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Zelensky vedrà Trump: “Serve una pace dignitosa”. Parolin: “Il piano Usa? Una possibilità per finire la guerra”

Uomini di Kiev definiscono "irrealistica" la strategia in 28 punti di Washington. Mosca prende Kupyansk. Kallas: "Strategia Ue? Indebolire Putin, sostenere l'Ucraina"
Zelensky vedrà Trump: “Serve una pace dignitosa”. Parolin: “Il piano Usa? Una possibilità per finire la guerra”
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Parolin: “Il piano Usa è una possibilità per chiudere la guerra”

“Sì lo abbiamo accolto in questo senso”. Risponde così il segretario di Stato vaticano il cardinale Pietro Parolin a chi gli chiede se il piano di pace degli Usa per l’Ucraina sia una possibilità per la fine del conflitto. “Mi sembra di sì, sperando che si aprano veramente vie di dialogo che permettano la fine di questa tragedia”. A chi gli chiede se non sia una resa, ribatte: “Adesso discuteranno, e lì si vedrà di trovare un compromesso”, “il cammino del negoziato è tutto in salita ma discuteranno” e “l’Europa – rimarca – dovrebbe partecipare e far sentire la sua voce e non rimanere esclusa”. Parolin ha parlato a margine della messa di commemorazione dell’Holodomor, lo sterminio per fame del popolo ucraino riconosciuto dallo stesso popolo ucraino come “genocidio” celebrata a Sant’Andrea Della Valle. Per quanto riguarda gli aspetti principali al centro del negoziato, come la cessione di territori e le garanzie di sicurezza, il segretario di Stato vaticano osserva: “Sono tutte ipotesi che si fanno però è prematuro adesso” parlarne “perché questo sarà il frutto del negoziato ma alla pace si arriverà soltanto – rimarca – se le due parti saranno soddisfatte del compromesso perché alla fine si dovrà fare un compromesso”. Parolin ha quindi espresso la volontà della Santa Sede di continuare “ad impegnarci” per il ritorno dei bambini ucraini deportati dai russi e per lo scambio di prigionieri, “siamo sempre disponibili”.

  • 22:31

    Zelensky chiede una “pace dignitosa”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste per una “pace dignitosa” dopo l’incontro con un alto funzionario statunitense, il Segretario all’Esercito Daniel Driscoll. Zelensky ha chiesto questa sera una “pace dignitosa” per il suo Paese, dopo un incontro a Kiev con un alto funzionario statunitense che gli ha presentato il piano di Washington per porre fine all’invasione russa. “L’Ucraina ha bisogno di pace. Una pace dignitosa, affinché le condizioni rispettino la nostra indipendenza, la nostra sovranità e la dignità del popolo ucraino”, ha affermato Zelensky sui social, dopo l’incontro con Driscoll.

  • 21:38

    Aeroporto di Vilnius chiuso per palloni aerostatici

    L’aeroporto di Vilnius è stato temporaneamente chiuso questa sera a causa di una nuova violazione dello spazio aereo lituano da parte di palloni aerostatici in arrivo dalla Bielorussia. Lo comunica la televisione di Stato lituana. La chiusura arriva a poche ore dalla riapertura della frontiera tra la Lituania e la Bielorussia, decretata dal governo lituano lo scorso 29 ottobre come protesta per le ripetute violazioni dello spazio aereo nazionale da parte di palloni aerostatici in arrivo dal Paese vicino con migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Nelle ultime settimane, il numero di palloni arrivati era progressivamente diminuito.

  • 20:27

    Casa Bianca: “Il piano di Trump è buono per tutti”

    Il piano di Donald Trump per la pace in Ucraina è “buono” per entrambe le parti. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt in un briefing con la stampa.

  • 20:05

    Parolin: “Il piano Usa è una possibilità per chiudere la guerra”

    “Sì lo abbiamo accolto in questo senso”. Risponde così il segretario di Stato vaticano il cardinale Pietro Parolin a chi gli chiede se il piano di pace degli Usa per l’Ucraina sia una possibilità per la fine del conflitto. “Mi sembra di sì, sperando che si aprano veramente vie di dialogo che permettano la fine di questa tragedia”. A chi gli chiede se non sia una resa, ribatte: “Adesso discuteranno, e lì si vedrà di trovare un compromesso”, “il cammino del negoziato è tutto in salita ma discuteranno” e “l’Europa – rimarca – dovrebbe partecipare e far sentire la sua voce e non rimanere esclusa”. Parolin ha parlato a margine della messa di commemorazione dell’Holodomor, lo sterminio per fame del popolo ucraino riconosciuto dallo stesso popolo ucraino come “genocidio” celebrata a Sant’Andrea Della Valle. Per quanto riguarda gli aspetti principali al centro del negoziato, come la cessione di territori e le garanzie di sicurezza, il segretario di Stato vaticano osserva: “Sono tutte ipotesi che si fanno però è prematuro adesso” parlarne “perché questo sarà il frutto del negoziato ma alla pace si arriverà soltanto – rimarca – se le due parti saranno soddisfatte del compromesso perché alla fine si dovrà fare un compromesso”. Parolin ha quindi espresso la volontà della Santa Sede di continuare “ad impegnarci” per il ritorno dei bambini ucraini deportati dai russi e per lo scambio di prigionieri, “siamo sempre disponibili”.

  • 20:04

    Mosca: “Abbiamo conquistato Kupyansk”

    Le truppe russe hanno conquistato la città di Kupyansk nella regione ucraina di Kharkiv. Lo ha annunciato il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov, citato dall’agenzia Ria Novosti.

  • 20:02

    Kiev: “Proposta Usa-Russia irrealistica”

    La proposta Usa-Russia è “assurda” e inaccettabile: lo hanno detto alti funzionari di Kiev, aggiungendo che il piano, presumibilmente redatto da Dmitriev, stretto alleato di Putin, e dall’inviato speciale di Trump, Witkoff, è una “provocazione” per “disorientare” gli alleati dell’Ucraina. Lo riporta il Guardian. “Non ci sono segnali che il Cremlino sia pronto per negoziati seri. Putin vuole guadagnare tempo per evitare sanzioni Usa”, dice Oleksandr Merezhko, presidente della commissione parlamentare per la politica estera. Il viceministro degli Esteri Sergiy Kyslytsya ha definito l’iniziativa irrealistica.

  • 18:45

    Alti funzionari di Kiev: “Il piano di pace Usa-Russia è assurdo e inaccettabile”

    “Assurdo, inaccettabile”. Così alti funzionari di Kiev hanno definito la proposta di pace Usa-Russia, mentre erano in corso i colloqui tra Volodymyr Zelensky e l’alta delegazione militare Usa. Il piano, scritto da Kirill Dmitriev, uno stretto alleato da Vladimir Putin, e dall’inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, è una “provocazione” con l’obiettivo, aggiungono le fonti ucraine, di provocare divisioni e “disorientare” gli alleati dell’Ucraina.
    “Al momento non ci sono segno del fatto che il Cremlino sia pronto a negoziati seri, Putin sta cercando di guadagnare tempo ed evitare le sanzioni Usa”, ha detto Oleksandr Merezhko, presidente della commissione Esteri del Parlamento, liquidando Dmitriev come “un nessuno”. Anche il vice ministro degli Esteri, Sergiy Kyslytsya, ha definito l’iniziativa irrealistica, suggerendo che si tratta di un’operazione di informazione in stile sovietico teso ad influenzare l’opinione pubblica e sminare il panico. 

  • 17:41

    Kiev ha ricevuto il piano Trump: “Lavoreremo insieme per una fine dignitosa alla guerra”

    Kiev ha ricevuto il piano Usa sulla pace in Ucraina e il presidente Volodymyr Zelensky prevede di discutere nei prossimi giorni con il presidente Usa Donald Trump. “Gli Stati Uniti e l’Ucraina lavoreranno congiuntamente e in maniera costruttiva” al piano di pace, afferma la presidenza ucraina. Il Presidente dell’Ucraina, si legge nella nota della presidenza ucraina, “ha delineato i principi fondamentali che sono importanti per il nostro popolo e, in seguito all’incontro di oggi, abbiamo concordato di lavorare sui punti del piano in modo da garantire una fine dignitosa alla guerra”. “Fin dai primi secondi dell’invasione russa, l’Ucraina ha cercato la pace e sosteniamo tutte le proposte significative che possano avvicinare una vera pace. L’Ucraina sostiene le proposte del presidente Trump fin dall’inizio di quest’anno per porre fine allo spargimento di sangue.” La presidenza ucraina afferma di essere pronta a collaborare in modo costruttivo con la parte americana e i partner in Europa e nel mondo per raggiungere la pace. 

  • 17:25

    Kallas: “Colpire flotta ombra russa è la priorità”

    “Le sanzioni stanno colpendo duramente la Russia e ne arriveranno altre. Colpire la flotta ombra russa rimane una priorità e abbiamo avuto discussioni molto intense su cosa possiamo fare di più. L’Ue ha già sanzionato oltre 550 navi e abbiamo condotto ampi colloqui diplomatici con gli stati di bandiera che registrano le navi. Ora puntiamo a stipulare accordi per autorizzare preventivamente le ispezioni a bordo con questi Stati”. Lo dice l’Alta Rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas in conferenza stampa dopo il Consiglio affari esteri. “Rallentare la flotta ombra costa alla Russia entrate. Ecco perché lavoreremo per imporre ulteriori sanzioni alla flotta ombra, sia alle navi sia ai suoi facilitatori”, aggiunge. Kallas sottolinea poi che “stiamo lavorando” sul 20esimo pacchetto di sanzioni, “ma abbiamo anche discusso di potere essere più efficaci nel compiere passi avanti, non concentrandoci sempre sui grandi pacchetti, ma, ad esempio, concentrandoci sulla flotta ombra”, “voglio dire, la Russia è molto creativa insieme ai suoi partner, e anche noi dobbiamo esserlo, il che significa essere più agili”, quindi “mettere in modo continuativo sul tavolo piccoli pacchetti, non un pacchetto grande ogni volta, ma ogni volta misure su alcune navi che ad esempio che hanno un impatto sulle esportazioni di petrolio greggio russo”.

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