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Ucraina, i colloqui a Berlino: “Risolto il 90% delle questioni”. Ma Zelensky: “L’accordo sui territori non c’è ancora”

I dirigenti di Washington: "I russi accetteranno le garanzie di sicurezza". I leader europei: "Impegno per una forza multinazionale". Trump: "Più vicini che mai alla fine della guerra"
Ucraina, i colloqui a Berlino: “Risolto il 90% delle questioni”. Ma Zelensky: “L’accordo sui territori non c’è ancora”
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In Evidenza

Zelensky: “Non c’è ancora accordo con gli Usa sui territori”

Ucraina e Stati Uniti non hanno ancora raggiunto un accordo sulla questione dei territori. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy in conferenza stampa a Berlino con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Lo riporta Rbc Ukraine. “C’è stato abbastanza dialogo sui territori. Mi sembra che finora abbiamo posizioni diverse, a dire il vero. Ma credo che sia stata ascoltata la mia posizione personale. Sono molto contento di aver potuto esprimere personalmente questa posizione”, ha affermato.

Momenti chiave

    • 22:25

      Trump: “Europa avrà grande ruolo in garanzie di sicurezza”

      “L’Ucraina ha già perso del territorio. In termini di garanzie di sicurezza, lavoriamo con l’Europa, che avrà una grande parte in questo”. Lo ha detto Donald Trump parlando con i cronisti alla Casa Bianca. Sulla pace in Ucraina “penso che abbiamo fatti molti progressi”, ma la partita si è rivelata “più difficile di quanto si poteva immaginare. I due leader non si piacciono e questo rende le cose un po’ più difficili”, ha aggiunto il presidente Usa. 

    • 22:22

      Trump: “Ho parlato con Putin, vuole finire la guerra”

      “Sì”. Così ha risposto Donald Trump, parlando con i reporter nello Studio Ovale, a chi gli chiedeva se avesse parlato di recente con il presidente russo Vladimir Putin. Il tycoon ha detto di credere che Putin voglia finire la guerra: “Penso che vogliano tornare ad avere un tipo di vita più normale”. 

    • 22:04

      Merz: “Per la prima volta la tregua è possibile”

      “Per la prima volta dall’inizio della guerra, un cessate il fuoco sembra ora possibile. Vogliamo procedere lungo il cammino verso la pace insieme agli ucraini, ai nostri partner europei e agli Stati Uniti. Credo che oggi, a Berlino, stiamo compiendo un importante passo avanti su questa strada”. A scriverlo, in un post su X, il cancelliere tedesco Friedrich Merz.

    • 21:32

      Trump: “Più vicini che mai alla fine della guerra”

      “Abbiamo avuto una buona conversazione un’ora fa con i leader europei. Le cose stanno apparentemente andando bene. Ho parlato con Zelensky e i leader di Germania, Italia, Nato, Finlandia, Francia, Regno Unito, Polonia, Norvegia, Danimarca e Olanda”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump parlando ai cronisti nello Studio ovale. “Siamo più vicini che mai alla fine della guerra”, ha aggiunto. 

    • 20:16

      Da europei e Usa “impegno per forza multinazionale in Ucraina”

      “I leader europei e degli Usa si sono impegnati a collaborare per fornire solide garanzie di sicurezza e misure di sostegno alla ripresa economica per l’Ucraina nel contesto di un accordo sulla fine della guerra”. Lo si legge in una dichiarazione dei leader europei riuniti al summit di Berlino. Questo, fra l’altro, viene spiegato, includerebbe l’impegno a “fornire un supporto continuo e significativo all’Ucraina per rafforzare le sue forze armate, che dovrebbero rimanere al livello di 800.000 effettivi in tempo di pace” e una “‘forza multinazionale Ucraina a guida europea, composta dai contributi delle nazioni disponibili nell’ambito della coalizione dei Volenterosi e sostenuta dagli Stati Uniti”. Nonché “un meccanismo di monitoraggio e verifica del cessate il fuoco guidato dagli Stati Uniti con la partecipazione internazionale per fornire un allarme tempestivo di qualsiasi futuro attacco”.

    • 20:05

      Leader europei: “Sostegno a Zelensky se consulterà suo popolo”

      I leader europei riuniti al summit di Berlino “hanno espresso il loro sostegno al presidente Zelensky e hanno concordato di sostenere qualsiasi decisione finale da lui presa su specifiche questioni ucraine”. E, come affermano in una dichiarazione, “hanno ribadito che i confini internazionali non devono essere modificati con la forza. Le decisioni sul territorio spettano al popolo ucraino, una volta che saranno effettivamente in vigore solide garanzie di sicurezza”. I leader europei, inoltre, “hanno concordato che alcune questioni dovranno essere risolte nelle fasi finali dei negoziati” e “hanno sottolineato che sosterranno il Presidente Zelensky nel consultare il suo popolo, se necessario”.

    • 20:03

      Leader europei: “Significativi progressi”

      I leader europei riuniti al summit di Berlino “hanno accolto con favore i significativi progressi compiuti dal presidente Trump per garantire una pace giusta e duratura in Ucraina. Hanno inoltre accolto con favore la stretta collaborazione tra i team del presidente Zelensky e del presidente Trump, nonché con i team europei, negli ultimi giorni e settimane”. Lo si legge in una dichiarazione di Merz, Frederiksen, Stubb, Macron, Meloni, Schoof, St›re, Tusk, Kristersson, Starmer, Costa e von der Leyen. I leader “hanno concordato di collaborare con il presidente Trump e il presidente Zelensky per raggiungere una pace duratura che preservi la sovranità ucraina e la sicurezza europea – si legge ancora -. I leader hanno apprezzato la forte convergenza tra Stati Uniti, Ucraina ed Europa”.

    • 19:56

      Kiev: “Colpito sottomarino russo con un drone”

      Per la prima volta, il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha fatto esplodere un sottomarino russo con i droni Sub Sea Baby, un drone di tipo sottomarino. L’attacco è stato effettuato mentre il mezzo si trovava nel porto di Novorossiysk, ha riportato il sito dell’Sbu, come segnalato da Ukrainska Pravda. I droni Sub Sea Baby hanno colpito il sottomarino russo classe 636.3 “Varshavyanka” (nome in codice Nato – Kilo). L’operazione è stata condotta da soldati della 13ª Direzione principale del controspionaggio militare dell’Sbu e delle Forze navali ucraine. “A seguito dell’esplosione, il sottomarino ha subito danni critici ed è stato di fatto messo fuori combattimento“, hanno spiegato i servizi ucraini.

    • 19:54

      Starmer: “Accordo senza garanzie sicurezza destinato a fallire”

      Un accordo di pace tra Ucraina e Russia fallirà se non sarà sostenuto da “solide” garanzie di sicurezza per Kiev da parte dei Paesi occidentali. Lo ha dichiarato il premier britannico Keir Starmer durante l’audizione davanti al Liaison Committee, l’organismo parlamentare formato dai presidenti di commissione della Camera dei Comuni. “La storia europea è piena di accordi di pace falliti e che talvolta hanno portato a conflitti ancora più gravi. Ed è per questo che è davvero importante che ci occupiamo di questo aspetto in dettaglio. Putin ha dimostrato più volte che continuerà a chiedere di più se ne vedrà l’occasione”, ha aggiunto il primo ministro in vista dei colloqui con i leader europei a Berlino. Starmer ha affermato che gli accordi di pace “falliscono soprattutto perché non sono sostenuti da garanzie di sicurezza sufficientemente solide”, motivo per cui il Regno Unito e la Francia del presidente Emmanuel Macron “hanno creato la coalizione dei volenterosi”.