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Droni in Danimarca, Olanda e Germania, che valuta l’abbattimento. Dombrovskis: “Già in guerra ibrida con Mosca”. Kiev: “Italia forse la prossima”

Berlino vaglia la possibilità dopo gli avvistamenti nella regione dello Schleswig-Holstein, al confine con la Danimarca. Che denuncia incursioni "sopra la nostra più grande base militare"
Droni in Danimarca, Olanda e Germania, che valuta l’abbattimento. Dombrovskis: “Già in guerra ibrida con Mosca”. Kiev: “Italia forse la prossima”
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Germania, Bild: “Governo valuta via libera all’abbattimento di droni”

La Germania sta valutando la possibilità di consentire ai propri militari di abbattere droni, riferisce il tabloid Bild, dopo che le recenti incursioni di droni in Europa hanno aumentato le tensioni con la Russia. Berlino aveva già annunciato l’intenzione di rafforzare i suoi sistemi di difesa dai droni all’inizio di questa settimana per contrastare la crescente minaccia russa. Il tabloid Bild ha scritto che, tra le misure previste, il governo sta valutando la possibilità di consentire alle forze armate di abbattere i droni a determinate condizioni. I militari dovrebbero essere in grado di intervenire se un drone rappresenta un grave pericolo per la vita umana o per le infrastrutture critiche e altre misure si rivelassero insufficienti, afferma il giornale. In tali casi, i poteri decisionali verrebbero trasferiti al ministero della Difesa. Tali poteri attualmente spettano alla polizia. Contattato dall’AFP, il ministero dell’Interno non ha confermato il piano. Tuttavia, parlando al quotidiano Rheinische Post, il Ministro dell’Interno Alexander Dobrindt ha dichiarato di voler rivedere le leggi sulla sicurezza aerea: “Il mio obiettivo è stabilire nella legge per la sicurezza aerea che i militari possano fornire assistenza alla Polizia all’interno del Paese”, “soprattutto nella difesa dai droni”. “Non stiamo vivendo solo una svolta nella sicurezza militare, ma anche nella difesa civile e nella protezione civile nel suo complesso”, ha affermato.

  • 20:58

    Tajani: “Droni russi? Non credo Italia sia un obiettivo militare”

    “Mi auguro che questo non accada, ma non credo che Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale e non credo che l’Italia sia un obiettivo militare”. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani su Rete4 rispetto all’allarme di Volodymyr Zelensky, che ha evocato la possibilità che i droni russi possano sorvolare anche l’Italia. Tajani ha comunque puntualizzato che la “difesa aerea italiana è in grado di verificare cosa accade e di abbattere droni con intenzioni minacciose”. Per il ministro degli Esteri, “Putin sta testando le reazioni dell’Occidente ma l’Occidente ha già dimostrato di sapere reagire”, anche se questi della Russia sembrano “messaggi politici e non militari”, ha aggiunto.

  • 20:09

    Zelensky: “92 droni verso la Polonia, la prossima potrebbe essere l’Italia”

    “92 droni erano diretti verso la Polonia. Li abbiamo intercettati sopra il territorio ucraino, 19 hanno raggiunto il loro spazio aereo. Tuttavia, vediamo la direzione, per così dire la coreografia di questo volo. L’Italia potrebbe essere la prossima”. Lo scrive in un post sui social il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. “Si vedono la Norvegia, la Danimarca. Ci sono segnali dalla Svezia. Ci sono rumeni, polacchi, gli Stati baltici. Putin sta mettendo alla prova ciò che hanno gli europei”, aggiunge, “la Russia sta mettendo alla prova la loro capacità di difendersi e sta cercando di influenzare le società affinché la gente inizi a chiedersi: ‘Se non siamo in grado di proteggerci, perché dovremmo continuare a sostenere l’Ucraina?’. L’obiettivo è quello di ridurre gli aiuti all’Ucraina, soprattutto in vista dell’inverno”.

  • 20:03

    Nato: “Non cerchiamo scontro con Mosca, ma pronti a difenderci”

    “Ogni minaccia allo spazio aereo, terrestre e marittimo della Nato sarà affrontata con una risposta risoluta e proporzionata. Siamo pronti. Non ci devono essere dubbi. Non cerchiamo lo scontro, ma non esiteremo a intraprendere qualsiasi azione ritenuta necessaria per la nostra difesa collettiva“. Lo ha detto l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, al termine della riunione dei capi di Stato maggiore della Difesa degli Alleati a Riga, parlando della “recente e continua violazione” da parte di droni russi dei cieli degli Alleati.

  • 19:44

    “Ad Amsterdam drone a 50 metri da aereo di linea”

    Un drone è arrivato a soli 50 metri da un aereo di linea della Transavia in fase di atterraggio all’aeroporto Schiphol di Amsterdam poco dopo mezzogiorno di oggi. Una delle principali piste dell’aeroporto è stata chiusa per 45 minuti. Diversi piloti hanno avvistato il drone a circa 150 metri di altitudine. Le autorità olandesi ipotizzano che il drone fosse una piattaforma per hobby dal momento che non ci sono tracce del suo arrivo nella zona in cui ne è stata segnalata la presenza.

  • 18:58

    Olanda: drone avvistato sopra l’aeroporto di Amsterdam, chiusa la pista

    Una delle sei piste dell’aeroporto Schiphol di Amsterdam, nei Paesi Bassi, è stata chiusa per circa 45 minuti nel primo pomeriggio di oggi, dopo che intorno a mezzogiorno era stato segnalato l’avvistamento di un drone. Lo ha riferito ad Associated Press il portavoce della polizia militare Doron Wallin. Gli aerei sono stati dirottati su un’altra pista. Wallin ha poi precisato che non sono stati trovati né droni né piloti di droni e che la pista è stata riaperta. Ha aggiunto che tali avvistamenti sono un evento ricorrente, con 22 segnalazioni finora quest’anno.

  • 17:43

    Droni di Kiev colpiscono oleodotto nella Chuvascia in Russia

    Droni ucraini hanno colpito la stazione di pompaggio di Tynhgovatovo vicino all’insediamento di Konar, nella Repubblica della Chuvascia, a 950 chilometri dal confine con l’Ucraina, ha confermato il governatore, Oleg Nikolaev. La stazione è parte dell’oleodotto Kuibyshev-Tikhoretsk che porta il petrolio al porto di Novorossiysk. La stazione di Tynhgovatovo era già stata colpita prima, lo scorso 9 giugno.

  • 16:50

    Zelensky: “Ricevuti Patriot da Israele, dispiegati già da un mese”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di aver ricevuto da Israele un sistema di difesa aerea Patriot di fabbricazione statunitense, già dispiegato da un mese sul territorio ucraino. “Il sistema israeliano Patriot è operativo in Ucraina. Funziona da un mese. In autunno riceveremo altre due batterie Patriot”, ha dichiarato durante un briefing con la stampa. L’annuncio conferma indiscrezioni emerse lo scorso giugno, quando il ministero degli Esteri israeliano aveva preso le distanze da dichiarazioni dell’ambasciatore a Kiev, Michael Brodsky, che in un’intervista aveva parlato di una fornitura di sistemi Patriot a favore dell’Ucraina

  • 14:58

    Zaporizhzhia senza elettricità da oltre tre giorni. Kiev: “Vogliono collegarla a rete russa”

    L’alimentazione elettrica esterna alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, occupata dai russi, è stata interrotta per oltre tre giorni. Un’interruzione record che ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza del sito con sei reattori. Lo riporta il Guardian. I generatori di emergenza vengono utilizzati per alimentare i sistemi di raffreddamento e di sicurezza dopo che l’ultima linea elettrica che porta all’impianto è stata tagliata sul lato russo alle 16.56 di martedì e non ci sono segnali che la linea sia stata ricollegata. Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), ha definito la situazione “profondamente preoccupante” e ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin, ma la situazione non è cambiata. La Russia ha occupato la centrale nucleare di Zaporizhzhia nel marzo 2022 e i suoi reattori, un tempo in grado di alimentare 4 milioni di abitazioni, sono stati messi in arresto freddo per motivi di sicurezza. “A seguito delle azioni russe, la centrale nucleare di Zaporizhzhia è rimasta senza corrente per il quarto giorno”: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga su X, aggiungendo che “si tratta del decimo blackout causato dai russi” e che “la Russia ha costruito 200 chilometri di linee elettriche in preparazione di un tentativo di rubare la centrale, collegarla alla rete” russa e “riavviarla”. Una procedura che pone “grandi rischi”, ha rilevato. E conclude: “Chiediamo che l’agenzia adotti una posizione di principio. La centrale nucleare di Zaporizhzhia deve essere restituita all’Ucraina, sua legittima proprietaria. Esortiamo tutte le nazioni preoccupate per la sicurezza nucleare a far capire chiaramente a Mosca che la sua scommessa nucleare deve finire”.

  • 14:27

    Dombrovskis: “L’Ue è già in una guerra ibrida con Mosca, che ha mire oltre l’Ucraina”

    “Stiamo assistendo a ogni tipo d’azione russa, dalla disinformazione ad atti di sabotaggio, fino all’uso dell’immigrazione clandestina come arma, quindi siamo già in una guerra ibrida con la Russia”. Lo ha detto il commissario Ue per l’Economia, Valdis Dombrovskis, a France24. “Sappiamo che le ambizioni imperialiste ed espansionistiche della Russia si estendono oltre l’Ucraina”, Mosca “parla apertamente di invadere altri Paesi, anche Ue e Nato”, ha spiegato, evidenziando l’importanza anche per i Baltici del piano lanciato da Bruxelles sulla costruzione di un muro di droni per “affrontare le incursioni” e le “provocazioni” russe. “E’ estremamente importante aumentare le capacità di difesa e la spesa per la difesa, nonché proteggere il fianco orientale della Nato, dove si trovano gli Stati baltici. Le loro preoccupazioni sono ovviamente molto serie riguardo alla retorica russa, all’invasione di altri Paesi, alle provocazioni che stiamo affrontando come le recenti incursioni nello spazio aereo europeo”, ha sottolineato. L’idea del muro di droni, ha osservato l’ex premier della Lettonia dal 2009 al 2014, è di “avere la capacità di rilevare i movimenti e, se necessario, anche di intercettare i droni russi: purtroppo ne abbiamo visti in precedenza singoli” addentrarsi nei cieli di “diversi Paesi Ue, ma di recente l’azione in Polonia è stata piuttosto massiccia”. “Questo chiaramente non può essere un errore – ha denunciato -: è la Russia che testa le capacità di risposta Nato” e cerca di capire se “può andare oltre”. Sul rafforzamento delle capacità di difesa e dell’industria correlata, “l’Ue sta accelerando” con il piano per il riarmo ‘Prontezza 2030’, ha proseguito il commissario, rimarcando l’importanza di avanzare perché il Cremlino “ha già trasformato la sua economia in un’economia di guerra: ha aumentato notevolmente la sua produzione militare e sta aumentando anche il numero delle sue truppe”. “La domanda è: dove andranno tutte quelle truppe e quell’equipaggiamento? E, per dissuadere la Russia dalle incursioni nel territorio Ue – ha evidenziato ancora -, è importante che da parte nostra arrivi un segnale chiaro e forte e una chiara capacità di contrastare la minaccia”.

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