A Berlino colloqui Kiev-Usa e vertice con leader Ue e Nato
Dopo i colloqui di domenica a Berlino tra gli inviati statunitensi e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, funzionari ucraini e capi di Stato e di governo europei, tra cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oltre ai leader di Ue e Nato, sono pronti a proseguire una serie di incontri nel tentativo di garantire un percorso di pace e sicurezza per l’Ucraina e l’Europa. Domenica Zelensky ha incontrato l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, e il genero di Trump, Jared Kushner, presso la cancelleria federale tedesca. La ricerca di possibili compromessi ha incontrato ostacoli importanti, tra cui il controllo della regione orientale ucraina di Donetsk, che è per lo più occupata dalle forze russe. Zelensky domenica si è detto pronto a rinunciare alla richiesta del suo Paese di aderire alla Nato se gli Stati Uniti e altre nazioni occidentali forniranno a Kiev garanzie di sicurezza simili a quelle offerte ai membri dell’Alleanza. Tuttavia, l’Ucraina ha continuato a respingere la richiesta degli Stati Uniti di cedere territori alla Russia.
Vladimir Putin vuole che l’Ucraina ritiri le sue forze dalla parte della regione di Donetsk ancora sotto il suo controllo tra le condizioni chiave per la pace. Il presidente russo ha anche definito la richiesta dell’Ucraina di aderire alla Nato una grave minaccia per la sicurezza di Mosca e una ragione per lanciare l’invasione su vasta scala nel febbraio 2022. Il Cremlino ha chiesto all’Ucraina di rinunciare alla richiesta di adesione all’alleanza come parte di qualsiasi potenziale accordo di pace. Zelensky ha sottolineato che qualsiasi garanzia di sicurezza occidentale dovrà essere legalmente vincolante e sostenuta dal Congresso degli Stati Uniti. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz, che ha guidato gli sforzi europei a sostegno dell’Ucraina insieme al presidente francese Emmanuel Macron e al primo ministro britannico Keir Starmer, ha dichiarato sabato che “i decenni di ‘Pax Americana’ sono in gran parte finiti per noi in Europa e anche per noi in Germania“. Ha avvertito che l’obiettivo di Putin è “un cambiamento fondamentale dei confini in Europa, la restaurazione della vecchia Unione Sovietica all’interno dei suoi confini”.
“Se l’Ucraina cade, non si fermerà”, ha avvertito Merz durante un congresso del partito a Monaco. Macron, nel frattempo, ha promesso domenica su X che “la Francia è, e rimarrà, al fianco dell’Ucraina per costruire una pace solida e duratura, che possa garantire la sicurezza e la sovranità dell’Ucraina, e quella dell’Europa, a lungo termine”. Putin ha negato l’intenzione di attaccare qualsiasi alleato europeo. Oggi per Zelensky a Berlino sono in programma anche incontri con il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, con la presidente del Bundestag Julia Kloeckner e la partecipazione con il cancelliere Merz al Forum economico tedesco-ucraino. Merz e Zelensky terranno anche un incontro bilaterale prima dell’arrivo dei leader europei e dei vertici di Ue e Nato.