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Ucraina, il presidente del Consiglio Ue: “Il soft power non basta più. Stiamo aumentando massicciamente gli investimenti nella difesa”

Giovedì Zelensky vede i leader Ue a Parigi. La presidente della Commissione Von der Leyen promette nuovi investimenti in armamenti: “In autunno una roadmap di 5 anni per la difesa”. Russia: “L’incontro Putin-Zelensky non è stato ancora concordato”
Ucraina, il presidente del Consiglio Ue: “Il soft power non basta più. Stiamo aumentando massicciamente gli investimenti nella difesa”
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Presidente Ue Costa: “Il soft power non basta più, serve l’hard power. Ora investimenti massicci in difesa”

“L’ingenuità geopolitica è finita. Stiamo aumentando massicciamente i nostri investimenti nella difesa, per rafforzare la nostra sicurezza, potenziare le nostre industrie e creare posti di lavoro in tutta Europa. Questo aumenta anche la nostra credibilità e influenza sulla scena globale”. Lo scrive in un post su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, rilanciando quanto affermato dal palco del Bled Strategic Forum nell’omonima città slovena. “Il ‘soft power‘ da solo non è sufficiente in un mondo dove il ‘hard power‘ prevale troppo spesso”, prosegue Costa. “Siamo riusciti a mantenere gli Stati Uniti coinvolti nella Nato e impegnati per la sicurezza orientale dell’Europa. Allo stesso tempo, stiamo costruendo partnership commerciali e industriali più forti in tutto il mondo. Non solo per aumentare gli scambi, ma per incrementare la prevedibilità e la resilienza, per ridurre le dipendenze strategiche”, conclude.

  • 15:04

    “Interferenza Gps contro Von der Leyen? La Russia non c’entra”

    La Russia non c’entra con le interferenze che hanno disabilitato i servizi di navigazione Gps in un aeroporto bulgaro e costretto l’aereo della presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ad atterrare utilizzando mappe cartacee. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Sono errate le vostre informazioni” sul presunto coinvolgimento della Russia, ha dichiarato Peskov al Financial Times, il primo a dare la notizia delle presunte interferenze russe.

  • 14:52

    Vertice volenterosi in via di definizione, Meloni ci sarà

    È in via di organizzazione la riunione dei leader della cosiddetta coalizione dei volenterosi a sostegno dell’Ucraina, prevista per giovedì, 4 settembre. Come nelle altre occasioni, a quanto si apprende, parteciperà la premier Giorgia Meloni. Il vertice, a quanto si apprende, non sarebbe stato ancora formalmente convocato e potrebbe svolgersi in videoconferenza.

  • 13:11

    Ue: “Sta prendendo forma il piano sulle garanzie di sicurezza a Kiev”

    “Ci sono rappresentanti della Commissione che partecipano a questi colloqui di livello tecnico. La presidente è in costante contatto con i leader” Ue per poter “avanzare nelle discussioni con i leader di questi impegni tecnici” sulle garanzie di sicurezza in Ucraina. “Esiste un piano che sta prendendo forma, una roadmap chiara, come lei stessa ha detto, verso la costruzione di garanzie di sicurezza”. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Ariaanna Podestà interpellata nell’incontro con la stampa sulle dichiarazione della presidente della Commisisone Ue Ursula von der Leyen al Financial Times rispetto all’esistenza di una “roadmap” per il dispiegamento di militari Ue in Ucraina. Von der Leyen “ha affermato, ad esempio, che nell’incontro della scorsa settimana” della coalizione dei Volenterosi che “è stato elaborato un piano piuttosto preciso per questo tipo di cooperazione – ha spiegato la portavoce -. Ha anche ribadito che, naturalmente, tutto ciò richiede sempre decisioni politiche da parte degli Stati membri coinvolti, perché, ad esempio, la diplomazia è chiaramente una competenza nazionale. Ma ritiene che il senso di urgenza che circonda la situazione attuale della guerra imponga di fare tutto il possibile per garantire che l’Ucraina si trovi in una posizione di forza, qualora, e quando, la Russia decidesse di sedersi al tavolo dei negoziati. Tutti i partner, compresa l’Unione Europea, ma anche oltre, con gli Stati Uniti, sono spinti a contribuire alla definizione delle garanzie di sicurezza”.

  • 12:50

    Putin: “D’accordo con Xi Jinping per una nuova governance globale”

    Il presidente russo Vladimir Putin ha detto oggi di essere favorevole a una proposta del suo omologo cinese Xi Jinping di creare “un nuovo e più efficace sistema di governance globale”, particolarmente necessario mentre “alcuni Paesi cercano testardamente di esercitare pressione negli affari internazionali”. Putin, citato dall’agenzia russa Tass, parlava alla riunione plenaria del vertice dell’Organizzazione della cooperazione di Shanghai (Sco), nella città cinese di Tianjin. Secondo Putin, proprio la Sco è la piattaforma più adatta per guidare gli sforzi per realizzare un sistema di governance globale più equo “basato sulla supremazia della legge internazionale, che tenga in considerazione gli interessi della gamma più ampia possibile di Paesi e offra loro opportunità di uno sviluppo sostenibile e di sicurezza”.

  • 12:49

    Riunione straordinaria Nato sugli ultimi raid russi

    “Una riunione straordinaria del Consiglio NATO-Ucraina si terrà oggi a Bruxelles su richiesta dell’Ucraina e in risposta ai recenti massicci attacchi aerei della Russia”. Lo annuncia il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, sui social. “Ci aspettiamo una discussione mirata sui passi congiunti per rispondere adeguatamente al rifiuto della Russia degli sforzi di pace e all’escalation del terrore contro gli ucraini. Siamo grati alla NATO e a tutti gli alleati che continuano a mostrare un forte sostegno all’Ucraina e agli sforzi significativi per la pace. Mosca deve sentire una pressione più forte come conseguenza del prolungamento della guerra”, aggiunge.

  • 12:43

    Von der Leyen: “Valutiamo di usare ulteriormente i profitti dagli asset russi”

    “Stiamo riflettendo sui prossimi passi e sul miglior utilizzo di queste risorse, perché una cosa è molto chiara: la Russia, il predatore, deve essere ritenuta responsabile per ciò che ha fatto e deve pagare. Deve pagare per i danni e per l’aggressione. Questo deve essere il principio. E quindi, stiamo valutando un ulteriore utilizzo dei profitti inattesi degli asset russi immobilizzati”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. “Come sapete, ciò che facciamo in questo momento è prelevare i profitti straordinari derivanti dalle attività russe immobilizzate e li incanaliamo direttamente in Ucraina, per questioni di difesa o per misure di ricostruzione. Finora, 3,7 miliardi di euro sono stati generati da profitti straordinari e altri ne seguiranno regolarmente, ma stiamo anche riflettendo sui prossimi passi e sul miglior utilizzo di queste risorse”. L’uso dei proventi degli asset russi è stato deciso dall’Ue a partire dal 13esimo pacchetto di sanzioni alla Russia. Al momento è allo studio, e atteso a breve, un 19esimo pacchetto di sanzioni su Mosca.

  • 12:32

    Von der Leyen: “In autunno una roadmap di 5 anni per la difesa”

    “Presenteremo al Consiglio europeo una tabella di marcia completa su ciò che è necessario per rafforzare la nostra posizione di difesa“. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Von der Leyen, in conferenza stampa durante la visita in Lituania. “È importante non solo il finanziamento, ma anche la sua attuazione, e che abbiamo un approccio coerente”, ha spiegato. Sulla roadmap, sarà “su ciò che è necessario per rafforzare la nostra posizione di difesa. Quali sono le nostre lacune? Quali capacità sono necessarie? Quali sono i nostri traguardi?”.

  • 12:31

    Von der Leyen: “Ulteriori fondi agli Stati Ue che confinano con Russia e Bielorussia”

    “Vogliamo che gli Stati membri confinanti direttamente con Russia e Bielorussia ricevano finanziamenti europei aggiuntivi. È nell’interesse europeo che la protezione del confine sia garantita, perché i confini dell’Europa sono una responsabilità condivisa. Il confine lituano è un confine europeo”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel corso della conferenza stampa durante la sua visita in Lituania.

  • 12:30

    Erdogan: “Ci aspettiamo che Putin venga presto in Turchia”

    “Ci aspettiamo che (il presidente russo Vladimir) Putin visiti presto il nostro Paese”. Lo ha affermato il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, durante un colloquio con Putin a margine del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, a Tianjin in Cina, come riferisce la tv di Stato turca Trt. Oltre ad Erdogan, la delegazione turca a colloquio con Putin comprendeva anche il ministro degli Esteri, Hakan Fidan, il ministro dell’Energia, Alparslan Bayraktar, il ministro dell’Economia, Mehmet Simsek, il ministro della Difesa, Yasar Guler, e il capo dei servizi segreti di Ankara, Ibrahim Kalin. “La Turchia prosegue gli sforzi per una pace giusta e duratura nella guerra in Ucraina” e “i colloqui di Istanbul hanno contribuito al processo”, ha detto Erdogan a Putin, come riferisce Anadolu. Durante il colloquio, c’è stato anche uno scambio di opinioni rispetto agli attacchi di Israele a Gaza e agli ultimi sviluppi in Siria, mentre il presidente turco si è augurato che i negoziati tra Azerbaigian e Armenia portino a una pace duratura e alla stabilità nel Caucaso, nell’interesse sia della Turchia che della Russia.

  • 12:28

    Giovedì incontro tra Zelensky e leader europei a Parigi

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontrerà una serie di leader europei a Parigi il prossimo giovedì, nel contesto degli sforzi internazionali per porre fine all’invasione russa . “Stiamo pianificando tale incontro” con “leader europei”, ha riferito una fonte all’Afp, precisando che “al l momento non è prevista” la partecipazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Stando alla fonte, il tema principale dei colloqui di Parigi sarà quello delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, oltre “promuovere la diplomazia, perché i russi stanno di nuovo sgusciando via” dagli sforzi per porre fine alla guerra. Dall’incontro di Washington i leader europei hanno fatto più riferimenti a una forza di peacekeeping europea. Dal canto suo, Trump ha indicato che gli Stati Uniti potrebbero sostenere un eventuale piano europeo di peacekeeping, ma non dispiegherebbero soldati americani in Ucraina. La Russia ha respinto qualsiasi truppa di peacekeeping occidentale, con il Cremlino che la scorsa settimana ha affermato di considerare “negativamente tali discussioni”.