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La Germania ammonisce l’Italia: “Non si lamenti, i migranti sono andati altrove”

In un'intervista a Le Figaro, il ministro dell'Interno tedesco interviene sulla polemica sui migranti: "L’anno scorso noi abbiamo accettato da soli 40.000 richiedenti asilo”
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“Un grande Paese come l’Italia può accogliere senza grandi difficoltà i circa 10mila o 12mila rifugiati che hanno scelto di rimanere sul suo territorio. L’Italia non ha alcun motivo di lamentarsi per l’assenza di solidarietà”. L’invito a ridimensionare le proteste di fronte a un fenomeno migratorio dalla portata limitata arriva dal ministro dell’Interno tedesco, Peter Friedrich intervistato da Le Figaro. “L’anno scorso solo la Germania ha accettato da sola 40.000 richiedenti asilo”, ha detto Friedrich commentando il tema dei flussi di migranti provenienti dal Nordafrica al centro di recenti tensioni tra Roma e Parigi e tra l’Italia e l’Ue. ”L’Italia – ha affermato il ministro tedesco – non ha alcun motivo di lamentarsi per l’assenza di solidarietà. Soltanto 25mila migranti sono arrivati in Italia dall’inizio delle rivolte democratiche. Gran parte di essi hanno immediatamente proseguito il loro viaggio verso nord, in particolare in Francia e in Belgio. Il ministro ha sottolineato quindi che “la solidarietà implica anche che si ottemperi ai propri obblighi. Nel corso dell’anno passato – ha tagliato corto Friedrich – la Germania da sola ha accettato oltre 40.000 richiedenti asilo”.

Intanto il ministro Roberto Maroni però, parlando a margine di una riunione ministeriale del G8 a Parigi dedicata al contrasto al traffico di droga, continua a puntare il dito contro L’Europa: ”Noi siamo stati lasciati soli ad affrontare l’emergenza immigrazione: l’Europa non da risposte e non è bello vedere gli altri Paesi dell’Unione che stanno a guardare”. “Io credo – ha spiegato il ministro – che ci sia un difetto di analisi su quello che sta avvenendo: l’Onu ha detto che ci sono 750mila profughi potenziali in Libia; secondo me sono il doppio e mi chiedo perchè l’Europa non si muove per garantire sostegno e creare rapporti con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo in modo da favorire condizioni di stabilità per il futuro”. Dopodomani nel corso della riunione dei ministri dell’Interno europei a Bruxelles, ha aggiunto, “tornerò a sollecitare risposte”.

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