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Gaza, 2° round di negoziati. Media: “Hamas accetta il disarmo, ma non vuole Blair”. Trump alle famiglie degli ostaggi: “Gruppo islamista sarà distrutto”

Il gruppo palestinese: "I continui bombardamenti complicano il rilascio degli ostaggi. La situazione nella Striscia è un fallimento arabo senza precedenti". Arrivati in Egitto anche l’inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff, e il genero del presidente Usa, Jared Kushner
Gaza, 2° round di negoziati. Media: “Hamas accetta il disarmo, ma non vuole Blair”. Trump alle famiglie degli ostaggi: “Gruppo islamista sarà distrutto”
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Media: “Hamas accetta il disarmo, ma non vuole Blair al governo”

Hamas ha accettato di consegnare le armi a un’autorità egiziano-palestinese durante i negoziati indiretti che il movimento sta conducendo con Israele nella città egiziana di Sharm el-Sheikh. Lo riferisce l’agenzia Efe dal Cairo e lo riporta anche Sky News Arabia, citando una fonte palestinese, secondo cui l’organizzazione ha anche accettato di consentire a tutti i suoi leader di lasciare Gaza e ha chiesto agli Usa garanzie che non sarebbero stati perseguitati. Inoltre, afferma la fonte, Hamas “rifiuta la presenza dell’ex primo ministro britannico Tony Blair come governatore di Gaza”, ma “accetta che svolga un ruolo di supervisione a distanza”. L’organizzazione ha inoltre respinto “categoricamente” la consegna della Striscia di Gaza a un comitato di transizione internazionale, in conformità con il piano Trump. La fonte ha aggiunto che Hamas ha chiesto un cessate il fuoco nello spazio aereo israeliano sopra Gaza, per poter recuperare gli ostaggi entro una settimana.

  • 09:28

    Raid israeliano su Khan Younis: un bimbo palestinese ucciso e diversi feriti

    Un bambino è stato ucciso e molti palestinesi sono rimasti feriti in un attacco israeliano a Khan Younis: lo riferiscono i funzionari dell’ospedale al-Amal a Al Jazeera.

  • 09:23

    Tajani: “Italia pronta a inviare uomini per un contingente di pace in Palestina”

    “L’Italia è pronta a fare la sua parte anche inviando uomini, se servono, per un contingente di pace internazionale per la riunificazione della Palestina e la stabilizzazione della situazione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della XII edizione della Conferenza Italia-America Latina e Caraibi, in corso a Roma.

  • 09:11

    Sanchez: “Hamas liberi gli ostaggi e Netanyahu fermi il genocidio a Gaza”

    “Oggi si compiono due anni dai terribili attacchi perpetrati da Hamas. È un giorno per ribadire la nostra ferma condanna del terrorismo in tutte le sue forme. Per chiedere l’immediato rilascio degli ostaggi israeliani. E per chiedere a Netanyahu di fermare il genocidio del popolo palestinese e aprire un corridoio umanitario”. Lo scrive su X il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, nel secondo anniversario degli attentati di Hamas in Israele.
    Per Sanchez, “Il dialogo e il consolidamento dei due Stati sono l’unica soluzione possibile per porre fine al conflitto e raggiungere un futuro di pace” in Medio Oriente.

  • 09:03

    Hamas conferma: “Primo giorno di colloqui positivo”. Il secondo round in tarda mattinata

    I colloqui sui negoziati sul piano di pace per Gaza “sono positivi”: lo confermano fonti vicine ai negoziatori di Hamas dopo le indiscrezioni emerse sulla stampa egiziana. Le fonti confermano anche che il secondo round a Sharm El-Sheikh, dove lunedì è arrivata una delegazione israeliana, inizierà martedì in tarda mattinata.

  • 08:55

    Israele, centinaia di manifestanti protestano davanti alle case dei ministri

    Centinaia di dimostranti manifestano davanti alle case di alcuni ministri del governo israeliano chiedendo la liberazione degli ostaggi e la fine della guerra a Gaza. Lo riferiscono i media di Tel Aviv. In particolare, la protesta va in scena davanti alle abitazioni dei ministri Miri Regev, Gideon Saar, Yuli Edelstein e Ariel Kellner. Altre manifestazioni sono previste in 20 località in tutta Israele, in occasione dell’anniversario dei due anni dall’attacco di Hamas del 7 ottobre.

  • 08:51

    Wadephul (Germania) è al Cairo per dei colloqui con il capo della diplomazia egiziana

    Il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, è al Cairo per dei colloqui con il capo della diplomazia egiziana, Badr Abdel-Atty, all’indomani del primo round di colloqui indiretti tra Israele e Hamas in Egitto per porre fine al conflitto nella Striscia di Gaza. Al centro dei colloqui, lo stato dei negoziati a Sharm el-Sheikh dopo la presentazione del piano Trump per una tregua. Lunedì Wadephul, dopo un incontro a Tel Aviv con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar, ha assicurato che la Germania è “pronta” a dare “un contributo chiaro” agli sforzi di pace. A Sàar ha assicurato che Berlino può “svolgere, se desiderato, un ruolo politico attivo” nel processo di pace.

  • 08:38

    Trump sul rientro degli attivisti della Flotilla: “Greta Thunberg ha un problema di gestione della rabbia”

    Greta Thunberg “ha un problema di gestione della rabbia. Penso che dovrebbe consultare un medico. Per essere così giovane è davvero arrabbiata”. Lo ha detto Donald Trump rispondendo ad una domanda sulla Flottilla. L’attivista svedese è tra gli oltre 160 attivisti di diverse nazionalità della Global Sumud Flotilla che lunedì hanno lasciato Israele in un volo per la Grecia

  • 08:29

    Trump: “Hamas ha accettato cose importanti. Nessuna tensione con Netanyahu”

    Donald Trump afferma che Hamas “ha accettato alcune cose molto importanti” e che “avremo un accordo presto”. Inoltre, smentisce che ci sia stata tensione tra lui e Benajmin Netanyahu per l’accordo su Gaza: “Non è vero, è stato molto positivo”.

  • 08:22

    Il primo round di colloqui in Egitto si è concluso “in un clima positivo”

    Il primo round di colloqui tra Hamas e i mediatori in Egitto si è concluso “in un clima positivo”: lo ha riferito Al-Qahera News, media collegato all’intelligence del Cairo. I colloqui proseguiranno martedì, sempre tra Hamas e i mediatori, a Sharm El-Sheikh, dove una delegazione israeliana è arrivata lunedì. Si prevede che Israele e Hamas avvieranno colloqui indiretti sui dettagli della proposta di tregua del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per uno scambio di prigionieri e un cessate il fuoco a lungo termine.

  • 08:17

    Onu: “Il piano di Trump è un’opportunità da cogliere”

    “Ponete fine alle ostilità a Gaza, in Israele e nella regione. Smettete di far pagare ai civili con le loro vite e il loro futuro. Dopo due anni di traumi, dobbiamo scegliere la speranza. Adesso. La recente proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump rappresenta un’opportunità che deve essere colta per porre fine a questo tragico conflitto”. Lo scrive il segretario generale dell’Onu, António Guterres, in un messaggio in occasione del secondo anniversario dell’attacco del 7 ottobre 2023. “Un cessate il fuoco permanente e un processo politico credibile sono essenziali per prevenire ulteriori spargimenti di sangue e aprire la strada alla pace. Il diritto internazionale deve essere rispettato”, ha aggiunto.

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