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Von der Leyen rigida sul piano Trump per l’Ucraina: “Legittimare nuovi confini apre la porta ad altre guerre”. Orban: “No all’uso degli asset russi”

La presidente della Commissione Ue in plenaria: "La pace non crei un precedente pericoloso". Per il capo della Casa Bianca sono arrivate "concessioni" dai russi, ma non c'è deadline sull'accordo
Von der Leyen rigida sul piano Trump per l’Ucraina: “Legittimare nuovi confini apre la porta ad altre guerre”. Orban: “No all’uso degli asset russi”
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Von der Leyen: “La pace non crei un precedente pericoloso”

L’eventuale pace in Ucraina non deve creare un “precedente pericoloso” per l’Europa, perché riconoscere nuovi confini prepara il terreno a “nuove guerre” sul suolo europeo. Lo sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, parlando nella plenaria del Parlamento a Strasburgo. “Una pace giusta e duratura – afferma la presidente – è ciò che tutti vogliamo. E’ per questo che l’Europa sostiene tutti gli sforzi per costruire una pace per l’Ucraina che fermi le uccisioni, che eviti di creare un precedente pericoloso, che garantisca la sicurezza dell’Ucraina e i suoi diritti sovrani a lungo termine e che assicuri una solida architettura di sicurezza per l’Europa”. “Questo è il motivo – prosegue – per cui accogliamo con favore gli sforzi guidati dal presidente Donald Trump. Dopo mesi di discussioni, è importante che il lavoro su un testo effettivo sia iniziato. Naturalmente sappiamo che sono necessari molti più sforzi, ma credo che grazie al lavoro dell’Ucraina, degli Stati Uniti e come europei negli ultimi giorni a Ginevra ora abbiamo un punto di partenza. Il nostro fronte unito, la nostra voce unica e il nostro senso di avere uno scopo condiviso devono continuare a guidare il lavoro a livello europeo”.

  • 22:33

    Zelensky: “Siamo in grado di difenderci, vale la pena aiutare l’Ucraina”

    “I russi stanno diffondendo in tutto il mondo la narrativa secondo cui l’Ucraina non sarebbe in grado di difendersi. Stanno dicendo che i soldati ucraini non sono in grado di difendersi. I risultati quotidiani dei combattimenti dell’esercito ucraino, delle nostre forze speciali e degli attacchi in profondità sono la prova che l’Ucraina è in grado di difendere i propri interessi”. Lo afferma su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
    “Ora, ogni occupante russo eliminato, ogni rifornimento del nostro fondo di scambio per l’Ucraina, ogni assalto russo respinto dagli ucraini, ogni pezzo di equipaggiamento russo distrutto, ogni attacco profondo che portiamo a termine: sono tutti argomenti che dimostrano che vale la pena stare al fianco dell’Ucraina, che vale la pena aiutare l’Ucraina e che non è l’Ucraina a dover essere pressata per la pace, ma la Russia, l’unica ragione per cui questa guerra si trascina”, conclude Zelensky.

  • 19:40

    Indagine anticorruzione, interrogato Umerov

    Il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa di Kiev, Rustem Umerov, è stato interrogato nell’ambito di un’indagine anticorruzione in corso in Ucraina. Lo rende noto l’ufficio stampa di Umerov spiegando che l’ex ministro della Difesa è stato chiamato a fornire prove, ma non è accusato di alcun illecito. L’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina sta indagando su Timur Mindich, il presunto capo di un sistema di tangenti da oltre 100 milioni di dollari che coinvolge la società statale per l’energia nucleare.

  • 19:36

    Media: “i russi hanno conquistato due villaggi”

    Le forze russe hanno completato la conquista di due villaggi, Promin nell’oblast di Donetsk e Vysoke nell’oblast di Zaporizhzhia, come riportato oggi dal gruppo ucraino di analisi e mappatura DeepState, notizia poi ripresa dal Kyiv Independent. Entrambi i villaggi si trovano in due dei settori più attivi e contesi della linea del fronte, e la loro perdita “riflette i costanti avanzamenti russi in vista della stagione dei combattimenti invernali”, evidenzia la testata.
    Promin si trova vicino alla città di Myrnohrad, che rimane sotto controllo ucraino nonostante le forze russe ne abbiano quasi completato l’accerchiamento, mentre le forze russe “continuano a invadere” la vicina città di Pokrovsk, centro cruciale per la difesa della regione del Donetsk. Vysoke, invece, si trova appena a nord-est della piccola città di Huliaipole, una delle parti “più stabili” della linea del fronte per la maggior parte della guerra che oggi è “minacciata” dalla rapida avanzata russa nell’est della regione di Zaporizhzhia, scrive il Kyiv Independent.

  • 18:49

    “Traditore”: i deputati Usa chiedono le dimissioni di Witkoff

    Con l’accusa di essere un “traditore” alcuni deputati americani hanno chiesto le dimissioni di Steve Witkoff dopo il ‘leak’ delle conversazioni con Yuri Ushakov e Kirill Dmitriev pubblicate da Bloomberg. Il deputato repubblicano del Nebraska Don Bacon ha chiesto il licenziamento immediato dell’immobiliarista di New York prestato alla Casa Bianca. “Per coloro che si oppongono all’invasione della Russia e vogliono che l’Ucraina prevalga come Paese sovrano e democratico, è chiaro che Witkoff è chiaramente favorevole ai russi. Non può guidare questi negoziati. Un agente russo farebbe a meno di lui? Deve essere licenziato”, ha dichiarato.
    Sulla stessa linea il commento del repubblicano della Pennsylvania Brian Fitzpatrick per cui Witkoff “è un grande problema, una delle tante ragioni per cui questi show ridicoli e incontri segreti devono finire”. Fitzpatrick chiede che subentri, come negoziatore, al posto di Witkoff il segretario di Stato Marco Rubio, e che gli sia consentito “di svolgere il suo lavoro”. Il democratico Ted Lieu si è spinto oltre parlando di Witkoff come di un “traditore vero e proprio”.

  • 17:57

    Presidente Germania: “L’Europa non lascerà sola l’Ucraina”

    “L’Europa è decisa ad appoggiare l’Ucraina, non la lascerà sola. Sappiamo che Ucraina ha bisogno dell’Europa, perché difende la libertà dell’Europa. Dobbiamo continuare a sostenere Ucraina, come fanno Germania e Spagna, in maniera congiunta e con la speranza che questo appoggio sia accompagnato da iniziative diplomatiche, che speriamo possano sfociare nella fine della guerra in un prossimo futuro”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Federale tedesca, Frank-Walter Steinmeier nel suo discorso oggi, davanti al Congresso spagnolo dei deputati in sessione plenaria delle due Camere, nel primo giorno della sua visita di Stato fino a venerdì in Spagna. Il capo dello stato tedesco ha rilevato che “oggi l’Europa si trova davanti a una prova di fuoco”, come mai prima da decenni, nel contesto “di una guerra di aggressione”, che credeva “impensabile” e che ha provocato “molti morti sul fianco orientale”. “Dopo 4 anni di guerra contro la Russia, vediamo che si cerca di minare il futuro di Europa” ha detto Steinmeier, ricordando che gli ucraini affrontano il quarto inverno di guerra, minacciati dai droni che distruggono le loro infrastrutture, i loro ospedali, le loro scuole, le loro case.

  • 17:23

    Zelensky: “Inasprire le sanzioni finché la Russia respinge la pace”

    Volodymyr Zelensky ha parlato oggi con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sottolineando la necessità di continuare a esercitare pressione sulla Russia mentre proseguono gli sforzi di pace guidati dagli Stati Uniti. “Siamo d’accordo: finché la Russia continuerà a respingere tutti gli sforzi di pace, le sanzioni contro di essa dovranno essere inasprite e l’assistenza finanziaria e di difesa all’Ucraina dovrà continuare”, scrive il leader ucraino su X, aggiungendo che hanno discusso anche dei colloqui di pace guidati dagli Stati Uniti, e del lavoro in corso dell’Ue sull’uso dei frozen asset.

  • 17:00

    Ungheria: “Non sosterremo l’uso degli asset russi per sostenere Kiev”

    “L’Ungheria non sosterrà questa iniziativa. Utilizzare i beni congelati prima di un accordo di pace scatenerebbe contromisure russe che possono causare gravi danni alle aziende europee, comprese quelle ungheresi. Questa è la realtà fondamentale per noi”. Lo scrive su X Balázs Orbán, direttore politico del primo ministro ungherese Viktor Orbán. “Ecco perché la pace è essenziale e perché l’uso di questi beni può essere solo parte di un accordo basato sul consenso di tutte le parti coinvolte. Lo diciamo da mesi – aggiunge – eppure a Bruxelles sembra che stiamo parlando di un muro”.

  • 16:58

    Cremlino: In corso un processo serio verso la pace”

    È in corso “un processo serio” per trovare una soluzione negoziata al conflitto in Ucraina, e molti cercheranno di farlo fallire. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista alla televisione di Stato ripresa dall’agenzia Ria Novosti. “C’è un processo in corso, un processo serio, e adesso, probabilmente, non c’è niente di più importante”, ha affermato Peskov. In questo contesto, ha aggiunto, “appariranno molte persone che non si faranno scrupoli di nessun tipo pur di far fallire questo processo”.

  • 13:31

    Von der Leyen: “La pace non crei un precedente pericoloso”

    L’eventuale pace in Ucraina non deve creare un “precedente pericoloso” per l’Europa, perché riconoscere nuovi confini prepara il terreno a “nuove guerre” sul suolo europeo. Lo sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, parlando nella plenaria del Parlamento a Strasburgo. “Una pace giusta e duratura – afferma la presidente – è ciò che tutti vogliamo. E’ per questo che l’Europa sostiene tutti gli sforzi per costruire una pace per l’Ucraina che fermi le uccisioni, che eviti di creare un precedente pericoloso, che garantisca la sicurezza dell’Ucraina e i suoi diritti sovrani a lungo termine e che assicuri una solida architettura di sicurezza per l’Europa”. “Questo è il motivo – prosegue – per cui accogliamo con favore gli sforzi guidati dal presidente Donald Trump. Dopo mesi di discussioni, è importante che il lavoro su un testo effettivo sia iniziato. Naturalmente sappiamo che sono necessari molti più sforzi, ma credo che grazie al lavoro dell’Ucraina, degli Stati Uniti e come europei negli ultimi giorni a Ginevra ora abbiamo un punto di partenza. Il nostro fronte unito, la nostra voce unica e il nostro senso di avere uno scopo condiviso devono continuare a guidare il lavoro a livello europeo”.