Il mondo FQ

Netanyahu: “Uccidere i leader di Hamas a Doha sarebbe la fine della guerra”. Bombe su due rifugi Onu. Ucciso giovane calciatore con 14 famigliari

Oltre 30 morti nei raid, tra le vittime 12 bambini. L'esercito israeliano ai residenti di Gaza City: "Andatevene, intensifichiamo gli attacchi". Secondo l’esercito circa 280mila abitanti hanno già lasciato la città. Ex capo dell'Idf: "Oltre 200mila palestinesi uccisi o feriti dal 7 ottobre". Washington Post: "Il Mossad disse no al raid a Doha ordinato da Netanyahu"
Netanyahu: “Uccidere i leader di Hamas a Doha sarebbe la fine della guerra”. Bombe su due rifugi Onu. Ucciso giovane calciatore con 14 famigliari
Icona dei commenti Commenti
In Evidenza

“L’Idf ha ucciso il calciatore Mohammed Ramez Al-Sultan”

“L’esercito israeliano ha ucciso il bambino Mohammed Ramez Al-Sultan, giocatore dell’Al-Hilal Sports Club, insieme a 14 membri della sua famiglia in un attacco che ha preso di mira la loro abitazione venerdì” nella Striscia di Gaza. Lo riferisce sui social la Palestine Football Association.

  • 19:41

    Il ministro della Difesa israeliano: “Uragano continua a colpire Gaza, residenti verso sud”

    “L’uragano continua a colpire Gaza. Il grattacielo del terrore Burj al-Nur è crollata e ai residenti di Gaza viene chiesto di evacuare e spostarsi a sud. Continuiamo a ostacolare le infrastrutture di osservazione e di controllo del terrorismo e ad aprire la strada alle forze di manovra, finché Hamas non sarà sottomessa e tutti gli ostaggi non saranno rilasciati”. Lo ha scritto su X il ministro della Difesa Israel Katz

  • 19:40

    Netanyahu: “Uccidere i leader di Hamas a Doha sarebbe la fine della guerra”

    “I capi terroristi di Hamas che vivono in Qatar non si preoccupano del popolo di Gaza. Hanno bloccato tutti i tentativi di cessate il fuoco per trascinare la guerra all’infinito. Sbarazzarsi di loro eliminerebbe il principale ostacolo al rilascio di tutti i nostri ostaggi e alla fine della guerra”. Lo scrive il premier israeliano Benyamin Netanyahu sul suo account X in inglese.

  • 18:56

    Esercito israeliano: “280mila persone hanno lasciato Gaza City nelle ultime settimane”

    Secondo le stime dell’Idf, decine di migliaia di palestinesi hanno evacuato Gaza City, portando il numero totale di chi ha lasciato la zona nelle ultime settimane a circa 280mila.

  • 18:55

    Esercito israeliano: “280mila persone hanno lasciato Gaza City nelle ultime settimane”

    Secondo le stime dell’Idf, decine di migliaia di palestinesi hanno evacuato Gaza City, portando il numero totale di chi ha lasciato la zona nelle ultime settimane a circa 280mila.

  • 16:01

    “L’Idf ha ucciso il calciatore Mohammed Ramez Al-Sultan”

    “L’esercito israeliano ha ucciso il bambino Mohammed Ramez Al-Sultan, giocatore dell’Al-Hilal Sports Club, insieme a 14 membri della sua famiglia in un attacco che ha preso di mira la loro abitazione venerdì” nella Striscia di Gaza. Lo riferisce sui social la Palestine Football Association.

  • 13:48

    Gaza City, Idf: “Colpita la torre Al-Nur, era usata dal braccio militare di Hamas”

    L’Idf rende noto di aver colpito poco fa la torre Al-Nur utilizzata dall’organizzazione terroristica Hamas nell’area della città di Gaza. Nell’edificio c’erano infrastrutture militari dell’organizzazione. “Le organizzazioni terroristiche nella Striscia violano sistematicamente il diritto internazionale, utilizzando strutture civili per scopi militari e operando deliberatamente in mezzo alla popolazione civile”, scrive sui social l’Idf.

  • 13:27

    Avviso di evacuazione urgente a Gaza City

    Un avviso urgente di evacuazione per i residenti di Gaza city è stato appena pubblicato sui social dal portavoce dell’Idf, in particolare per l’area della torre Burj Al-Nur segnata e delle tende vicine in via Safed. “L’Idf colpirà presto la struttura a causa della presenza di infrastrutture terroristiche di Hamas all’interno o nei pressi dell’edificio – scrive l’esercito israeliano in arabo -. Per la vostra sicurezza, vi esortiamo a evacuare immediatamente l’area in direzione sud verso la zona umanitaria di Al-Mawasi, Khan Younis”. 

  • 13:26

    La cancellazione del concerto di Shiani a Gand diventa un caso

    Diventa un caso la cancellazione del concerto del maestro israeliano Lahav Shiani al Festival di Gand, in Belgio. L’organizzazione del festival ha infatti deciso di annullare il concerto previsto per il 18 settembre con la Filarmonica di Monaco, diretta da Shani. La decisione, motivata dalla mancata presa di posizione pubblica del direttore sulla guerra a Gaza, ha scatenato una bufera politica e culturale che ha travalicato i confini del Belgio.
    Gli organizzatori del festival hanno dichiarato di non voler alimentare tensioni e di agire per garantire la “serenità” dell’evento. Hanno aggiunto che Shani ha rifiutato “diverse occasioni per chiarire la sua posizione” sul conflitto israelo-palestinese. Tuttavia, hanno negato qualsiasi intento antisemita.

    La Filarmonica di Monaco ha espresso “profondo shock” per la cancellazione, denunciando pressioni da parte di “gruppi di attivisti”. Il ministro della Cultura tedesco Wolfram Weimer ha parlato di “boicottaggio culturale” e definito la vicenda “una vergogna per l’Europa”.

    In Belgio, il primo ministro Bart De Wever ha criticato duramente la decisione, affermando che ha “gravemente danneggiato la reputazione del Paese”. Ha aggiunto che imporre restrizioni professionali basate sull’origine di una persona è “pericoloso e irresponsabile”, e che pretendere da un artista una dichiarazione scritta sulle proprie opinioni politiche va contro “l’essenza stessa della libertà artistica”.

    La ministra fiamminga della Cultura, Caroline Gennez, ha invece difeso la scelta del festival, invitando il mondo culturale a “lanciare messaggi forti contro gli orrori a Gaza”. Il Festival di Gand, parte del circuito dei Festival delle Fiandre, che ogni anno attira oltre 50.000 spettatori con più di 150 concerti, è diretto artisticamente dal drammaturgo Jan Van den Bossche e presieduto dal deputato cristiano-democratico Jan Briers.
    Nel consiglio d’amministrazione del festival siedono figure della società civile e della politica, tra cui deputati di vari schieramenti, il rettore dell’Università di Gand e il presidente del club calcistico La Gantoise.

    Nel mondo della musica classica, la cancellazione ha suscitato una forte ondata di solidarietà nei confronti di Lahav Shiani. Il pianista tedesco Igor Levit ha denunciato su X un clima di “sospetto generalizzato e punizione collettiva”. Una petizione lanciata dal clavicembalista Mahan Esfahani ha raccolto migliaia di firme in pochi giorni.
    In risposta alla cancellazione, il Festival di Musica di Berlino ha invitato Shani e la sua orchestra a esibirsi il 15 settembre. Anche il Théâtre des Champs-Élysées di Parigi, dove il maestro è atteso il giorno successivo, ha espresso il proprio “sostegno” al direttore e alla sua formazione.

    Non è la prima volta, questa estate, che le tensioni geopolitiche provocano la cancellazione di un concerto in Europa. In Italia, nelle scorse settimane, avevano scatenato polemiche il concerto del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev alla Reggia di Caserta, previsto per il 27 luglio 2025, che è poi stato annullato dalla Direzione della Reggia di Caserta a causa delle proteste per la vicinanza del direttore russo a Vladimir Putin. La decisione, con il sostegno del Ministro della Cultura, è arrivata dopo numerose proteste e la firma di una lettera da parte di intellettuali e Nobel. La decisione della Reggia di Caserta ha provocato la reazione dell’ambasciata russa in Italia, che ha affermato come l’annullamento avrebbe danneggiato l’Italia e non la Russia, ed ha criticato la decisione come un cedimento alle pressioni politiche e un atto di “censura”. 

  • 13:13

    Attacchi di Israele sul campo profughi Shati a Gaza

    A Gaza City due scuole gestite dall’Unrwa e trasformate in rifugi per gli sfollati nel campo profughi di Shati sono state bombardate dall’esercito israeliano. Il raid è avvenuto pochi minuti dopo che l’esercito israeliano aveva ordinato l’evacuazione forzata. La gente è stata costretta a correre e a disperdersi, in preda al panico perché non aveva un riparo dove andare. Lo riporta Al Jazeera.  

DEMOCRAZIA DEVIATA

di Alessandro Di Battista 17.00€ Acquista