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La diretta della camera ardente di Pippo Baudo | Le lacrime di Mara Venier e Katia Ricciarelli, l’omaggio delle istituzioni. Gianni Morandi: “Un amico, mi ha aiutato nei momenti difficili”

Dalle 10 di questa mattina, una folla composta da gente comune e volti noti dello spettacolo, della cultura e della politica si è messa in fila per dare l'ultimo saluto al grande presentatore
La diretta della camera ardente di Pippo Baudo | Le lacrime di Mara Venier e Katia Ricciarelli, l’omaggio delle istituzioni. Gianni Morandi: “Un amico, mi ha aiutato nei momenti difficili”
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  • 16:41
  • 16:33

    Beppe Fiorello: “Ricordo quando lo vidi nella penombra mentre recitavo”

    “Con Pippo Baudo condivido un pezzo unico, indimenticabile”. Esordisce così Beppe Fiorello che alla camera ardente di Pippo Baudo allestita al Teatro delle Vittorie, a Roma, condivide un suo personale ricordo con il conduttore. Il racconto inizia al Teatro Sistina di Roma: “Portavo in scena ‘Penso che un sogno così‘ uno spettacolo in cui ho raccontato la storia di mio padre che mi cresce col mito di Modugno”, racconta Beppe Fiorello. “Mentre recitavo, in penombra, tra gli spettatori ho visto lui, Pippo Baudo”. Una sorpresa per l’attore che spiega: “Di solito un amico artista si preannuncia, ti permette di gestire l’emozione. Vederlo lì, all’improvviso, mi ha fatto crescere dentro una vampata ancora più forte di entusiasmo. Finito lo spettacolo, l’ho aspettato in camerino. Ma Pippo Baudo non venne”. Il giorno dopo la vera sorpresa. “Mi chiamó al telefono per scusarsi per non essere venuto. Mi disse che non voleva disturbare e che lo avevo emozionato troppo. Aveva rivisto suo padre nel mio, la sua Sicilia nella mia, se stesso bambino nel mio racconto. Era così toccato che aveva bisogno di tempo per pensare a cosa dirmi”. Quella telefonata, racconta Beppe Fiorello, fu lunghissimo: “Elencò tutti i film e le fiction che avevo fatto, analizzando i temi che avevo trattato. Mi parlò del concetto di ‘nazional popolarè, dicendomi che ammirava la mia capacità di coniugarlo con l’impegno civile. Questo è il mio pezzo unico con Pippo”. Oggi, alla camera ardente, Beppe Fiorello chiude quel cerchio: “Sono qui come lui era al Sistina: spettatore tra gli spettatori, nella penombra, amico tra gli amici. Sono qui per ringraziarlo di quella volta. Pippo, ti voglio bene”.

  • 16:32

    I Jalisse in lacrime: “Grazie a lui siamo riusciti a salire sul palco di Sanremo”

    “Con Pippo Baudo si imparavano tante cose. Grazie a lui siamo saliti sul palco di Sanremo ’95. Pippo ha creduto fin da subito in noi e nella canzone ‘Vivo’, dandoci dei consigli per far volare ancora di più la voce. Perché lui era molto creativo dal punto di vista musicale”. Così i Jalisse, con la voce spezzata dalle lacrime, ricordano Pippo Baudo entrando alla camera ardente al Teatro delle Vittorie, a Roma.

  • 16:16

    Gianni Morandi: “Per me era un amico, mi ha aiutato nei momenti difficili”

    “Ho soltanto parole di affetto per Pippo, perché mi ha aiutato nei momenti di difficoltà. Mi ricordo che all’inizio degli anni ’80 ero un po’ sparito dal giro”. Così Gianni Morandi uscendo dal Teatro delle Vittorie. “Ero in un momento di lunga crisi e lui mi chiamò e mi disse: vieni alla mia puntata di ‘Fantasticò. Qualche hanno dopo l’ho chiamato e gli ho detto: ‘Ti devo ancora ringraziare per quel gestò. E lui mi rispose: ‘Te lo meritavi!’. Con quel tono suo, come quando diceva: “‘L’ho scoperto io!'”, racconta il cantante. “Oggi piango anche un amico. Un amico perché ci sentivamo e ci volevamo bene”, conclude Morandi.

  • 15:58

    Laura Pausini: “Pippo ha cambiato la mia vita”

    “Pippo Baudo ha cambiato la mia vita, quella della mia famiglia e di tante persone che gli vogliono bene”. Così Laura Pausini ricorda con commozione Pippo Baudo alla camera ardente al Teatro delle Vittorie insieme a Paola Cortellesi e Riccardo Milani. “Ho amato i consigli che lui mi ha dato negli anni. Mi diceva sempre ‘Laura devi cantare canzoni eterne, non ti accontentare di cantare brani di una stagione’”, ricorda Pausini. “Ho pianto tanto in questi giorni – ammette – ma oggi sento quella forza che vedevo nei suoi occhi quando ho fatto qui a Roma le prove per Sanremo Giovani”, conclude.

  • 15:57

    Giorgia: “Credeva nel mio talento più di me”

    “Da Pippo c’era sempre da imparare”. Così Giorgia alla camera ardente di Pippo Baudo allestita al Teatro delle Vittorie, a Roma, arrivata mano nella mano con Gianni Morandi, racconta il suo legame speciale con il conduttore. Il pensiero va inevitabilmente agli inizi, a quel Festival di Sanremo che la consacrò. “Senza Pippo nel ’93, poi nel ’94 e ’95, e anche dopo con i suoi consigli, sicuramente avrei fatto un percorso diverso”, ammette con gratitudine. “Lui ci credeva tantissimo, forse neanche io ci credevo quanto ci credeva lui all’inizio”. Un aneddoto su tutti descrive la fede di Baudo nel suo talento: “Mio padre mi ricordava sempre che durante il primo Sanremo, Pippo gli si avvicinò e disse ad alta voce: ‘Ma guarda che cosa hai generato’. Mio padre si vergognò moltissimo, ma quello era Pippo”.
    Tra i tanti momenti condivisi, uno è rimasto impresso nella sua memoria. “Il ricordo più bello è quando mi chiamò e mi disse: ‘Hai vintò. Io non capivo niente, ero una 23enne completamente rimbambita nella mia incoscienza, non realizzavo la magia che stava accadendo. Lui era felice, era contento che la gente avesse capito, proprio perché ci credeva tanto, quasi più di me”. Per Giorgia, l’eredità di Baudo è sia professionale che umana. “Il suo consiglio più grande era cercare di essere coerente, di avere un’onestà rispetto a quello che si fa, anche compiendo scelte che possono sembrare scomode. Lui è sempre stato leale e onesto col pubblico”. E conclude: “Stiamo salutando una parte della nostra storia, della nostra cultura. È una perdita collettiva che, in qualche modo, ci unisce. Poche persone riescono a lasciare un’eredità simile”.

  • 15:55

    Paola Cortellesi: “Un privilegio averlo conosciuto”

    “Su di lui è stato detto già tutto. Aggiungo che è stato un grande privilegio averlo conosciuto”. Così all’Adnkronos la regista e attrice Paola Cortellesi.

  • 14:48

    Vaticano: “Baudo ha contribuito alla crescita culturale dell’Italia”

    “Pippo Baudo è stato un grande cerimoniere ed educatore della televisione italiana, capace di allietare le giornate degli italiani e, al contempo, insegnare qualcosa di più”. È il ricordo di monsignor Dario Edoardo Viganò, vicecancelliere della Pontificia Accademia delle scienze e delle scienze sociali, alla notizia della morte del conduttore. Viganò cita un evento del 2013 con la partecipazione di Baudo nel quale il presentatore spiegò “come la Rai fungesse da mediatrice sociale e culturale, rendendo oggetto di dibattito pubblico anche un evento come il Concilio”. Il prelato – riferisce il Sir – evidenzia “la statura imponente di Baudo, non solo fisicamente ma culturalmente: conduttore, autore, presentatore, educatore. Insieme a Mike Bongiorno, Corrado, Raffaella Carrà, Costanzo e Mina ha contribuito a unificare la lingua italiana, accompagnando il Paese nella sua crescita sociale e culturale”.

  • 14:47

    Gianni Morandi e Giorgia si tengono per mano

    Gianni Morandi e Giorgia sono arrivati tenendosi per mano alla camera ardente di Pippo Baudo al Teatro delle Vittorie di Roma.

  • 14:45