Il mondo FQ

Von der Leyen e Merz insistono sulla difesa: “Costruire un’Europa così forte da ripristinare la pace”

Mosca critica Kiev sulla richiesta di visionare il memorandum prima del 2 giugno. La presidente della Commissione: "Pensavamo di poter contare su un dividendo di pace. Ma questi tempi sono finiti"
Von der Leyen e Merz insistono sulla difesa: “Costruire un’Europa così forte da ripristinare la pace”
Icona dei commenti Commenti
  • 20:18

    Zelensky: “Mosca prolunga guerra e sta sabotando negoziati”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Federazione russa sta facendo di tutto per prolungare la guerra e sabotare i negoziati. “La Russia sta prolungando la guerra e sta facendo di tutto per ingannare i Paesi che continuano a cercare di influenzare Mosca con le parole, non con la pressione. Le parole non funzionano con Mosca. Persino il cosiddetto memorandum, che hanno promesso e presumibilmente preparato per più di una settimana, nessuno l’ha ancora visto”, ha precisato Zelensky nel suo discorso serale ripreso da Rbc Ucraina.

  • 18:00

    “Da Corea del Nord 20.000 container di forniture militari a Mosca”

    La Corea del Nord ha spedito in Russia oltre 20.000 container di forniture militari da settembre 2023 a sostegno della guerra di Mosca all’Ucraina. In base al primo rapporto del Multilateral Sanctions Monitoring Team, iniziativa a guida Usa con altri 10 Paesi (tra cui l’Italia) di verifica delle sanzioni a Pyongyang, si tratta di materiale “per equipaggiare tre brigate complete”. La Russia, in cambio, ha dato al Nord il suo sistema di difesa aerea Pantsir, dispositivi di disturbo per la guerra elettronica e altro supporto da fine 2024, violando le sanzioni Onu in un contesto d”i crescente approfondimento dei legami tra i due Paesi.

  • 16:28

    Kiev: “Mosca non vuole darci il memorandum perché pieno di ultimatum irrealistici”

    “Il timore dei russi di consegnare il loro ‘memorandum’ all’Ucraina suggerisce che sia probabilmente pieno di ultimatum irrealistici e che abbiano paura di rivelare che stanno bloccando il processo di pace”. Lo ha affermato su il X il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Heorhii Tykhyi, postando la replica del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov alla richiesta ucraina di poter esaminare il memorandum russo prima di un eventuale nuovo incontro proposto dalla Russia per il 2 giugno a Istanbul.
    “Se così non fosse, devono immediatamente consegnare il documento, come ha affermato il ministro degli Esteri Andrii Sybiha, e smettere di fare questi giochetti, che dimostrano solo che probabilmente desiderano che il prossimo incontro sia vuoto”, ha aggiunto. 

  • 15:25

    Merz: “Rendere l’Europa così forte da ripristinare la pace”

    “Il nostro compito storico è quello di rendere l’Europa così forte da poter ripristinare la pace nel nostro continente e garantire la libertà a lungo termine”. Con queste parole, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha ribadito il pieno sostegno alla difesa dell’Europa. Il discorso è stato pronunciato in occasione della cerimonia di consegna del premio Carlo Magno, assegnato quest’anno alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per “aver mantenuto l’Europa unita, resiliente e capace di agire”. “La Germania è pronta a guidare questo compito con la massima determinazione, in stretto coordinamento con i nostri partner e vicini europei”, ha dichiarato Merz. Rivolgendosi poi alla presidente, ha aggiunto: “Lei dà all’Europa una voce nel mondo, una voce europea”. E ha sottolineato il ruolo di leadership svolto dalla Commissione in un contesto geopolitico sempre più complesso. Il cancelliere ha rinnovato anche il supporto all’Ucraina, all’indomani della visita a Berlino del presidente Volodymnyr Zelensky. “Sosterremo l’Ucraina con tutte le nostre forze”, ha ribadito Merz, che ha concluso il suo discorso lanciando un appello per una maggiore cooperazione tra le industrie della difesa europee e annunciando un impegno concreto in vista del prossimo vertice dell’Alleanza Atlantica: “Noi tedeschi siamo pronti a prendere decisioni di ampio respiro al vertice Nato di giugno”. 

  • 15:23

    Von der Leyen insiste sulla difesa dell’Europa e attacca Putin

    Uno dei compiti di chi dirige l’Ue oggi è “sviluppare una nuova forma di ‘Pax Europaea’ per il XXI secolo, plasmata e gestita dall’Europa stessa”. Lo sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, parlando ad Aquisgrana, dove le viene consegnato il premio Carlo Magno. “Conosciamo tutti – afferma – il ruolo fondamentale che la Nato e i nostri partner transatlantici hanno svolto nel proteggere la nostra sicurezza e libertà nel nostro continente. E questo continuerà in futuro. Ma grazie alla Nato forse pensavamo che tempi di relativa pace fossero destinati a durare. I Paesi Baltici, la Polonia e i Paesi dell’Europa Centrale e Orientale ci avevano messo in guardia. La loro lotta per la libertà dall’oppressione sovietica li aveva messi di fronte a difficoltà che molti altri avevano dimenticato”. E, prosegue, “sappiamo che questo ha portato a una sorta di compiacimento: pensavamo di poter contare su un dividendo di pace. Ma questi tempi sono finiti. Gli avversari delle nostre società democratiche aperte si sono riarmati e rimobilitati. Non c’è esempio più grande della brutale e spietata guerra di Vladimir Putin contro l’Ucraina. La Russia e altri continueranno a potenziare le loro economie di guerra. La necessità di investire nella nostra sicurezza sta quindi diventando sempre più urgente. E sappiamo che questo investimento non arriverà da nessun’altra parte”, perché “i tempi stanno cambiando, e con loro anche l’Europa. Stiamo stanziando fino a 800 miliardi di euro per la difesa – conclude – sarebbe stato impossibile solo pochi anni fa”.

  • 12:31

    Erdogan a Mosca e Kiev: “Non chiudete la porta al dialogo”

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan esorta Mosca e Kiev “a non chiudere la porta” al dialogo, mentre si attende la risposta ucraina alla proposta russa di tenere un secondo round di negoziati a Istanbul il 2 giugno. “Siamo in contatto con la Russia e con l’Ucraina – fa sapere la presidenza turca – Stiamo dicendo loro di non chiudere la porta fintanto che resta aperta”.

  • 11:56

    Cremlino: “Da Kiev ancora nessuna risposta per il 2 giugno”

    La Russia non ha ancora ricevuto risposta dall’Ucraina alla proposta di tenere un altro round di negoziati sull’accordo il 2 giugno a Istanbul. Lo ha dichiarato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. “Sapete che abbiamo proposto di incontrarci di nuovo a Istanbul lunedì 2 giugno per un secondo round, ma per quanto ne so, non è ancora arrivata alcuna risposta”, ha affermato, come riporta Interfax

  • 11:55

    Rubio: “Un dialogo in buona fede con Kiev è l’unica strada”

    Un “dialogo in buona fede” con l’Ucraina è l’unica strada. Lo ha detto il segretario di stato Marco Rubio al ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, secondo quanto riportato dai media americani.  “Il segretario di stato Marco Rubio ha parlato con il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov. Rubio ha dato il benvenuto allo scambio di prigionieri durante il fine settimana e ribadito gli appelli del presidente Trump a un dialogo costruttivo e in buona fede con l’Ucraina, come unica via per mettere fine alla guerra”, afferma il Dipartimento di stato. 

  • 11:54

    Russia: “Istanbul principale piattaforma per i negoziati”

    Istanbul sta diventando la piattaforma principale per i negoziati tra Russia e Ucraina. Lo ha affermato il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Sergei Shoigu, come riportato da Interfax. “La piattaforma di Istanbul sta diventando la piattaforma principale su una serie di questioni tra cui l’iniziativa sul Mar Nero, l’accordo sul grano e ora i negoziati russo-ucraini”, ha dichiarato Shoigu in un incontro con il segretario generale del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Turchia, Okay Memis

  • 11:53

    Cremlino: “La richiesta di Kiev di ricevere il memorandum prima del 2 giugno non è costruttiva”

    La richiesta dell’Ucraina di consegnare il memorandum con le proposte russe prima del nuovo incontro proposto a Istanbul per il 2 giugno non è costruttiva. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.