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Lavrov: “Se l’Europa vuole combattere, noi siamo pronti. I loro peacekeeper in Ucraina sarebbero obiettivi legittimi”

Oggi il vertice dei Volenterosi, presente anche Meloni. Kiev: "Inviata la nostra risposta al piano di pace americano"
Lavrov: “Se l’Europa vuole combattere, noi siamo pronti. I loro peacekeeper in Ucraina sarebbero obiettivi legittimi”
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  • 11:41

    Lavrov: “Le idee dell’Europa inutili per i negoziati”

    “L’Europa sta cercando in tutti i modi di sedersi al tavolo dei negoziati, ma le idee che l’Europa sta sviluppando non saranno utili per i negoziati”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Interfax.

  • 11:40

    Lavrov: “Superate tutte le incomprensioni sull’Ucraina tra Russia e Usa”

    Durante l’incontro al Cremlino del 2 dicembre scorso tra il presidente russo Vladimir Putin e l’inviato speciale americano Steve Witkoff sono stati eliminati tutte le “incomprensioni” tra Mosca e Washington e sono state “confermate le intese” raggiunte nel vertice di Ferragosto in Alaska tra Putin e Donald Trump. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. La parte russa e quella americana, ha riferito Lavrov, citato dalla Tass, “hanno confermato le intese reciproche raggiunte in Alaska” e “questo è un risultato molto, molto importante, perché dopo Anchorage c’è stata una certa pausa”. “Ora nei nostri negoziati con gli americani sulla questione ucraina, personalmente ritengo che le incomprensioni siano state eliminate”, ha sottolineato ancora il capo della diplomazia russa. Secondo Lavrov, le intese raggiunte in Alaska “si basano sulle proposte che il presidente Putin ha già formulato in modo sintetico ancora una volta nel giugno 2024 riguardo ai principi per la risoluzione del conflitto ucraino”. Il ministro russo si riferisce a un discorso tenuto nel giugno dello scorso anno al ministero degli Esteri in cui Putin poneva come condizioni per la pace il ritiro delle truppe ucraine dalle quattro regioni rivendicate da Mosca e l’impegno ufficiale di Kiev a non entrare nella Nato.

  • 11:27

    Lavrov: “Se l’Europa decide di combattere, noi siamo pronti”

    La Russia non ha alcuna intenzione di attaccare l’Europa o la Nato ed è pronta a documentarlo per iscritto, ma “se l’Europa decidesse di combattere, noi siamo pronti adesso”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Interfax. “Non nutriamo – il presidente lo ha affermato molto chiaramente – alcun piano aggressivo nei confronti dei membri della Nato o dell’Ue. Siamo pronti a formalizzare le relative garanzie per iscritto, su base collettiva e reciproca, naturalmente, nel contesto dell’approccio sopra descritto”, ha affermato Lavrov.

  • 11:27

    Merz: “Stiamo con Kiev. Nessuna pace sopra le nostre teste”

    “Siamo saldamente al fianco dell’Ucraina”. È quello che ha ribadito il cancelliere tedesco Friedrich Merz a Berlino, in conferenza stampa col segretario generale della Nato, Mark Rutte, ribandendo fra l’altro che nessuna pace potrà essere trattata senza tener conto dell’Europa. “Primo punto, vogliamo una tregua per l’Ucraina che finalmente dopo quattro anni metta fine a questa guerra tremenda”, ha elencato. “Il secondo punto è che vogliamo che questa tregua sia assicurata da garanzie di sicurezza robuste, giuridiche e materiali”, in modo da essere “duratura”. Come terzo punto, Merz ha sottolineato che la “soluzione che emergerà dalla trattativa dovrà tutelare gli interessi della sicurezza dell’Europa e non dovrà essere a carico dell’Europa e della Nato. Perciò è importante che come europei prendiamo parte al negoziato”. “Nessuna pace – ha concluso – sopra le nostre teste”.

  • 11:26

    Merz: “Le proposte inviate da Kiev a Trump sono sulle concessioni territoriali”

    Le proposte sulle concessioni territoriali dell’Ucraina sono state inviata a Donald Trump, ha riferito il Cancelliere tedesco Friedrich Merz.

  • 10:59

    Lavrov: “I peacekeeper europei in Ucraina sarebbero obiettivi legittimi”

    Se i Paesi europei inviassero peacekeeper in Ucraina, essi sarebbero considerati “obiettivi militari legittimi” delle forze russe. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. “Fantasticano di inviare i loro militari in Ucraina come peacekeeper, tra virgolette – ha affermato il ministro, citato dall’agenzia Interfax -. Per noi questi cosiddetti peacekeeper diventeranno subito obiettivi legittimi. Tutti devono capirlo”.

  • 10:42

    Lavrov: “Zelensky vuole prolungare la guerra per sopravvivenza politica”

    Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha detto che per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky il prolungamento del conflitto è diventato una “questione di sopravvivenza politica, e forse anche fisica”. “In Ucraina – ha detto Lavrov, citato dalla Tass – è scoppiato uno scandalo di corruzione e, alla luce di ciò, per Zelensky il prolungamento del conflitto sembra essere diventato una questione di sopravvivenza politica, e forse anche fisica”.

  • 10:40

    Kiev: “Inviata la nostra risposta al piano di pace americano”

    L’Ucraina ha formulato la sua risposta al piano di pace proposto dagli Stati Uniti e lo ha inviato a Washington, rende noto il sito di notizie ucraino Rbc-Ukraine. Ieri sera Volodymir Zelensky, solo sulla piazza in cui subito dopo l’inizio della guerra si era fatto riprendere, circondato dai suoi consiglieri, primo fra tutti Andryi Yermak, aveva spiegato che “il piano in 20 punti per la fine della guerra costituisce un documento fondamentale”. “Stiamo lavorando attivamente su alcuni passi cruciali, perché siano realizzabili. Da questo documento fondamentale, stiamo sviluppandone almeno altri due. Il primo è sulla sicurezza, riguarda le garanzie di sicurezza con gli Stati Uniti. Il secondo è sull’economia, e riguarda la ricostruzione e gli investimenti congiunti”. “L’attenzione di Kiev – ha aggiunto Zelensky- si è concentrata sugli aspetti economici del documento che sono assolutamente chiari e su cui siamo completamente allineati con gli americani”. ” “Seguirà un piano di azione economica. Anche l’Europa sarà coinvolta nella ricostruzione. Nel breve, intendiamo fare progressi anche sugli altri due documenti. Rustem Umerov (il capo negoziatore di Kiev, ndr) proseguirà i negoziati”.

  • 10:35

    Lavrov: “Fornite agli Usa le nostre proposte sulle garanzie di sicurezza collettive”

    La Russia ha sottoposto agli Usa nuove proposte riguardanti “garanzie di sicurezza collettiva” nell’ambito dei negoziati sull’Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. “Abbiamo trasmesso proposte aggiuntive ai nostri colleghi americani sulle garanzie di sicurezza collettiva”, ha dichiarato il ministro, sottolineando che “quando si discutono le garanzie di sicurezza, non ci si può limitare solo all’Ucraina”. Il ministro, come riferisce Interfax, ha aggiunto che per la Russia rimangono valide le proposte in merito già presentate nel dicembre del 2021, ma Mosca è pronta a considerare altre proposte.

  • 10:25

    Kiev: “È la guerra a impedire le elezioni”

    E’ la guerra che impedisce le elezioni in Ucraina, non la volontà politica: lo ha detto il vicepresidente del Parlamento di Kiev, Oleksandr Kornienko, citato dai media di Kiev. Precisando che al momento non ci sono ancora allo studio misure che prevedano elezioni nel corso di un conflitto, il responsabile ha evidenziato alcuni temi “decisivi” da affrontare. Tra questi, la sicurezza degli elettori all’estero che non torneranno nel Paese sotto attacco, la partecipazione alle elezioni di centinaia di migliaia di soldati al fronte, i criteri di sicurezza per l’apertura dei seggi elettorali, soprattutto nelle zone di prima linea, e le nuove minacce rappresentate dai droni.