Sinner si conferma Re a Torino
Una vittoria di cuore, di testa, ma anche di qualità, attenzione e concentrazione. Era la finale che tutti ci aspettavamo: equilibrata, tirata, con il livello che si è alzato man mano sempre di più, fino a vedere colpi irreali, che solo due campioni come Sinner e Alcaraz oggi possono tirare fuori. Alla fine vince Sinner, che tra i due è stato quello più attento, concentrato, sempre sul pezzo, meno nervoso.
A far la differenza alla fine sono stati davvero pochissimi punti: un paio nel tie-break del primo set, giocato da maestro da parte di Sinner, poi il match point nel dodicesimo gioco del secondo set. Nel primo set entrambi hanno servito benissimo e infatti si è deciso al tie break, dove Sinner tra lob, smash e una condizione atletica incredibile ha trionfato dopo più di un’ora di parziale. Per Alcaraz anche un medical time-out per un problema al flessore che però non ha condizionato la sua partita.
Nel secondo set lo spagnolo è entrato con la coscia fasciata, ma Sinner ha avuto subito un primo passaggio a vuoto, l’unico in tutto il torneo. Due doppi falli e un errore di diritto: è subito break in favore dello spagnolo. Ma poi l’azzurro è rimasto lì sul pezzo, senza deconcentrarsi e aspettando l’occasione giusta, arrivata poi nel sesto gioco, con il controbreak.
L’azzurro ha annullato anche una palla break nel game seguente e nel dodicesimo gioco, al primo match point, ha sfruttato l’occasione e portato la vittoria a casa. Per il secondo anno consecutivo Sinner è il “maestro dei maestri”. E in un anno in cui è rimasto fuori per tre mesi per il caso Clostebol, ha chiuso con sei titoli, di cui due slam (Australian Open e Wimbledon) e le Atp Finals 2025.