’Euro e le sue oscillazioni sotto la soglia di 1,41 dollari.

14.10 – Spread Btp-Bund: nuovo record a 280 punti

Ennesimo record dello spread tra Btp e Bund decennali che si è ampliato a 280,3 punti. Il tasso dei Btp a 10 anni è salito al 5,50%. Ai massimi anche il differenziale di rendimento tra i titoli di Spagna e Germania a 322 punti.

13.36 – Piazza Affari sempre più in rosso (Ftse Mib a -2,54%)

Indici in ‘picchiata’ a Piazza Affari: il Ftse Mib, sceso improvvisamente fino a -2,7%, cede il 2,54% a 18.573 punti e l’All Share il 2,38% a 19.322. Il mercato continua a temere il contagio della crisi del debito e Milano, già venerdì al centro della speculazione, perde più delle altre piazze europee dopo che il cancelliere tedesco Angela Merkel ha chiesto all’Italia “segnali urgenti” sul fronte del risanamento dei conti. Pesano le flessioni dei titoli finanziari, con Intesa Sanpaolo maglia nera a -5,14%, Mediobanca -3,1%, Unicredit -1,14% e Bpm -2,67%. In rosso l’intero listino Ftse Mib a eccezione di Fonsai (+2,42%) che rimbalza dopo una settimana da dimenticare (-27% il bilancio dell’ultima ottava). Giù industriali, energetici, tlc e Parmalat (-4,71%). Fuori dal paniere principale peggiora ancora anche Cir (-5,14%), sempre in calo dopo la fiammata in avvio; Mondadori segna -5,02%.

13.30 – Chiude Opa Lactalis, Parmalat giù
Si spengono i riflettori sul caso Parmalat, con il successo dell’opa promossa dal gruppo Lactalis che ha portato i francesi a controllare l’83,30% del capitale del gruppo. E il titolo Parmalat, rimasto inchiodato per oltre un mese intorno ai 2,60 euro dell’offerta Lactalis, si sgonfia: a metà della prima seduta post-opa, perde il 4,47% a 2,39 euro, maglia nera su un listino che pure è tinto di rosso dalle preoccupazioni sul debito. Il titolo, che ha segnato in giornata un prezzo minimo di 2,38 euro, è sceso in un colpo ai livelli di metà aprile, prima dell’annuncio dell’opa. Al di sotto della media i volumi scambiati, con poco meno di 6 milioni di pezzi passati di mano.

13.20 – Ancora record per lo spread tra Btp e Bund: oltre 270 punti
E’ ancora record per lo spread tra Btp e Bund decennali: il differenziale di rendimento ha superato anche la soglia dei 270 punti (a 274), un livello mai raggiunto dall’introduzione dell’euro.

13.12 – Euro scende sotto quota 1,41 dollari, minimo da un mese
L’euro scende sotto quota 1,41 dollari, minimo da un mese. La divisa unica, appesantita dai timori per la crisi del debito, ha toccato un picco negativo di 1,4083 dollari prima di riportarsi in zona 1,4095. L’euro perde terreno anche nei confronti dello yen, contro cui ha perso l’1% a 113,84, e del franco svizzero, attestato a 1,1805.

12.24 – Borse europee negative a fine mattina, pesanti Atene e Lisbona
Le Borse europee proseguono negative a fine mattinata appesantite dai timori per la crisi del debito e in attesa della riunion dell’Eurogruppo di questa sera a Bruxelles. La maglia nera va ad Atene che cede il 2,95%. Molto pesante anche Lisbona, in calo del 2,6%, seguita da Madrid il cui ribasso si attesta all’1,86%. Tra le piazze maggiori, Milano e Parigi scendono dell’1,4%. Francoforte contiene il calo all’1%, mentre Londra si limita un ribasso dello 0,34%.

12.15 – Borsa Milano amplia perdite con Intesa e Mediobanca
Piazza Affari aumenta il calo d’inizio seduta nonostante la stretta della Consob sulle vendite allo scoperto. L’indice principale del listino milanese, Ftse Mib, perde ora l’1,38% a 18.786 mentre quello generale il Ftse All Share 1,34% a 19.528. A guidare i ribassi ci sono due bancari ovvero Mediobanca (-2,8%) e Intesa SanPaolo (-2,6%). Si muove in controtendenza invece UniCredit che cresce dello 0,32 per cento.

11.59 – Ocse, rallenta superindice a maggio
Superindice Ocse in calo a maggio. L’indicatore ha registrato una contrazione dello 0,2%, scendendo a 102,5 da 102,8. Nel G7 il dato peggiore è di Francia e Italia con una diminuzione dello 0,6%, rispettivamente a 101,1 e 100,7. Male anche la Germania: -0,4% a 103,6. Nell’Eurozona la contrazione è dello 0,5% a 102,1. L’unico Paese non in negativo sono gli Stati Uniti dove il superindice è rimasto invariato a 103,4

11.50 – Honk Kong chiude in ribasso, Hang Seng -1,67%
Chiusura negativa per la Borsa di Hong Kong, dove l’indice Hang Seng lascia sul terreno l’1,67 % a 22.347,23 punti. Andamento al ribasso anche per le altre piazze finanziarie dell’Asia-Pacifico. A Manila, nelle Filippine, il Psi termina le contrattazioni cedendo lo 0,35% a 4.375,86 punti. In Sud Corea il Kospi lascia sul terreno l’1,06% a 2.157,16 punti, mentre l’indice neozelandese Nzx 50 perde lo -0.64% a 3.434,14 punti. In Vietnam il Vn-Index di Ho Chi Min chiude in ribasso dell’1,22% a 425,09 punti, mentre l’indice di Hanoi, l’Hnx, segna un ribasso dell’1,24% a 71,94 punti.

11.46 – Europa in calo guarda a Eurogruppo, pesante Atene
Borse europee tutte in calo nella prima ora di scambi con l’inflazione in Cina che torna a salire ai livelli più alti degli ultimi tre anni e con uno sguardo all’Eurogruppo che si riunisce per affrontare la questione greca. L’indice d’area Stxe 600 cede quasi mezzo punto percentuale. A livello settoriale le vendite piegano, in particolare, gli automobilistici (sottoindice dj stoxx -1,25%) con Valeo (-3,2%), Continental (-2,7%), Peugeot (-2,4%), Fiat (-2,6%). Male anche i bancari (-1,1%) con gli istituti ellenici sotto pressione: Efg cede il 6%, Alpha Bank il 4,9%, National Bank of Greece (-4,2%), Piraeus (-4%) con Atene che perde il 2,5%. Questi gli indici dei titoli guida delle principali borse europee: Londra -0,18%; Parigi -0,91%; Francoforte -0,72%; Madrid -0,94%; Milano -0,86% ; Amsterdam -0,63%; Stoccolma -0,40%; Zurigo -0,59%; Atene -2,50%.

11.00 – L’euro cede l’1 per cento toccando il minimo di 1,4122 sul dollaro
L’Euro perde attualmente l’1% nei confronti del dollaro: dopo aver toccato il minimo di 1,4122, attualmente la divisa europea viene scambiata a 1,4130 nei confronti del biglietto verde.

10.45 – Spread tra Btp e Bund: record a 268 punti
Nuovo record per lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi. Il differenziale si e’ allargato fino a 268 punti base nel timore che la crisi del debito possa allargarsi anche al nostro paese. Massimo storico anche per lo spread spagnolo, salito fino a 307 punti base, 15 in piu’ rispetto a venerdi’. (

10.03 – Record tassi bond 10 anni Portogallo e Irlanda
Nuovi record per i rendimenti dei titoli di Stato di Portogallo e Irlanda a dieci anni: il tasso dei bond di Lisbona ha raggiunto il picco del 13,27% con lo spread rispetto al Bund alla quota record di 1.048 punti. Il rendimento dei bond di Dublino ha toccato il 13,07% con lo spread 1.019 punti.

09.55 – Cir, torna agli scambi a -1,45 per cento
Cir, torna agli scambi in Borsa dopo una breve asta di volatilità al ribasso. Il titolo ora cede l’1,45% a 1,7 euro.

09:40  – Cir di nuovo sospeso, stavolta per ribasso
Estrema volatilità per Cir. Dopo un sospensione dalle contrattazioni per eccesso di rialzo, il titolo torna in negoziazione, ma viene di nuovo sospeso per eccesso di ribasso (-5,03% terorico)

09:39 Record su spread Btp-Bund, il differenziale a 264 punti
Record sul diffreneziale tra il bund tedesco e il Btp. Lo spread tra il titolo tedesco e quello italiano a dieci anni ha raggiunto quota 264 punti

Estrema volatilità per Cir in avvio di ottava a Piazza Affari. Dopo un sospensione dalle contrattazioni per eccesso di rialzo, il titolo torna in negoziazione, ma viene di nuovo sospeso per eccesso di ribasso (-5,03% teorico).

09.42 – Spread titoli di Stato spagnoli record a 300 punti
Sale a nuovi massimi lo spread dei titoli di Stato decennali della Spagna rispetto al corrispondente Bund che raggiunge i 300 punti dopo che il tasso è salito al 5,80%. Sotto pressione i titoli della Grecia con il tasso del decennale sopra il 17% e lo spread con il Bund a 1.4011 punti mentre il rendimento del biennale ellenico tocca un nuovo record al 31,20%.

09.30 – Borsa di Londra in calo dell’1,14%
La Borsa di Londra apre in calo dell’1,14% con l’indice Ftse a 5.987,39 punti.

09.25 – Cir torna in negoziazione, +0.61 per cento
Apertura volatile per i titoli legati alla galassia della Cir di Carlo De Benedetti. Cir guadagna lo 0,61% dopo uno strappo iniziale a +3,2%, Cofide sale dello 0,2%, Sogefi è invariata e L’Espresso sale dello 0,11%.

09.22 – Borsa di Francoforte in calo dello 0,68%
La Borsa di Francoforte apre in calo dello 0,68% con l’indice Dax a 7.352,73 punti.

09.20 – Mondadori cede il 2,64 per cento
Apertura in calo per tutti i titoli legati alla galassia Fininvest. Oltre a Mediaset, che cede l’1,98%, Mondadori perde l’2,6% e Mediolanum l’1,72%.

09.17 – Mediaset in calo, vola Cir
Avvio in calo per Mediaset nella prima seduta dopo il pronunciamento della Corte d’appello civile di Milano che ha condannato la Fininvest a un risarcimento di 560 milioni di euro alla Cir di Carlo De Benedetti per la vicenda legata al Lodo Mondadori. A circa una decina di minuti dall’apertura, le azioni del Biscione cedono l’1,98% a 2,97 euro (con un volume di pezzi scambiati pari a oltre 669mila). Fuori dal paniere principale, invece, vola la holding del gruppo De Benedetti (+3,24%) a 1,84 euro (con un volume di pezzi scambiati pari a oltre un milione 100mila).

09.15 – Titolo Cir sospeso per eccesso di rialzo
A pochi minuti dall’apertura dei mercati, il titiolo Cir, che guadagnava +3,24%, è stato sospeso per eccesso di rialzo

09.10 – Reding: “Europa non si faccia guidare da agenzie di rating”
L’Europa non può farsi guidare “da un cartello di tre società statunitensi”. Lo ha affermato Viviane Reding, commissario UE per la giustizia, contestando il peso delle agenzie di rating Standard & Poors, Moody Investor Service e Fitch Ratings in un’intervista al quotidiano ‘Die Welt’. Per la Reding il gruppo dei paesi del G-20, le maggiori economie mondiali, sarebbero d’accordo nell’ipotesi di suddividere in sei società il “cartello” delle tre agenzie. In alternativa, dovrebbero essere create agenzie europee e asiatiche, anche se, ha concluso, tale processo potrebbe richiedere molto tempo.

09.07 – Record spread Btp-Bund, supera 260 punti
Ennesimo record per lo spread Btp-Bund che supera i 260 punti: il rendimento del Btp decennale è salito al 5,40% – sugli schermi Bloomberg – con lo spread rispetto al Bund che si è allargato a 260,2 punti.

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