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Trump sanziona il petrolio russo: “Il presidente frustrato, non vede azioni del Cremlino per la pace”. Putin: “Atto ostile”. La Cina sospende l’acquisto di greggio russo

Anche il Consiglio Ue approva nuove misure contro la Russia. La replica: "Siamo immuni alle ritorsioni". Nuovo allarme dai Paesi baltici: la Lituania denuncia la violazione del proprio spazio aereo da parte di jet russi
Trump sanziona il petrolio russo: “Il presidente frustrato, non vede azioni del Cremlino per la pace”. Putin: “Atto ostile”. La Cina sospende l’acquisto di greggio russo
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Trump “frustrato” sanziona il petrolio russo. Putin protesta ma non chiude. L’insospettabile Belgio alza la voce in Ue nella guerra economica a Mosca | La giornata

Lo ha detto a cadenza regolare prima e dopo l’incontro di Anchorage: “Sono deluso” ha ripetuto spesso Donald Trump parlando di Vladimir Putin e dei suoi sforzi per portarlo a un tavolo per fermare la guerra in Ucraina. Gli ultimatum (di dieci giorni, di venti giorni) sono diventati penultimatum se non “terzultimatum”, esistesse la parola. Ora il presidente Usa è arrivato a una piccola svolta: le sanzioni alle società petrolifere russe: congelati tutti i beni di Rosneft e Lukoil negli Stati Uniti e vietato a società e cittadini statunitensi di farci affari. E’ il culmine di una settimana di passi indietro sulla strada verso i negoziati, almeno in apparenza, che ha visto abortire l’incontro tra i capi delle due diplomazie, Marco Rubio e Serghei Lavrov, e tramontare l’ipotesi di un nuovo faccia a faccia tra i due capi di Stato. Tanto più ora che Putin definisce la decisione di Trump un “atto ostile” (mentre sullo sfondo il solito Dmitry Medvedev, con il suo linguaggio cinematografico parla di “atto di guerra”). L’atteggiamento del capo del Cremlino in ogni caso appare tutt’altro che distruttivo: dice di voler continuare “il dialogo”, che “è sempre meglio di qualsiasi scontro, di qualsiasi disputa o a maggior ragione di una guerra”. E torna sulla telefonata di due ore e mezza avuta con Trump una settimana fa: ho accettato – dice – sia l’incontro tra leader sia la sede (Budapest), ma “tali incontri hanno bisogno di essere ben preparati. Sarebbe stato un errore per me e il presidente americano avvicinarsi a questo vertice alla leggera, e poi lasciarlo senza i risultati attesi”. Il gioco insomma è ancora in buona parte in mano al leader russo.

Tutto questo accade mentre la Cina, a sorpresa, sospende l’acquisto di greggio dalla Russia. Per il presidente polacco Donald Tusk, uno dei duri e puri in Europa contro la Russia, “può essere un punto di svolta“. Nel frattempo la Lituania denuncia una nuova violazione dello spazio aereo da parte di aerei militari russi.

L’Ue, allora: oggi ha dato l’ok al 19esimo pacchetto di sanzioni, che riguardano petrolio e gas, ma anche la flotta ombra e la finanza russa. Il via libera è anche sul congelamento degli asset russi in Europa che resteranno “immobilizzati – si legge nelle conclusioni – fino a quando la Russia non cesserà la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina e non risarcirà i danni causati dalla sua guerra”. Il documento è firmato da 26 Stati perché Viktor Orbàn non ha partecipato per celebrare – ironia della sorte – la rivoluzione del 1956 contro l’Unione Sovietica. 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ancora spera che Washington possa mandare i missili a lunga gittata Tomahawk e sul punto interviene proprio Putin che avverte che la risposta a eventuali attacchi “sarebbe severa, se non sbalorditiva”, anzi “forte, se non schiacciante”. 

Il capo di Stato ucraino era a Bruxelles per insistere sul fatto che un cessate il fuoco è possibile se si esercita più pressione verso Mosca. Il tema degli asset russi è tutt’altro che chiuso, però. Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa parla di un via libera politico, ma, in realtà, i dubbi non sono pochi. L’Ungheria non ne vuole sentir parlare, la Slovacchia svicola, la Cechia ha cambiato governo.  Ad alzare la voce pubblicamente è pure il premier del Belgio, Bart De Wever, che è entrato al Consiglio sbandierando “tre richieste” chiave, senza le quali si è detto “pronto a tutto” pur di bloccare il progetto. Il veto, insomma. In pratica il Belgio chiede la condivisione dei rischi e delle garanzie nonché l’uso per lo schema dei beni russi presenti nei vari Paesi europei e non solo nei conti di Euroclear.
La discussione tra i leader si è dunque protratta oltre il previsto, con i tecnici impegnati ad una revisione del testo delle conclusioni e l’esigenza di vari capo di Stato e di governo di sentire il parare della presidente della Bce Christine Lagarde nel corso della cena. “L’intenzione – spiega una fonte diplomatica – non è mai stata di raggiungere una decisione oggi e ora sarebbe difficile, da un punto di vista politico, cassare del tutto le conclusioni”. La palla dunque, nel migliore delle ipotesi, passerà alla Commissione che da qui al prossimo vertice Ue dovrà mettere nero su bianco un testo legale che accolga il favore di ogni Paese. 

Momenti chiave

    • 09:33

      Tajani: “Premere sulla Cina per indurre Putin al negoziato”

      Sull’Ucraina “vediamo che cosa succede, intanto bisogna vedere cosa fanno i russi, il resto è teoria, è dibattito su qualcosa che ancora non c’è, perché mi pare che i russi non vogliano porre fine alla guerra. Credo che sia giusto anche sollecitare alla Cina, come dicono gli Stati Uniti, perché la Cina ha grande influenza sulla federazione russa e, se vuole, la Cina anche ridurre la tensione può svolgere un ruolo non secondario. Intanto bisogna andare avanti con le sanzioni, sia europee sia americane, sperando che Putin venga a più miti consigli”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani al pre-vertice del Ppe.

    • 09:27

      Zelensky: “Sanzioni a Mosca? Un segnale cruciale”

      L’approvazione del 19esimo pacchetto sanzioni dell’Ue “è molto importante per l’Ucraina”, così come le sanzioni decise dagli Usa sul settore dell’energia, perché bisogna esercitare pressioni sulla Russia. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arrivando al Consiglio Europeo. “È un segnale per altri Paesi del mondo, si possono aggiungere”.

    • 09:14

      Kallas: “Sempre più difficile per Putin finanziare la guerra”

      “Abbiamo appena adottato il nostro 19° pacchetto di sanzioni. Colpisce, tra gli altri, banche russe, exchange di criptovalute, entità in India e Cina. L’Ue sta frenando i movimenti dei diplomatici russi per contrastare i tentativi di destabilizzazione. È sempre più difficile per Putin finanziare questa guerra”. Lo scrive su X l’Alta Rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas.

    • 09:02

      Raid contro i soccorsi dei Vigili del fuoco dopo un bombardamento

      Le autorità ucraine hanno denunciato un attacco delle forze russe contro i Vigili del fuoco, accorsi per spegnere un incendio dopo un bombardamento nell’insediamento di Zelenyi Hai, distretto di Kupiansk nella regione di Kharkiv. Un soccorritore è stato ucciso. La vittima è stata identificata come Yuriy Chystuikov, 49 anni. Altri cinque pompieri dell’unità che comandava sono rimasti feriti.

    • 08:52

      Media, un morto in un attacco con un drone in Russia

      Sul campo proseguono gli attacchi con i droni. Nella regione russa di Belgorod vicino al confine con l’Ucraina, un civile è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti in un attacco con un velivolo senza pilota. L’ha dichiarato il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, riporta la Tass. “Un uomo è morto a seguito di un attacco con un drone contro un’auto nel villaggio di Kukuyevka”, ha scritto Gladkov sul suo canale Telegram. Altre due persone sono rimaste ferite, ha aggiunto. 

    • 08:41

      Von der Leyen: “Bene sanzioni Usa contro il petrolio russo”

      “Ho apprezzato la chiamata con il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent e la decisione del Tesoro di sanzionare le principali compagnie petrolifere russe di fronte alla mancanza di impegno della Russia nel processo di pace”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Con l’imminente adozione del 19esimo pacchetto Ue, questo è un chiaro segnale da entrambe le sponde dell’Atlantico che continueremo a esercitare una pressione collettiva sull’aggressore”, aggiunge.

    • 08:28

      Ue, via libera formale alle nuove sanzioni contro la Russia

      Via libera formale dei 27 Ue al diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. La procedura scritta, a quanto si apprende dalla presidenza danese del Consiglio Ue, si è concluso senza alcuna obiezione, come anticipato ieri sera dopo la rimozione del veto slovacco. Le sanzioni colpiscono l’export di Gnl (il gas liquefatto) russo – fulcro delle nuove misure -, la flotta ombra e il settore finanziario di Mosca. Ma anche la libertà di movimento dei diplomatici russi di stanza nei Paesi Ue. “Oggi è un grande giorno per l’Europa e per l’Ucraina. L’impatto delle sanzioni sarà concreto”, ha sottolineato il ministro degli Esteri danese Lars Lokke Rasmussen.

    • 08:23

      Rutte (Nato): “Riusciremo a trovare un punto d’incontro”

      “Sono assolutamente convinto che, con una pressione costante, riusciremo a trovare un punto d’incontro per concordare un cessate il fuoco, e che ci saranno altri colloqui, come avete visto nelle ultime due settimane”. Lo ha detto Mark Rutte parlando con i giornalisti alla Casa Bianca dopo l’incontro con Donald Trump. 

    • 08:18

      Rutte: “Usa vogliono garantire sicurezza Ucraina”

      Mark Rutte ha parlato con Donald Trump delle garanzie alla sicurezza per l’Ucraina. “Non posso entrare nei dettagli ma un paio di settimane fa, e anche ha dichiarato di essere disposto a far partecipare gli Stati Uniti alla sicurezza per l’Ucraina”, ha detto il segretario generale della Nato parlando con i giornalisti alla Casa Bianca dopo l’incontro con il presidente americano. 

    • 08:16

      Trump: “Parlerò con Xi di come mettere fine alla guerra”

      “Parlerò con Xi Jinping di come mettere fine alla guerra in Ucraina. Credo che sarà molto ricettivo”. Lo ha detto Donald Trump. “Ha una grande influenza su Putin”, ha aggiunto. 

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