Onu, “in Ucraina ci si prepara ad affrontare le festività senza elettricità e al gelo”
In Ucraina i cieli sono saturi di droni e missili e mentre la Russia intensifica i suoi attacchi contro le infrastrutture energetiche del paese e il bilancio delle vittime civili aumenta, la popolazione si prepara a trascorrere le festività nell’oscurità gelida. E’ così che Joyce Msuya, dell’Ufficio Onu per gli Affari Umanitari ha descritto la situazione nel Paese nel corso di una riunione del Consiglio di Sicurezza. “Per diverse settimane, gli attacchi notturni si sono concentrati sulle reti elettriche e di riscaldamento delle principali città ucraine, a Kharkiv, Odessa e Dnipro. Ad ogni impatto, interi quartieri sono rimasti al buio, senza riscaldamento, acqua calda e elettricità. Ogni tubatura di riscaldamento o stazione di pompaggio danneggiata è probabile che causi una cascata di guasti”, ha riassunto Msuya, Le unità di intervento ucraine “non riescono più a tenere il passo con l’entità dei danni”. Le interruzioni possono durare fino a 18 ore, compromettendo la vita quotidiana dei residenti di intere città. A Kherson, nel sud dell’Ucraina, la parziale distruzione di una centrale di riscaldamento ha messo un intero distretto in emergenza perchè le persone possono sopravvivere un pò senza elettricità, ma non senza riscaldamento. “Senza riscaldamento, i nostri pazienti anziani peggiorano in poche ore” dicono i medici ucraini. Kayoko Gotoh, dell’Ufficio per gli Affari Politici delle Nazioni Unite, ha sottolineato davanti al Consiglio di sicurezza come il 2025 è stato uno degli anni più letali per i civili ucraini. Tra gennaio e novembre, le vittime sono aumentate del 24% rispetto al 2024. In totale, l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha confermato la morte di 14.775 civili, inclusi 755 bambini, dall’inizio del conflitto nel febbraio 2022. Nell’interno del Paese, i siti nucleari restano sotto estrema tensione. La centrale elettrica di Zaporizhzhia sta subendo ripetuti blackout. A Chernobyl, il nuovo sarcofago ha perso le sue “funzioni primarie di sicurezza” dopo un attacco di droni a febbraio, anche se nessuna struttura portante è stata dichiarata irreparabilmente danneggiata. Dopo quasi quattro anni dall’inizio dell’invasione russa su larga scala, la resilienza dell’Ucraina, secondo l’Onu, rimane, ma ora si scontra con l’usura materiale del paese. I civili continuano a organizzarsi, a salvare i loro vicini, a mantenere scuole e cliniche il più possibile. Ma il margine si riduce ogni giorno. Kayoko Gotoh ha concluso “gli ucraini vogliono una pace giusta e duratura”.