La diretta della camera ardente di Pippo Baudo | Le lacrime di Mara Venier e Katia Ricciarelli, l’omaggio delle istituzioni. Gianni Morandi: “Un amico, mi ha aiutato nei momenti difficili”
Momenti chiave
-
14:04
Ron: “Grazie per la nostra musica italiana che hai tanto amato”
“Ciao Pippo, amico caro! In questo momento il mio saluto a te è legato soprattutto alla musica, a tutto quello che abbiamo fatto insieme. Penso, ad esempio, a ‘Joe temerario’: sei stato il primo a crederci, tu l’hai salvata perché la ritenesti una canzone vera, importante, al punto da farne la sigla di Domenica in nell’84. E a ‘Vorrei incontrarti fra 100 annì, con la quale Tosca ed io vincemmo il Festival di Sanremo nel 96! Grazie per quello che sei sempre stato, per la nostra musica italiana che hai tanto amato!”. Così Ron ricorda Pippo Baudo.
-
-
13:24
Accanto al feretro i fiori delle istituzioni e degli amici
Tantissimi gli omaggi floreali istituzionali arrivati per la camera ardente di Pippo Baudo al Teatro delle Vittorie. Dietro al feretro spiccano le corone del governo, con un picchetto di carabinieri in alta uniforme, della Camera, del Senato, del Comune di Roma e della Rai. Poco distante dalla bara, tanti altri omaggi, tra i quali: la corona del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, quella di Marisa Laurito, quella di Warner Music, quella di Guido Lombardo e della Titanus.
-
13:21
Andrea Roncato: “È stato colonna sonora della mia carriera”
“È stato la colonna sonora della mia carriera”. Così l’attore Andrea Roncato al Teatro delle Vittorie di Roma per l’ultimo saluto a Pippo Baudo. “Noi facevamo parte della stessa agenzia, la Marangoni. Ricordo quando gli chiedevo consigli sui miei primi film”. Per l’attore “non era soltanto un grande uomo di spettacolo ma una persona perbene. Era un amico vero, indipendente dal fatto che lui fosse già una grande star”. Il più grande insegnamento? ”Quello di amare la gente e rispettare il pubblico”, conclude.
-
-
12:59
Tony Hadley degli Spandau Ballet: “Una leggenda”
“Mi dispiace tanto per la leggenda della televisione Pippo Baudo! Era un vero gentiluomo ed è stato un presentatore fantastico per Spandau e Duran Duran al Festival di Sanremo del 1985! Le mie condoglianze alla sua famiglia. Riposa in pace”. Così sui social l’ex frontman degli Spandau Ballet Tony Hadley ricorda Pippo Baudo.
-
12:55
Carlo Conti: “Si è spenta la tv”
“Si è spenta la tv. Si è spento un faro, un riferimento importantissimo”. Così Carlo Conti alla camera ardente di Pippo Baudo allestita al Teatro delle Vittorie. Interrogato sull’intenzione della famiglia Vacchino di intitolare a Baudo il camerino principale del Teatro Ariston, Conti ha mostrato profonda gratitudine: “Sarà per me un onore entrare in quel camerino”. Inevitabile la domanda sul prossimo Festival di Sanremo e su una possibile dedica. Pur chiarendo che è ancora presto per decisioni definitive, Conti ha assicurato che il ricordo sarà centrale: “Lo abbiamo sempre ricordato ogni anno, figuriamoci il prossimo che sarà il primo senza di lui.Lascia l’insegnamento di fare una tv garbata, corretta, nel rispetto dei telespettatori”, conclude Conti.
-
12:54
Il maestro Mazza: “Ha scoperto un sacco di gente brava, non succede più”
“I Sanremo che ha fatto sono bellissimi, così come le sue scelte musicali, che non sono state mai più fatte. Ha scoperto un sacco di gente brava. E questo non succede più”. Così all’Adnkronos il direttore d’orchestra Gianni Mazza al Teatro delle Vittorie per dare l’ultimo saluto a Baudo. “Non abbiamo mai lavorato insieme, ma lo conoscevo bene. Era talmente bravo”, conclude.
-
-
12:45
Arriva anche Fiorello: “Pippo era molto di più, era la televisione”
Rosario Fiorello è arrivato alla camera ardente di Pippo Baudo. Lo showman ha interrotto le sue vacanze in Sardegna per presentarsi di persona alla camera ardente. Lì, si è stretto a lungo alla figlia di Baudo, Tiziana, alternando nei fitti colloqui con i familiari il sorriso del ricordo alla commozione del momento.“Pippo era qualcosa di più. Più dei 13 Sanremo, o delle centinaia di pagine di televisione scritte. Pippo era qualcosa di più. Era ‘la televisione’. Pippo è la televisione. Lui ha tracciato un solco in cui tutti siamo andati dietro a fare quella televisione, ad inseguire quella televisione fatta di grandi professionalità di lavoro, ma al contempo genuina, che lascia anche spazio non solo alla perfezione del numero in se stesso, ma in cui c’è anche l’uomo, l’umanità degli spettacoli di Pippo. Ci ha insegnato senza volere insegnare”, ha detto all’uscita dalla camera ardente. “La Rai gli deve moltissimo – ha aggiunto -. Dovrebbe sostituire il cavallo di Viale Mazzini con una statua di Pippo Baudo. Perché lui ha tracciato un solco enorme dove tutti noi abbiamo imparato, ci ha insegnato senza voler insegnare, solo guardandolo”.