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L’Ue a Israele: “Piano di insediamento E1 viola il diritto internazionale. Desistete da questa decisione”

Trump: “Favorevole all’ingresso dei giornalisti a Gaza”. Hamas: “Altri quattro morti di fame nella Striscia”. Almeno 28 morti nei nuovi raid israeliani
L’Ue a Israele: “Piano di insediamento E1 viola il diritto internazionale. Desistete da questa decisione”
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  • 22:24

    Times of Israel: “Ufficiale riservista trovato morto, ipotesi suicidio”

    Un ufficiale riservista delle forze armate israeliane è stato trovato morto questa mattina vicino al Mar di Galilea, in quello che sembra essere un suicidio. L’Idf afferma che la polizia militare ha avviato un’indagine sulla morte dell’ufficiale combattente, i cui risultati saranno sottoposti all’esame dell’avvocato generale militare. Durante la guerra in corso, l’esercito ha assistito a un aumento dei suicidi tra i soldati, con 18 casi sospetti solo quest’anno. Lo riporta The Times of Israel. 

  • 21:11

    L’Ue a Israele: “Piano di insediamento viola il diritto internazionale. Desistete”

    “La decisione delle autorità israeliane di portare avanti il piano di insediamento E1 indebolisce ulteriormente la soluzione dei due Stati e viola il diritto internazionale. Se attuata, la costruzione di insediamenti in quest’area interromperà definitivamente la contiguità geografica e territoriale tra Gerusalemme Est occupata e la Cisgiordania e interromperà il collegamento tra la Cisgiordania settentrionale e quella meridionale”. Lo afferma in una nota l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas, esortando “Israele a desistere dal portare avanti questa decisione”.

    “L’Ue ribadisce il suo appello a Israele affinché interrompa la costruzione degli insediamenti. La politica israeliana in materia di insediamenti, che include demolizioni, trasferimenti forzati, sfratti e confische di abitazioni, deve cessare. Insieme alla violenza dei coloni e alle operazioni militari in corso, queste decisioni unilaterali stanno alimentando una situazione già tesa sul campo e minando ulteriormente ogni possibilità di pace – prosegue la nota -. L’Ue esorta Israele a desistere dal portare avanti questa decisione, sottolineandone le implicazioni di vasta portata e la necessità di prendere in considerazione misure per proteggere la fattibilità della soluzione dei due Stati”

  • 20:25

    Trump: “Favorevole all’ingresso dei giornalisti a Gaza”

    “Sono assolutamente favorevole che i giornalisti entrino a Gaza”. Lo ha detto Donald Trump parlando con i cronisti nello Studio Ovale. “È un posto molto pericoloso, ma vorrei che entrassero”, ha aggiunto.

  • 19:16

    Haaretz: “Aiuti dispersi a Gaza per colpa dell’Idf”

    Grandi quantità di aiuti umanitari finiscono disperse lungo le strade di Gaza perché l’Idf non consente alle organizzazioni di fissare adeguatamente i carichi sui camion. Lo denuncia il quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui ai valichi, in particolare a quello di Kerem Shalom, i soldati spingono gli operatori a caricare in fretta i mezzi, già soggetti a lunghe ore di attesa. L’assenza di fissaggio, unita al danneggiamento delle strade e alla possibilità per i civili di conoscere il percorso dei convogli, favorisce saccheggi e la perdita di grandi quantità di beni, tra cui alimenti. Alcune immagini satellitari, riporta Haaretz, mostrano lunghe scie di farina dal valico verso l’interno di Gaza. 

  • 17:48

    “Israele ha rifiutato una pausa umanitaria di 48 ore”

    Israele avrebbe rifiutato una pausa umanitaria di 48 ore proposta dai mediatori nell’ambito dei colloqui per un cessate il fuoco a Gaza. Lo ha riferito l’emittente saudita Al Arabiya, precisando che Hamas avrebbe invece accettato la proposta.

  • 16:37

    Media: “Trump valuta una visita in Israele il mese prossimo”

    Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta valutando una visita in Israele il mese prossimo, subordinata ai progressi nei negoziati con Hamas per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi: lo riporta Ynet, citando funzionari americani e israeliani. “Il presidente visiterà la Gran Bretagna a settembre ed è possibile che si fermi in Israele, ma la decisione non è certa e non è ancora definitiva”, ha dichiarato un esponente Usa. Aggiungendo che le possibilità di una visita “dipenderanno dagli sviluppi nei colloqui per un cessate il fuoco e la fine della guerra a Gaza. Trump vorrebbe venire in Israele se i negoziati andranno a buon fine”. Un funzionario israeliano ha confermato il potenziale viaggio, affermando che “in effetti, ci sono segnali di una possibile visita di Trump“, pur sottolineando che “non c’è ancora nulla di concreto”. L’ufficio del Primo Ministro e il Ministero degli Esteri non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento da parte del Times of Israel sul rapporto. Trump visiterà il Regno Unito dal 17 al 19 settembre su invito di Re Carlo III.

  • 16:03

    L’ambasciatore di Israele in Italia: “La posizione di Meloni è equilibrata”

    “La nostra posizione è molto chiara. Riconoscere lo Stato di Palestina in questo momento non aiuta. Chi riconosce lo Stato della Palestina lo fa per punire Israele non per aiutare i palestinesi. Hamas governa Gaza e un’Autorità nazionale palestinese molto debole governa in Cisgiordania. Riconoscere uno Stato che non c’è non aiuta la causa palestinese. La posizione italiana, basata sul riconoscimento reciproco, è molto più equlibrata”. Lo ha affermato in un’intervista a LaPresse l’ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled. “In questo momento la cosa più importante è mettere pressione su Hamas ed aiutare i palestinesi a liberarsi di Hamas – ha aggiunto – questo è l’ostacolo maggiore per raggiungere la pace e la futura coesistenza. Fino a quando c’è Hamas che terrorizza tutti noi, palestinesi e israeliani, ogni discorso è irrilevante”.

  • 15:17

    Vertice a Doha per parlare di questioni legate al Mossad

    Lo scopo principale del viaggio a Doha del direttore del Mossad, David Barnea, non era discutere degli ostaggi o di un accordo per un cessate il fuoco a Gaza. Lo ha assicurato un funzionario israeliano di alto livello citato dal Times of Israel, precisando che nell’incontro tra Barnea ed il primo ministro del Qatar, Abdulrahman al-Thani, si è parlato soprattutto di questioni relative al Mossad. Il funzionario ha aggiunto che Barnea ha detto al primo ministro che qualsiasi accordo parziale sugli ostaggi “è fuori discussione”, mentre negli ultimi giorni si è intensificato il lavoro dei mediatori per rilanciare le prospettive di negoziati per un cessate il fuoco. “Il capo del Mossad si è recato in Qatar per questioni relative al Mossad, e non per i negoziati su un accordo relativo agli ostaggi – ha affermato il funzionario – Tuttavia, il capo del Mossad ha chiarito durante l’incontro che un accordo parziale è fuori discussione”.

  • 14:00

    Allarme Unrwa: “Le temperature stanno salendo sopra i 40 gradi”

    “A Gaza le temperature stanno salendo sopra i 40 gradi, peggiorando ulteriormente una situazione già disperata”. E’ l’allarme lanciato stamani via X dall’Unrwa, che denuncia come con quantità “molto limitate di acqua, aumenti la disidratazione” tra la popolazione dell’enclave palestinese martoriata dalle operazioni militari israeliane contro Hamas e altri gruppi scattate in risposta all’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. “Continuano bombardamenti e sfollamenti forzati”, prosegue il post, sottolineando una situazione di “caldo estremo” con “elettricità e carburante limitati”. “Serve un cessate il fuoco”, ribadisce l’Unrwa.

  • 13:39

    Il capo del Mossad è stato a Doha

    Il capo del Mossad, David Barnea, è stato a Doha e ha incontrato funzionari di alto grado in Qatar. Lo conferma una fonte citata dal giornale israeliano Haaretz, dopo le notizie sull’atterraggio a Doha dell’aereo utilizzato da Barnea per le missioni. Secondo un funzionario israeliano, riporta lo stesso quotidiano, i colloqui a Doha non erano direttamente collegati alla trattativa per un accordo che porti alla liberazione degli ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza.