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Attentato contro un bus a Gerusalemme: 6 morti e 15 feriti. Netanyahu: “Aumenta la nostra determinazione”

Hamas: "Benediciamo l’azione eroica". L'esercito dirama avviso urgente di evacuazione di alcuni blocchi di Gaza. L'Ue: "Flotilla può peggiorare la situazione". L'Idf uccide un 14enne nel campo di Jenin
Attentato contro un bus a Gerusalemme: 6 morti e 15 feriti. Netanyahu: “Aumenta la nostra determinazione”
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Momenti chiave

    • 20:50

      L’Idf arresta il fratello di uno degli attentatori

      Dopo l’attacco terroristico al crocevia di Ramot a Gerusalemme, in cui due aggressori hanno ucciso sei persone, l’Idf ha arrestato il fratello di uno degli attentatori con l’accusa di aver pianificato l’attentato. Le forze israeliane hanno circondato i villaggi di Katana e Qubeiba, da cui provenivano i due aggressori, e hanno rafforzato i posti di blocco in varie aree della Cisgiordania. Contemporaneamente, sono stati intensificati i rastrellamenti e gli arresti di sospetti.

    • 20:37

      Un 14enne ucciso dal’Idf nel campo profughi di Jenin

      L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che questa sera un 14enne è morto a causa delle ferite riportate in seguito agli spari dell’esercito israeliano nel campo profughi di Jenin, nella Cisgiordania settentrionale. Il ministero della Salute ha identificato il minorenne ucciso come Islam Abdul-Aziz Nouh Majarmeh. Nel frattempo, la Mezzaluna Rossa palestinese ha confermato che i suoi medici hanno prestato il primo soccorso e trasportato in ospedale una bambina di 12 anni “ferita da soldati dell’Idf”.

    • 18:56

      Quattro soldati israeliani uccisi nel nord di Gaza

      Quattro soldati della brigata corazzata 401 dell’Idf sono stati uccisi questa mattina a Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Gli uomini di Hamas hanno attaccato un carro armato che rientrava da un’operazione notturna lanciando un ordigno all’interno del mezzo attraverso una delle aperture e hanno sparato contro il comandante. Tre delle vittime sono state identificate: Amit Aryeh Regev, 19 anni, Uri Lamad, 20 anni, e Gadi Kotel, 20 anni. Il nome del quarto soldato non è ancora stato autorizzato per la pubblicazione. 

    • 18:52

      Netanyahu: “Distrutte 50 torri, residenti andate via da lì”

      “In due giorni abbiamo abbattuto 50 torri del terrore, e questo è solo l’inizio della manovra di terra nella città di Gaza. Dico ai residenti: siete stati avvertiti, andate via da lì”. Lo dichiara il premier israeliano Benyamin Netanyahu. “Oggi è un giorno difficile nella nostra guerra contro il terrorismo. Il fatto che abbiamo neutralizzato quei due terroristi a Gerusalemme non basta. E nemmeno inseguire i loro sostenitori è sufficiente. Le mie direttive sono di colpire con forza i nidi del terrore”.  

    • 17:46

      Hamas: “Bene le misure contro Israele annunciate da Sanchez”

       Hamas ha “accolto con favore” la decisione annunciata dal governo spagnolo di introdurre per legge un embargo delle armi a Israele e ha esortato altri Paesi nel mondo a prendere misure simili “per fare pressione per fermare la guerra nella Striscia di Gaza”. In una nota riportata da media iberici e internazionali, tra cui Roya News, Hamas ha elogiato la posizione della Spagna, definendola “un importante passo politico e morale” nel corso degli sforzi internazionali volti a porre fine a quella che ha descritto come la “guerra di annientamento, fame e sfollamento commessa contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza”. La dichiarazione di Hamas ha sollevato le critiche dell’opposizione spagnola nei confronti del governo di Pedro Sanchez. “I terroristi di Hamas hanno applaudito oggi un attentato e Sanchez. Ancora una volta. Si tratta di un oltraggio da cui bisogna prendere immediatamente le distanze”, ha scritto su X il leader del Pp, Alberto Núñez Feijóo. “I terroristi che oggi hanno ucciso uno spagnolo in Israele applaudono Sanchez“, gli ha fatto eco la governatrice della Regione di Madrid, Isabel Diaz Ayuso, volto noto dell’ala più radicale del Pp. In precedenza il leader di Vox, Santiago Abascal, aveva affermato su X che “mentre Sanchez parlava come portavoce di Hamas, Hamas ha assassinato uno spagnolo a Gerusalemme”.  

    • 17:41

      Idf: “Colpito grattacielo del ‘terrore’ a Gaza City”

      L’Aeronautica militare israeliana ha colpito la torre al Ràiya nella città di Gaza, dove “Hamas ha installato apparecchiature di raccolta di informazioni, ordigni esplosivi e posti di osservazione”. Lo riferisce l’Idf affermando che le apparecchiature e le bombe si trovano nell’area vicina all’edificio e da lì i terroristi hanno operato per tutta la durata della guerra contro le truppe. Si tratta del quarto grattacielo di Gaza City colpito dall’Idf in pochi giorni. I civili sono stati avvisati prima del raid.  

    • 17:33

      Fonti di Hamas: “Irrealizzabile la consegna degli ostaggi tutti in un giorno”

      Fonti di Hamas considerano le proposte attualmente presentate per la cessazione della guerra a Gaza “piene di insidie e mine che devono essere disinnescate, affinché includano condizioni eque in grado di soddisfare le richieste di tutte le parti, con particolare attenzione alla fine del conflitto, priorità assoluta per Hamas e le fazioni palestinesi”. Lo riferisce il quotidiano panarabo Al-Sharq Al-Awsat, secondo cui le stesse fonti hanno confermato “l’apertura del movimento a valutare le proposte ricevute, evitando posizioni rigide che potrebbero complicare ulteriormente il quadro negoziale”. Le fonti hanno inoltre hanno riferito che alcune delle idee discusse prevedono la consegna di tutti gli ostaggi nel primo giorno di cessate il fuoco, una condizione giudicata “difficilmente realizzabile”. Le fonti di Hamas hanno comunicato ai mediatori, come riportato dal quotidiano di proprietà saudita, che “non è possibile rilasciare contemporaneamente gli ostaggi vivi e i corpi dei deceduti nel primo giorno di cessate il fuoco”, precisando che “alcuni ostaggi sono stati uccisi in luoghi specifici, rendendo necessario un’interruzione delle operazioni militari israeliane per recuperarli da sotto le macerie o da siti occupati dalle forze israeliane”. Secondo le stime, Hamas detiene attualmente 48 ostaggi israeliani, su un totale di 256 persone israeliani e stranieri catturate il 7 ottobre 2023. Stando ai dati ufficiali del governo israeliano, 19 ostaggi risultano ancora certamente in vita. Le fonti hanno infine indicato – riporta Al-Sharq Al-Awsat – che “le fazioni palestinesi sono pronte a rilasciare un numero di ostaggi vivi nel primo giorno e un gruppo più ampio, comprensivo di vivi e defunti, in una data concordata, poiché sarà necessario del tempo per recuperare i corpi rimanenti”. Il presidente americano Donald Trump aveva avvertito su Truth Social ”delle conseguenze del mancato accordo. Questo è il mio ultimo avvertimento, non ce ne sarà un altro!”, sostenendo che “ci sarà un accordo a Gaza molto presto”, senza fornire ulteriori dettagli, e aggiungendo di credere che saranno restituiti a Israele tutti gli ostaggi, sia i vivi che i deceduti: “Penso che riusciremo a riportarli tutti indietro”. Trump ha detto ancora che “gli ostaggi vivi potrebbero essere poco meno di 20”.

    • 16:17

      Il tassista salva una donna durante l’attacco

    • 15:59

      La Spagna richiama l’ambasciatrice in Israele per consultazioni

      La Spagna ha richiamato per consultazioni la sua ambasciatrice in Israele, Ana Salomon Perez, a causa delle “accuse diffamatorie” mosse contro Madrid dal governo Netanyahu e in seguito al divieto di ingresso nel Paese imposto alla vice premier e ministra del Lavoro, Yolanda Diaz, e alla ministra per i Giovani, Sira Rego, entrambe del partito di sinistra Sumar. Lo riferisce il sito di El Pais, precisando che il ministro degli Esteri spagnolo, Jose Manuel Albares, ha richiamato l’ambasciatrice “a causa delle accuse diffamatorie contro la Spagna e delle misure inaccettabili contro due membri del nostro governo“, secondo fonti ufficiali del ministero degli Esteri di Madrid.

    • 15:52

      Sanchez condanna l’attentato a Gerusalemme: “La violenza non è la via”

      “La violenza non è la via, siamo convinti che la pace in Medio Oriente sia possibile”. Così Pedro Sanchez esprime la sua “più forte condanna dell’attentato avvenuto questa mattina a Gerusalemme“. “Desidero trasmettere le mie condoglianze al popolo israeliano e in particolare ai familiari delle vittime, tra le quali vi è il cittadino spagnolo Yaakov Pinto“, conclude il messaggio del premier spagnolo che oggi ha annunciato che il suo governo adotterà un pacchetto di misure nei confronti di Israele “per mettere fine al genocidio a Gaza”.

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