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Gaza, “bombe di Israele vicine agli ospedali, 83 morti dall’alba”. Hamas: “Con l’occupazione Israele non avrà indietro gli ostaggi, né vivi né morti”

Nuova ondata di attacchi dell'Idf, mentre proseguono le operazioni via terra. Ucciso fotoreporter palestinese. L'Onu: "Donne costrette a partorire per strada". Tajani: "A Gaza in corso una carneficina. No al trasferimento forzato dei palestinesi e all'espansione degli insediamenti"
Gaza, “bombe di Israele vicine agli ospedali, 83 morti dall’alba”. Hamas: “Con l’occupazione Israele non avrà indietro gli ostaggi, né vivi né morti”
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  • 13:21

    Wall Street Journal: “Trump convinto che Netanyahu lo stia fregando”

    La domanda è se Donald Trump si arrabbierà mai tanto da fare qualcosa. Scrive così il Wall Street Journal che torna sul presidente statunitense “frustrato” dal premier israeliano Benjamin Netanyahu mentre proseguono le operazioni militari nella Striscia di Gaza. La “frustrazione” sarebbe esplosa dopo l’operazione israeliana in Qatar. “Mi sta fregando”, avrebbe detto Trump riferendosi a Netanyahu, secondo funzionari che hanno detto di aver sentito quelle parole e vengono citati dal giornale. Il presidente parlava con collaboratori di alto livello. C’era anche, si legge, il segretario di Stato Usa, Marco Rubio.

    No comment, almeno per ora, dalla Casa Bianca. Un funzionario israeliano di alto livello ha descritto come eccellenti i rapporti tra Netanyahu e Trump e ha parlato di qualsiasi segnale in senso contrario come di “fake news”.
    Chi conosce il premier israeliano e il tycoon, scrive il Wsj, afferma che sono affini, entrambi convinti di essere outsider impegnati per la riforma di un sistema corrotto. E, prosegue il giornale citando fonti che sarebbero a conoscenza delle convinzioni di Netanyahu, i rapporti si spiegherebbero anche con l’influenza del leader israeliano sul Congresso e sui media del fronte repubblicano. Trump, conclude il quotidiano, non vuole una rottura pubblica con Netanyahu, è orgoglioso – secondo funzionari americani – dei suoi rapporti con il premier israeliano e del sostegno a Israele e Netanyahu ha creato un rapporto in cui può rischiare momentanee le ire del tycoon, sapendo che si placheranno. 

  • 13:08

    Tajani: “Aderiamo alla dichiarazione Onu sullo Stato di Palestina”

    “Il 22 settembre a New York aderiremo con convinzione a una dichiarazione nell’ambito delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di costruire uno Stato palestinese e far cessare le ostilità”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri, nel corso di una iniziativa a Palermo, confermando l’adesione dell’Italia ad un percorso politico e diplomatico per la costruzione di uno Stato palestinese. 

  • 11:21

    Ucciso fotoreporter palestinese

    Il fotoreporter palestinese Mohammed Alaà Al-Sawalhi è stato ucciso in un attacco aereo israeliano sulla città di Gaza. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa. Il sindacato dei giornalisti palestinesi ha espresso il suo cordoglio per la morte di al-Sawalhi, un cameraman della TV Al-Quds Al-Youm, ucciso a Gaza City in un attacco aereo israeliano. 

  • 11:02

    Tajani: “A Gaza in corso una carneficina”

    “Penso in primo luogo a Gaza, dove in questi mesi si è vista una vera e propria carneficina. Siamo contrari all’offensiva a Gaza per i rischi per la popolazione civile, a ogni ipotesi di trasferimento forzato dei palestinesi dalla Striscia. Così come condanniamo qualsiasi proposito di espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania, o di sua annessione. Lavoriamo per il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e l’accesso degli aiuti umanitari. Non possiamo e non vogliamo rassegnarci a un’ulteriore escalation militare, che aggraverebbe una crisi umanitaria che è già catastrofica”. E’ quanto dice, in un messaggio inviato al convegno ‘Crocevia del Mediterraneo’ a Palermo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Siamo in prima linea nell’impegno umanitario, e sosteniamo con forza il rilancio del processo politico per due Stati che convivano in pace e sicurezza- dice – Proprio per questo, l’Italia ha partecipato attivamente, con proposte concrete e operative, al processo che ha portato a luglio alla Conferenza di New York sulla soluzione a due Stati. Abbiamo co-presieduto il Gruppo di lavoro più importante e complesso, quello sulla Sicurezza. Il 22 settembre a New York aderiremo con convinzione a una Dichiarazione nell’ambito delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di costruire uno Stato palestinese e far cessare le ostilità”. 

  • 10:43

    Papa sul genocidio: “La Santa Sede per ora non si pronuncia”

    “La parola genocidio viene usata sempre più spesso. Ufficialmente, la Santa Sede non ritiene che si possa fare alcuna dichiarazione in merito in questo momento”. Lo dice il Papa nel libro-intervista che esce oggi in Perù (Penguin), a firma di Elise Ann Allen. ” Esiste una definizione molto tecnica di cosa potrebbe essere il genocidio, ma sempre più persone sollevano la questione, tra cui due gruppi per i diritti umani in Israele che hanno rilasciato questa dichiarazione”, ha aggiunto Papa Leone. 

  • 09:52

    Oms: “Ospedali di Gaza sull’orlo del collasso”

    L’offensiva di terra di Israele nel nord di Gaza ha lasciato gli ospedali già sovraffollati “sull’orlo del collasso”. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, chiedendo la “fine di queste condizioni disumane”. “L’incursione militare e gli ordini di evacuazione nel nord di Gaza stanno provocando nuove ondate di sfollamenti, costringendo le famiglie traumatizzate a trasferirsi in un’area sempre più piccola e inadatta alla dignità umana”, ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus su X, avvertendo che “gli ospedali, già sovraffollati, sono sull’orlo del collasso, mentre l’escalation della violenza blocca l’accesso e impedisce all’Oms di consegnare forniture salvavita”.
     

  • 09:42

    Madrid indaga sui crimini di guerra nella Striscia

  • 09:16

    Padre Romanelli: “Stiamo bene, siamo senza internet”

    “Buon giorno. Stiamo bene. Niente internet”. È il breve messaggio che il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli, ha postato questa mattina sui social. Normalmente cerca di aggiornare sulla situazione con più dettagli ma l’assenza di connessione, ormai da due giorni, consente solo brevi messaggi quando c’è un po’ di linea. 

  • 09:07

    Onu: “Le donne costrette a partorire per strada”

    “L’offensiva israeliana a Gaza costringe le donne a partorire per strada, senza ospedali, medici o acqua pulita”. Lo ha dichiarato ieri sera il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, citando il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa). “L’Unfpa afferma che 23mila donne sono prive di cure e circa 15 bambini nascono ogni settimana senza assistenza medica”, ha aggiunto Dujarric in una conferenza stampa citata dai media internazionali. Il portavoce Onu ha sollecitato l’immediata protezione dei civili, affermando che la situazione sul campo “sta peggiorando di ora in ora”. Ha sottolineato che “l’emissione di ordini di sfollamento non esonera le parti in conflitto dalle loro responsabilità di proteggere i civili nella conduzione delle ostilità”.  

  • 09:06

    Gaza, “bombe di Israele vicine agli ospedali, 83 morti dall’alba”

    Le forze israeliane hanno scatenato una nuova ondata di attacchi su Gaza, colpendo aree vicine ad alcuni dei pochi ospedali ancora funzionanti, mentre prosegue l’ attacco via terra su Gaza City. Fonti sanitarie riferiscono ad Al Jazeera di almeno 83 palestinesi uccisi oggi dalle forze israeliane. Missili hanno colpito le aree intorno agli ospedali di al-Shifa e al-Ahli, tra i pochi ancora funzionanti: almeno 15 persone sono state uccise fuori da al-Shifa, mentre altre quattro sono morte in un altro attacco vicino ad al-Ahli.  

    Hamas ha condannato gli attacchi vicino agli ospedali come un “crimine di guerra a tutti gli effetti” e “un palese messaggio di sfida e palese disprezzo per la comunità internazionale”. Ieri era stato attaccato tre volte anche un ospedale pediatrico, quello di al-Rantisi. L’Onu, nell’inchiesta che ha condotto a dichiarare le azioni di Israele a Gaza un genocidio, ha anche evidenziato la distruzione da parte di Israele del centro di fecondazione in vitro di Al Basma, che ha distrutto 4.000 embrioni e mille campioni di sperma e ovuli, definendola “una misura volta a impedire le nascite tra i palestinesi di Gaza“, e uno degli atti definiti di genocidio dalla Convenzione del 1948.
    Le Nazioni Unite affermano che queste azioni si inscrivono in una campagna sistematica per smantellare il settore sanitario di Gaza, che descrivono come “medicidio”: l’uccisione di operatori sanitari e la distruzione di ospedali per eliminare l’assistenza medica nell’enclave. Ieri è stato ucciso, tra gli altri, un operatore di Medici senza Frontiere, il tredicesimo dall’inizio della guerra. 

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