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Media: no Usa a risoluzione Onu contro ‘l’aggressione russa’. Verso sanzioni più leggere a Mosca. Zelensky vede Kellog: ‘Pronto a un accordo con Trump’

Media: no Usa a risoluzione Onu contro ‘l’aggressione russa’. Verso sanzioni più leggere a Mosca. Zelensky vede Kellog: ‘Pronto a un accordo con Trump’
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Media: “Usa non appoggeranno una risoluzione Onu contro ‘aggressione russa’”

Gli Stati Uniti si rifiutano di essere co-autori di una bozza di risoluzione dell’Onu in occasione del terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, che sostiene l’integrità territoriale del Paese e condanna l’aggressione russa. Lo scrive Reuters online. “La situazione attuale è che gli Stati Uniti non lo firmeranno”, ha detto una fonte diplomatica.
La bozza, che condanna l’aggressione russa e ribadisce l’impegno per la sovranità dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, è sostenuta da più di 50 Paesi. Secondo Reuters, non è chiaro quando scade il termine per sostenere la bozza di risoluzione.

  • 16:21

    Kiev, annullata conferenza stampa Zelensky-Kellogg su richiesta Usa

    La conferenza stampa che era in programma dopo i colloqui tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’inviato del presidente Donald Trump per l’Ucraina, Keith Kellogg, è stata annullata oggi su richiesta dei funzionari statunitensi. Lo ha dichiarato il portavoce del presidente ucraino, Serhii Nikiforov, precisando che la conferenza è stata annullata dopo l’incontro. Il viaggio di Kellogg a Kiev è coinciso con il recente botta e risposta a distanza fra Trump e Zelensky, che ha incrinato i loro rapporti personali e messo ulteriormente in dubbio il futuro del sostegno Usa allo sforzo bellico dell’Ucraina.

  • 16:17

    Commissario Ue Jorgensen: “Pronti ad acquistare più gnl dagli Usa”

    “Vogliamo liberarci della dipendenza dal gas russo e ci sono solo due modi: sostituire il gas con un’altra forma di energia e trovare altre fonti” rispetto a Mosca e “questo significa anche importare di più dagli Stati Uniti”. Lo ha detto il commissario Ue per l’Energia, Dan Jorgensen, in un’intervista a un gruppo di media internazionali tra cui l’ANSA. Accelerare sulle rinnovabili “è la soluzione migliore anche dal punto di vista economico e lo faremo il più velocemente possibile”, ha spiegato il danese, evidenziando tuttavia che “il gas servirà ancora” e questo significa anche rivolgersi a Washington per diversificare le forniture.

  • 15:54

    Media: “Usa non appoggeranno una risoluzione Onu contro ‘aggressione russa’”

    Gli Stati Uniti si rifiutano di essere co-autori di una bozza di risoluzione dell’Onu in occasione del terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, che sostiene l’integrità territoriale del Paese e condanna l’aggressione russa. Lo scrive Reuters online. “La situazione attuale è che gli Stati Uniti non lo firmeranno”, ha detto una fonte diplomatica.
    La bozza, che condanna l’aggressione russa e ribadisce l’impegno per la sovranità dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, è sostenuta da più di 50 Paesi. Secondo Reuters, non è chiaro quando scade il termine per sostenere la bozza di risoluzione.

  • 15:12

    Spagna, “è il momento di stare al fianco di Zelensky”

    “Per la Spagna è il momento di stare al fianco del presidente Volodymyr Zelensky e del popolo ucraino. La Spagna sosterrà l’Ucraina in tutti i suoi sforzi per raggiungere una pace giusta e duratura, che non premi l’aggressore”. È quanto sottolineano fonti della Moncloa, interpellate da LaPresse, rispetto alla visita del premier spagnolo Pedro Sanchez a Kiev lunedì, giorno dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. Il viaggio del leader arriva nel pieno delle tensioni tra Zelensky e il presidente Usa Donald Trump, che ha definito il presidente ucraino un “dittatore non eletto”, avvertendolo di “muoversi in fretta” per evitare di perdere il suo Paese. Sanchez si recherà nella capitale ucraina per partecipare al vertice del terzo anniversario dell’inizio della guerra. Questa sarà la sua quarta visita in Ucraina dopo quelle dell’aprile 2022, poco dopo l’inizio dell’aggressione, del febbraio 2023, alla vigilia del primo anniversario della guerra, e del 23 luglio, all’inizio della presidenza spagnola del Consiglio dell’Ue. Le fonti della Moncloa sottolineano che Sanchez ha avuto un rapporto fluido fin dall’inizio della guerra con il presidente Zelensky. Giovedì scorso i due hanno avuto una conversazione telefonica in cui il premier ha ribadito il sostegno della Spagna nella difesa della sovranità dell’Ucraina di fronte all’aggressione russa. 

  • 15:10

    “Gli Stati Uniti non vogliono definire la Russia ‘aggressore’ in una dichiarazione del G7”

    Gli Stati Uniti si oppongono all’idea di definire la Russia “aggressore” in una dichiarazione del G7 nel terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, rischiando di far fallire una tradizionale dimostrazione di unità. Lo scrive il Financial Times. Gli inviati degli Stati Uniti hanno sollevato obiezioni all’espressione “aggressione russa” e a descrizioni simili utilizzate dai leader del G7 dal 2022 per descrivere il conflitto, hanno affermato i funzionari occidentali. “Gli americani stanno bloccando quel linguaggio, ma ci stiamo ancora lavorando e speriamo in un accordo”, ha aggiunto il funzionario. Anche la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice virtuale del G7 di lunedì non è stata ancora concordata, hanno affermato i funzionari.

    Le principali economie mondiali hanno tradizionalmente rilasciato una dichiarazione di sostegno il 24 febbraio, giorno in cui tre anni fa è iniziata l’invasione su vasta scala. L’aggressione della Russia, ad esempio, è stata menzionata cinque volte nella dichiarazione dei leader del G7 l’anno scorso. Secondo due fonti a conoscenza della questione, l’insistenza dell’amministrazione Trump nell’ammorbidire il linguaggio riflette un più ampio cambiamento nella politica statunitense, che mira a descrivere la guerra come “conflitto ucraino”.

  • 14:48

    Usa, “possibile alleggerimento delle sanzioni contro la Russia”

    Il segretario al Tesoro americano Scott Bessent ha affermato che sul tavolo dei negoziati per un accordo di pace in Ucraina potrebbe esserci un alleggerimento delle sanzioni contro la Russia, sottolineando che gli Stati Uniti sono pronti ad aumentare o a ridurre le misure in base alla volontà di Mosca di negoziare. “Il presidente è impegnato a porre fine a questo conflitto molto rapidamente e questo potrebbe essere uno dei modi”, ha dichiarato il ministro in un’intervista su Bloomberg Television

  • 14:05

    Lula: “Trump vuole diventare imperatore del mondo”

    Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha dichiarato che il suo omologo americano, Donald Trump, sta cercando di diventare “imperatore del mondo”.
    “È stato eletto presidente degli Usa, non presidente del mondo. Deve stare molto attento a ciò che dice (…). Sembra che voglia diventare imperatore del mondo”, ha detto Lula in un’intervista a radio Tupi di Rio de Janeiro. “Non ho avuto alcun contatto con Trump. Gli ho inviato un biglietto di congratulazioni per l’insediamento il 20 gennaio – ha detto Lula -. Ho letto che vuole prendersi Canada, Groenlandia, Canale di Panama e ha cambiato il nome del Golfo del Messico”. 

  • 13:53

    Cremlino: “Zelensky fa dichiarazioni inaccettabili su Trump”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fa “dichiarazioni inaccettabili sui leader di altri Stati”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alle affermazioni del leader ucraino secondo cui Donald Trump è sotto l’influenza della disinformazione russa. Lo riferisce l’agenzia Interfax. Zelensky aveva accusato Trump di essere influenzato dalla disinformazione russa dopo che il presidente americano aveva affermato che Zelensky aveva l’appoggio solo del 4% della popolazione e quindi erano necessarie elezioni presidenziali. Secondo Peskov, “il fatto che il sostegno a Zelensky stia calando” da parte degli ucraini “è una tendenza assolutamente ovvia e difficilmente si può discutere”, anche se i russi non vogliono “essere coinvolti in alcuna discussione sulle cifre”. 

  • 13:40

    I servizi segreti di Kiev: “Probabile cessate il fuoco entro l’anno”

    Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina Gur, afferma che è probabile che Ucraina e Russia raggiungano un accordo di cessate il fuoco entro la fine dell’anno. “Penso che quest’anno raggiungeremo un regime di cessate il fuoco. Quanto durerà o quanto sarà efficace è un’altra questione”, dice Budanov in un’intervista, ripresa dai media ucraini. Budanov aggiunge di essere scettico circa l’efficacia di qualsiasi forza di mantenimento della pace che potrebbe essere dispiegata in Ucraina. “Mostratemi almeno un Paese al mondo in cui l’impiego delle forze di peacekeeping ha funzionato”, afferma.

  • 13:25

    Costa: “Zelensky democraticamente eletto”

    Lunedì prossimo, 24 febbraio, “ricorre il terzo anniversario dell’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina. Ho deciso di essere a Kiev per quell’occasione, con la presidente Ursula von der Leyen, per riaffermare il nostro sostegno all’eroico popolo ucraino e al presidente democraticamente eletto Volodymyr Zelensky”. Lo dice via social il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. 

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