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Ucraina, Von der Leyen: “Nuove sanzioni su energia e banche russe”. Mosca colpisce Odessa e Kiev: “Il più grande attacco con i droni” – Diretta

La presidente della Commissione ha presentato il 18° pacchetto: divieto di pagamenti per il Nord Stream 1 e 2, tetto al prezzo del petrolio a 45 dollari e blocco totale delle transazioni tra istituti di credito russi e Paesi terzi
Ucraina, Von der Leyen: “Nuove sanzioni su energia e banche russe”. Mosca colpisce Odessa e Kiev: “Il più grande attacco con i droni” – Diretta
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Non der Leyen: “18° pacchetto di sanzioni Ue su petrolio russo e Nord Stream”

“Stiamo aumentando la pressione sulla Russia perché la forza è l’unica lingua che conosce”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annunciando la proposta del 18° pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca che comprende misure sul petrolio russo e il Nord Stream 1 e 2. “Vogliamo la pace per l’Ucraina. Ma, nonostante settimane di tentativi diplomatici e l’offerta di cessate il fuoco incondizionato del presidente Zelensky, la Russia continua a seminare morte e distruzione in Ucraina. Non chiede la pace, ma impone il potere della forza”, ha evidenziato von der Leyen. Le nuove sanzioni, ha evidenziato, sono “dure” e colpiscono Mosca su “due settori” chiave: l’energia e il settore bancario.

  • 13:30

    Cremlino: “Non c’è ancora intesa definitiva con Kiev per lo scambio di salme”

    “I contatti sono in corso” tra Russia e Ucraina per lo scambio delle salme di soldati caduti, secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Mosca si è impegnata a restituire seimila corpi, ma non c’è ancora una “intesa definitiva” su quanti corpi di militari russi potranno essere consegnati dalle autorità di Kiev, ha aggiunto il portavoce, citato dall’agenzia Interfax. Domenica le autorità russe avevano detto di avere già portato le salme di oltre 1.200 soldati ucraini al confine per la consegna, ma hanno accusato Kiev di avere ritardato l’operazione. La portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, ha accusato oggi gli ucraini di bloccare lo scambio perché non vogliono accogliere le salme dei loro caduti. “Questa è una vergogna per il mondo intero”, ha affermato la portavoce, aggiungendo che “non c’è e non c’è stata in tutti questi anni una prova migliore che questo regime (il governo ucraino, ndr) e coloro che lo sponsorizzano siano stati disumanizzati”. 

  • 13:28

    Mosca: “Colpiti obiettivi militari”

    I bombardamenti russi della scorsa notte sull’Ucraina hanno preso di mira obiettivi militari, tra cui “imprese ucraine dell’industria aeronautica, missilistica di mezzi corazzati e cantieristica a Kiev“. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca. Il ministero della Difesa russo afferma inoltre che sono stati colpiti “posti di comando e siti di schieramento delle forze armate ucraine, concentrazioni di armi ed equipaggiamento militare, nonché le infrastrutture degli aeroporti militari e depositi di munizioni e carburante”. “L’obiettivo degli attacchi è stato raggiunto”, aggiunge il dicastero.  

  • 11:18

    Kubilius: “Viviamo in tempo di guerra, dobbiamo essere pronti”

    “Nonostante non siamo in guerra, viviamo in tempo di guerra. I piani di aggressione di Putin contro di noi, Stati membri dell’Ue della Nato, possono essere scoraggiati solo dalla forza da parte nostra e da parte dell’Ucraina. E Putin non ha intenzione di fermarsi. E la prospettiva della guerra cambia tutto. Quindi dobbiamo mettere da parte gli occhiali da tempo di pace. Ecco perché ora dobbiamo rimetterci in sesto con urgenza. Preparare il nostro ‘corpò dell’Unione Europea in tempo di pace alla difesa e renderlo pronto a combattere”. Lo dice il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, intervenendo al summit europeo sulla difesa e la sicurezza. “Pronti – aggiunge – in tutti i diversi ambiti: negli obiettivi di capacità e nelle dottrine belliche, nelle capacità industriali per incrementare la produzione e nella prontezza delle finanze pubbliche a pagare ciò che è necessario; nei regolamenti Ue e nazionali, che non dovrebbero rappresentare ostacoli burocratici o burocratici per rafforzare la nostra prontezza difensiva, e non dovrebbero esserci ostacoli al rafforzamento della cooperazione tra Ue e Nato. Perché questo è ciò che questi tempi richiedono. Come ha detto Mark Rutte: ‘Non siamo in guerra. Ma certamente non siamo nemmeno in pace’. Dobbiamo capire che – tra i tempi di pace e quelli di guerra – esiste un momento speciale di prontezza difensiva. Un momento in cui i servizi segreti lanciano l’allarme, avvertendo che un’aggressione è possibile, che la guerra è possibile. Un momento in cui le cose devono iniziare a muoversi a una velocità e in una direzione diverse rispetto a quelle in tempo di pace. Perché questo è l’unico modo in cui possiamo scoraggiare l’aggressione”. 

  • 10:14

    Raid russi su Kiev: sei feriti

    Sono sei i feriti provocati dall’attacco russo della notte scorsa su Kiev: lo ha reso noto il sindaco della capitale, Vitali Klitschko, come riporta Rbc-Ucraina. “Attualmente, dopo il massiccio attacco notturno del nemico sulla capitale, due feriti si trovano nelle strutture mediche della città”, ha affermato Klitschko, aggiungendo che altre quattro persone hanno ricevuto cure ambulatoriali. Rimane per il momento invariato a nove il numero dei feriti a Odessa, dove si registrano anche due vittime.  

  • 09:06

    È il più grande attacco notturno con droni dall’inizio della guerra. 2 morti e 13 feriti

    L’Aviazione ucraina ha dichiarato che si tratta del più grande attacco notturno con droni dall’inizio della guerra. L’esercito russo ha attaccato l’Ucraina la notte scorsa con sette missili e 315 droni, 284 dei quali sono stati abbattuti o neutralizzati con sistemi di guerra elettronica: lo rende noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che i sette missili – due KN-23 e cinque Iskander-K – sono stati distrutti. Gli attacchi negli ultimi mesi si sono intensificati, ma hanno subito una brusca accelerata dopo che Kiev ha colpito i 40 bombardieri russi lo scorso 1° giugno. Negli attacchi della notte scorsa sono morte tre persone e 13 sono rimaste ferite. 

  • 08:45

    Zelensky: “Ora azioni concrete da Usa e Ue”

    “Gli attacchi missilistici russi e gli Shahed mettono a tacere gli sforzi degli Stati Uniti e di altri paesi nel mondo per costringere la Russia alla pace”. Lo ha scritto su ‘X’ il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che “è fondamentale che la risposta agli attacchi russi non sia il silenzio del mondo, ma un’azione concreta. Un’azione da parte dell’America, che ha il potere di costringere la Russia alla pace. Un’azione da parte dell’Europa, che non ha altra alternativa che essere forte. E’ necessaria una forte pressione per il bene della pace”. Zelensky ha quindi denunciato che “per l’ennesima notte, invece di un cessate il fuoco, ci sono stati massicci attacchi con droni Shahed, missili da crociera e balistici”. In particolate, ha aggiunto, ”quello di oggi è stato uno dei più grandi attacchi a Kiev. Anche Odessa, la regione di Dnipro e la regione di Cernihiv sono state prese di mira”. Zelensky ha riferito che “in totale la Russia ha utilizzato 315 droni nell’attacco, inclusi 250 Shahed, e 7 missili, 2 dei quali balistici di fabbricazione nordcoreana. Edifici residenziali e infrastrutture urbane sono stati danneggiati. A Odessa, persino un ospedale per la maternità è diventato un obiettivo russo. Tredici persone sono rimaste ferite. Tragicamente, ci sono state vittime. Le mie condoglianze alle famiglie”. 

  • 08:42

    Russia: abbattuti 102 droni ucraini

    Il ministero della Difesa russo sostiene che la sua contraerea abbia abbattuto nella notte 102 droni ucraini. Lo riporta l’agenzia Interfax. Secondo il dicastero, 46 droni sono stati abbattuti sulla regione di Bryansk, 20 su quella di Belgorod, nove su quella di Voronezh e altri nove sulla Crimea che la Russia si è di fatto annessa con la forza nel 2014, quattro sulla regione di Kaluga, quattro sul Tatarstan, tre nella zona di Mosca e due su quella di San Pietroburgo.

  • 08:15

    Raid russi su Kiev e Odessa, colpito anche un ospedale

    Kiev è stata colpita stanotte da un “massiccio” attacco di droni russi, ha dichiarato il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko. Raid hanno interessato anche strutture mediche nella città portuale di Odessa, secondo funzionari locali. In particolare un presidio per la maternità. “Restate nei rifugi. Il massiccio attacco alla capitale continua”, ha dichiarato Klitschko su Telegram. Testimoni a Kiev parlano di almeno una decina di esplosioni e spari, con le difese aeree impegnate nell’abbattimento di droni; edifici e auto in fiamme in diversi quartieri. Non sono state segnalate vittime al momento. “Il nemico ha attaccato massicciamente con droni. Ci sono danni alle infrastrutture civili e incendi”, ha scritto il governatore Oleg Kiper su Telegram. “I russi hanno colpito un ospedale ostetrico, un pronto soccorso e edifici residenziali”.