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25 aprile, al corteo di Milano più di 60mila persone. Mattarella: “È sempre tempo di Resistenza”

All'Altare della patria la cerimonia per gli 80 anni della Liberazione. Poi il presidente della Repubblica si è spostato a Genova. Meloni: "Oggi onoriamo i valori democratici negati dal fascismo”. A Romano Lombardia si canta Bella ciao nonostante il divieto. Secondo la questura 60mila persone a Milano Anpi: "Corteo di Milano pacifico"
25 aprile, al corteo di Milano più di 60mila persone. Mattarella: “È sempre tempo di Resistenza”
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Mattarella: “Sempre tempo di resistenza”

Il Papa “nella sua Fratelli tutti, ci ha esortato a superare conflitti anacronistici” ricordandoci che “ogni generazione deve far proprie le lotte e le conquiste delle generazioni precedenti e condurle a mete ancora più alte. Non è possibile accontentarsi di quello che si è già ottenuto nel passato e fermarsi, e goderlo come se tale situazione ci facesse ignorare che molti nostri fratelli soffrono ancora situazioni di ingiustizia che ci interpellano tutti”. Ecco perché è sempre tempo di Resistenza, ecco perché sono sempre attuali i valori che l’hanno ispirata”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Genova in occasione del 25 aprile.

  • 12:59

    Mattarella: “Non arrendersi all’astensionismo”

    “E’ l’esercizio democratico che sostanzia la nostra libertà. Da questi principi fondativi viene un appello: non possiamo arrenderci all’assenteismo dei cittadini dalla cosa pubblica, all’astensionismo degli elettori, a una democrazia a bassa intensità. Anche per rispettare i sacrifici che il nostro popolo ha dovuto sopportare per tornare a essere cittadini, titolari di diritti di libertà”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Genova in occasione del 25 aprile.

  • 12:58

    Mattarella: “Patrioti seppero assumere responsabilità di governo”

    “Con le stragi della Pasqua di sangue del 1944 alla Benedicta, di Fontanafredda di Masone, all’Olivetta di Portofino, a Costa Binella di Testico, alla Foce del Centa di Albenga, a Molini di Triora, Torre Paponi di Pietrabruna ove due sacerdoti vennero arsi vivi, a Ressora di Arcola. Qui si sviluppa la maturazione politica di patrioti che sanno assumere, accanto alle operazioni militari di sabotaggio e di contrasto alle forze di occupazione, responsabilità di governo. Qui si collocano anelli di quell’arco di esperienze di “zone libere” che confermano la presenza sul territorio delle formazioni partigiane e la stretta relazione con le popolazioni. Qui, con la libera Repubblica di Pigna e di Triora nell’Imperiese, di Torriglia nel Genovese, della Repubblica del Vara in Alta Val di Vara nello Spezzino, emerge la dimostrazione della estraneità tra regime e popolazioni. Questo si manifestava nelle vallate, e trovava conferma nelle città dalle quali migliaia di donne e uomini vennero ignobilmente avviate al lavoro coatto in Germania, alla deportazione verso il lager di Mauthausen. E la fabbrica, le fabbriche, si manifestarono, una volta di più, luoghi di solidarietà, scuole di democrazia, con la crescita di coscienza sindacale, e la costituzione delle squadre di difesa operaia. Con gli scioperi nel Savonese e nello Spezzino alla fine del 1943 e nel 1944, che conferirono una forte spinta all’allargamento del consenso verso il movimento partigiano. Gli scioperi a Genova del 1943 sino al giugno del 1944, sino allo sciopero insurrezionale del 1945″. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Genova in occasione del 25 aprile.

  • 12:57

    Mattarella: “Da esponenti antifascisti l’idea dell’Europa unita”

    “Anche dalle diverse Resistenze nacque l’idea dell’Europa dei popoli, oggi incarnata dalla sovranità popolare espressa dal Parlamento di Strasburgo. Furono esponenti antifascisti coloro che elaborarono l’idea d’Europa unita, contro la tragedia dei nazionalismi che avevano scatenato le guerre civili europee”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Genova in occasione del 25 aprile. “Ora, l’eguaglianza, la affermazione dello Stato di diritto, la cooperazione, la stessa libertà e la stessa democrazia, sono divenuti beni comuni dei popoli europei da tutelare da parte di tutti i contraenti del patto dell’Unione Europea. La libertà delle diverse Patrie è divenuta la liberazione dell’Europa da chi pretendeva di sottometterla”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Genova in occasione del 25 aprile.

  • 12:54

    Mattarella: “Resistenza voleva la pace, repubblichini la morte”

    “La aspirazione profonda del popolo italiano, dopo le guerre del fascismo, era la pace. Il regime aveva reso costume degli italiani la guerra come condizione normale: non la guerra per la vita ma la vita per la guerra. La Resistenza si pose l’obiettivo di raggiungere la pace come condizione normale delle relazioni fra popoli. In gioco erano le ragioni della vita contro l’esaltazione del culto della morte, posto come disperata consegna dalle bande repubblichine”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Genova in occasione del 25 aprile. 

  • 12:51

    Mattarella: “Celebriamo la liberazione dalla dittatura fascista”

    “Celebriamo oggi qui, a Genova, l’ottantesimo anniversario della liberazione dalla dittatura fascista e dalla occupazione nazista. Una regione, la Liguria che, ricca di virtù patriottiche, tanto ha contribuito alla conquista della libertà del nostro popolo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Genova in occasione del 25 aprile. 

  • 12:31

    Conte alle Fosse Ardeatine: “E’ festa di liberazione dalla dittatura fascista”

    “Siamo qui per celebrare il 25 aprile. La festa della Liberazione, della liberazione dalla dittatura fascista, delle riaffermate libertà e la festa della rifondazione della Repubblica. Una repubblica basata su principi democratici. Contro le dittature”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte arrivando oggi al Mausoleo delle Fosse Ardeatine. 

  • 12:08

    Sondaggio Izi per La7: “Maggioranza degli elettori contraria all’invito alla sobrietà”

    La maggioranza degli elettori ritiene troppi 5 giorni di lutto e che la scelta del governo possa sminuire il 25 aprile, sopratutto non è d’accordo sull’ indicazione alla sobrietà. Queste le rilevazioni del sondaggio sul tema “Papa Francesco e il 25 aprile ” realizzato da Izi, azienda di analisi e valutazioni economiche e politiche e presentato questa mattina nel corso della trasmissione L’Aria che Tira su La7. Sul lutto di 5 giorni indetto dal governo all’indomani della scomparsa del Pontetice il 58 % degli elettori è contrario ed è interessante notare come anche gli elettori cattolici siano spaccati a metà: il 48,7% ritiene sbagliata la scelta del governo contro il 51,3% che è a favore. La maggioranza degli elettori inoltre ritiene che il lutto possa sminuire le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario del 25 aprile e sopratutto non è d’accordo sulla indicazione alla sobrietà: il 57% degli elettori totali giudica inadeguate le raccomandazioni del governo sul tono minore delle manifestazioni e dei cortei. Il giudizio generale sull’operato del governo è dunque di inopportunità e l’effetto, pure dichiarato, sarebbe quello di silenziare l’ottantesimo della Liberazione. 

  • 12:02

    Mattarella al teatro Ivo Chiesa di Genova: lungo applauso

    Applausi e standing ovation all’arrivo al teatro Ivo Chiesa di Genova del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto dall’intero pubblico, istituzioni, maestranze in piedi al suo ingresso. Mattarella è entrato e ha portato i suoi saluti alle istituzioni locali e nazionali. Accanto a lui in prima fila il ministro della Difesa Guido Crosetto. Dopo l’esecuzione dell’inno d’Italia assisteranno alla prima dello spettacolo di D’Oro. Il sesto senso partigiano, progetto ideato dal direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore, insieme alla regista Giorgina Pi. In platea anche Gad Lerner e Laura Gnocchi autori libro-memoriale sulla Resistenza italiana “Noi, partigiani” sul quale si basa lo spettacolo. 

  • 12:01

    Don Ciotti: “Nel nostro Paese violenza legale contro i migranti”

    “Abbiamo visto le nostre motovedette scaricare i migranti ammanettati in Albania. E’ importante ancora oggi, in questo luogo, dirci che lo Stato di diritto si verifica proprio nel trattamento dignitoso per tutti gli uomini e le donne, specie per i più bisognosi e i più fragili”. Lo ha detto don Luigi Ciotti, parlando dal palco di Monte Sole per il 25 aprile.

    “Dobbiamo dire ad alta voce no ad una politica che ha venduto l’anima al consenso e al potere. Dobbiamo anche dirci che i migranti morti sono la coscienza sporca di un occidente che volge la testa dall’altra parte. La disumanità non può essere legge. Dobbiamo sostenere quelle ong che nei nostri mari vengono multate se salvano la vita delle persone e vengono costrette ad andare in porti lontani, penalizzando già la sofferenza e la fragilità di chi viene soccorso”, ha aggiunto il sacerdote, denunciando “la violenza che si commette legalmente nel nostro Paese con parole trionfanti di qualche politico, nel trattare le persone in quel modo”.

  • 11:45

    Bloccati Pro Pal a Bergamo, isolavano brigata ebraica

    Momenti di tensione questa mattina al corteo del 25 aprile in centro a Bergamo per la presenza di una trentina di manifestanti pro Palestina che, con bandiere e striscioni, hanno cercato di mettersi in testa alla sfilata, al grido di “Fuori i sionisti dal 25 Aprile” e accerchiando il gruppo della Brigata ebraica. Sono intervenute le forze dell’ordine in assetto antisommossa, che hanno bloccato i contestatori tra spintoni e urla nella zona centrale di Porta Nuova. Il corteo ha ripreso il percorso, ma anche nella zona della Prefettura si sono registrati altri momenti di tensione.