Il surriscaldamento globale è un grave problema, e una delle soluzioni che si potrebbero adottare per ridurlo (o almeno tenerlo sotto controllo) è diminuire la quantità di anidride carbonica presente in atmosfera. A questo sta pensando Hypergiant Industries con il bioreattore EOS. Non è il primo prodotto di questo tipo, ma nel settore costituisce un’innovazione perché è più compatto di altri ed è più efficiente, tanto da riuscire ad assorbire la CO² presente in atmosfera 400 volte più velocemente di un albero. Tutto grazie all’impiego di un particolare tipo di alga (Chlorella Algae) e dell’Intelligenza Artificiale con tecnologie di apprendimento automatico, che ne controlla tutte le fasi della crescita.

Quello che avviene all’interno di EOS è in buona sostanza un’estensione della fotosintesi, in cui le alghe, esattamente come gli alberi, sfruttano l’energia del sole per trasformare l’anidride carbonica in ossigeno. L’efficienza elevata del bioreattore di Hypergiant è dovuta in primo luogo all’impiego delle alghe. Per crescere hanno bisogno di tre elementi: anidride carbonica, luce e acqua, tutti forniti dal bioreattore. Non è tutto, perché man mano che EOS consuma CO² produce biomassa. Quest’ultima si può impiegare in successive lavorazioni per produrre materiali da sfruttare come combustibili, oli, fertilizzanti o basi per materie plastiche, cosmetici e alimenti ad alto contenuto proteico.

Altro vantaggio intrinseco di questa soluzione è che gli alberi si contendono i terreni fertili con le coltivazioni agricole, mentre le alghe non rientrano in questa competizione. Ben Lamm, CEO dell’azienda produttrice di EOS, spiega che “il dispositivo che abbiamo creato è un modello di sistema chiuso controllato. Ogni parte del processo di crescita è strettamente controllata e ottimizzata con l’Intelligenza Artificiale per massimizzare il consumo di CO². L’Intelligenza Artificiale monitora la luce, il calore, la crescita, la velocità dell’acqua, il pH, la CO², la produzione di ossigeno e altro ancora, al fine di garantire sempre condizioni di crescita ottimali. […] ‎Un bioreattore Eos assorbe la stessa quantità di carbonio proveniente dall’atmosfera di 0,40 ettari di alberi”.

Benché la soluzione sia molto promettente, è da sottolineare che il progetto è ancora nelle prime fasi di sviluppo. Al momento Hypergiant è focalizzata nel dimostrare che la tecnologia è in grado di mantenere quanto promette, bisognerà vedere se riuscirà anche a inserire il suo prodotto in ambienti reali, come ad esempio le smart city.‎ ‎‎

Articolo Precedente

Facebook: sarà un Consiglio di Sorveglianza indipendente a vagliare i ricorsi di chi è stato espulso

next
Articolo Successivo

Smart TV, telecamere e altri oggetti dell’Internet delle Cose spediscono dati privati ad aziende terze

next