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Netanyahu: “Gli unici a morire di fame sono gli ostaggi”. E presenta il piano per Gaza. Uk e Francia: “Lo ritiri”. In serata il premier israeliano sente Trump

Il premier israeliano: "Abbiamo sempre lavorato per prevenire disastri umanitari. Merz? Ha ceduto a pressioni". Onu: "Ennesima pericolosa escalation". L'Idf fa la conta dei soldati necessari per l'occupazione di Gaza City
Netanyahu: “Gli unici a morire di fame sono gli ostaggi”. E presenta il piano per Gaza. Uk e Francia: “Lo ritiri”. In serata il premier israeliano sente Trump
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Gran Bretagna e Francia all’Onu: “Israele revochi subito decisione su Gaza”

Francia e Gran Bretagna all’Onu chiedono a Israele di “revocare subito” la decisione su Gaza. “Questa non è una strada verso la soluzione, ma una strada verso maggiore versamento di sangue, e non farà nulla per porre fine al conflitto”, ha detto il vice ambasciatore britannico all’Onu, James Kariuki, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu. 

Il piano di Israele “metterà più a rischio la vita degli ostaggi ed esacerberà una catastrofe umanitaria”, ha aggiunto, inviando un chiaro messaggio ad Israele: “cancellare immediatamente e completamente le restrizioni sulla consegna degli aiuti”. “Una soluzione diplomatica è possibile, ma entrambe le parti devono allontanarsi dalla strada della distruzione”, ha sottolineato.

Mentre il collega francese Jay Dharmadhikari ha sottolineato che “vista la gravita del recente annuncio di israele dobbiamo dare l’allarme, e Parigi si oppone a qualsiasi piano di controllo od occupazione”. “Il piano di Israele rappresenta anche una minaccia per la sicurezza regionale – ha aggiunto – è essenziale che Israele rispetti i suoi obblighi secondo la legge internazionale”. 

  • 21:07

    Ufficio Netanyahu: “Colloquio telefonico con Trump su operazione a Gaza”

    Il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno avuto un colloquio telefonico, durante il quale “hanno discusso i piani di Israele per prendere il controllo delle rimanenti roccaforti di Hamas a Gaza, al fine di porre fine alla guerra attraverso il rilascio degli ostaggi e la sconfitta di Hamas”. Lo ha riferito l’ufficio del premier israeliano, secondo cui Netanyahu “ha ringraziato il presidente Trump per il suo fermo sostegno a Israele fin dall’inizio della guerra”.

  • 20:55

    Merz: “Stop export armi, ma resta sostegno politico a Israele”

    La decisione della Germania di limitare le esportazioni di armi verso Israele è legata ai piani di espansione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza annunciati da Tel Aviv, ma il governo di Berlino “è saldamente al fianco di Israele da 80 anni. Questo non cambierà”.

    Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, in un’intervista all’emittente pubblica Ard in cui ha chiarito che i principi della politica tedesca verso Israele “restano invariati”.

    “Non possiamo continuare a fornire armi se la guerra viene portata avanti soltanto con attacchi militari. Vogliamo aiutare diplomaticamente, e lo stiamo facendo”, ha detto Merz, avvertendo che l’ampliamento delle operazioni israeliane “potrebbe causare centinaia di migliaia di vittime civili e richiedere l’evacuazione dell’intera Gaza City”. “Dove dovrebbero andare queste persone? Non possiamo consentirlo, non lo consentiremo, e io non lo consentirò”, ha aggiunto.

  • 20:25

    Netanyahu: “Vogliamo liberare la maggior parte degli ostaggi”

    “Vogliamo liberare la maggior parte degli ostaggi e sconfiggere Hamas per mettervi fine in modo decisivo. La guerra è durata a lungo anche perché ci siamo fermati per la liberazione degli ostaggi”. Lo ha detto in una seconda conferenza stampa il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, secondo quanto riferito dal sito di Haaretz.

    Netanyahu ha nuovamente criticato la condotta tenuta da Hamas durante i negoziati, accusando il gruppo di non essere interessato a un accordo e di aver presentato “richieste impossibili”: un ritiro totale delle Idf da Gaza, incluso dal corridoio di Filadelfia che “consentirebbe il contrabbando di armi”, ed il rilascio dei militanti delle forze speciali delle Brigate al-Qassam. “Sono condizioni di resa che nessun governo responsabile può accettare”, ha sottolineato.

    Il primo ministro ha infine riferito che nella riunione del gabinetto di sicurezza è stata valutata l’ipotesi di circondare Gaza City e condurre raid mirati, ma “la maggior parte dei membri del governo ha ritenuto che ciò non avrebbe portato né a una vittoria decisiva né alla restituzione degli ostaggi”.

  • 20:02

    Media: delegazione di Hamas nei prossimi giorni al Cairo e a Doha

    Arrivano segnali su una possibile ripresa dei negoziati indiretti tra Israele e Hamas in Egitto e in Qatar. Stando al canale israeliano Channel 12, una delegazione del movimento palestinese basata in Turchia partirà nei prossimi giorni alla volta di Cairo e Doha, facendo ipotizzare ai mediatori su un possibile ritorno delle parti in conflitto al tavolo dei negoziati per discutere del cessate il fuoco e del rilascio degli ostaggi.

    Secondo l’emittente, un alto ufficiale dello Shin Bet “ha dichiarato durante una recente riunione del gabinetto di sicurezza di ritenere che Hamas stia diventando più flessibile sulle sue richieste a causa dei successi di Israele nell’operazione ‘Carri di Gedeonè”, aggiungendo che “il ritorno al negoziato è uno scenario probabile”.

  • 19:54

    Netanyahu: “Ho ordinato all’Idf di invitare più giornalisti stranieri a Gaza”

    Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha annunciato oggi di aver “ordinato all’esercito di invitare molti più giornalisti stranieri” a Gaza che potranno lavorare nella Striscia “sotto il controllo” dell’esercito. “C’è un problema nel garantire la sicurezza, ma penso che si possa fare preservando la loro incolumità”, ha aggiunto, affermando che la direttiva era stata emanata “due giorni fa”.

    La stampa internazionale fa affidamento su giornalisti e corrispondenti locali, che hanno pagato un prezzo elevato nel conflitto: secondo Reporter Senza Frontiere (Rsf) quasi 200 giornalisti sono stati uccisi in 20 mesi dall’esercito israeliano. Almeno 45 di loro sono morti mentre stavano svolgendo il loro lavoro. Rsf accusa le autorità israeliane di aver imposto un “blocco mediatico” a Gaza “proibendo l’ingresso ai giornalisti stranieri” e “orchestrando un controllo dell’informazione”.

  • 19:35

    Netanyahu: “Gaza city capitale del terrore, roccaforte di Hamas”

    Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato nel corso della seconda conferenza stampa della giornata che “il governo ha dato istruzioni all’Idf di passare alla fase decisiva. Ha dato istruzioni di prendere il controllo delle ultime roccaforti rimaste nelle mani di Hamas, con a capo la capitale del terrore: Gaza City”. Secondo Netanyahu è “dove si trovano il quartier generale, i comandanti e le infrastrutture, ed è lì che Hamas ha il controllo”, riferisce Ynet.

  • 19:20

    Ministero della Difesa: “Oggi secondo lancio aereo di aiuti dell’Italia per Gaza”

    “Prosegue il ponte aereo umanitario dell’Italia per Gaza: oggi il secondo aviolancio della Difesa italiana di aiuti forniti dal ministero degli Esteri e da altri donatori alla popolazione civile. Effettuato lancio unitamente ad altri velivoli di Giordania, Emirati Arabi Uniti, Germania, Francia, Belgio e Olanda. Nei prossimi giorni previsti altri lanci fino alla completa distribuzione degli aiuti”. Lo scrive su ‘X’ il ministero della Difesa pubblicando anche un video.

  • 19:02

    Hamas: “Netanyahu continua a mentire, dice bugie”

    Hamas ha criticato duramente il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, affermando che nel corso dell’odierna conferenza stampa ha detto una “serie di bugie” quando ha illustrato la sua visione per la vittoria a Gaza.

    “Netanyahu continua a mentire, ingannare e cercare di fuorviare l’opinione pubblica. Tutto ciò che Netanyahu ha detto in conferenza stampa è una serie di bugie, e non riesce ad affrontare la verità e distorce la realtà”, ha detto Taher al-Nunu, consigliere per i media del capo dell’ufficio politico di Hamas.

  • 18:59

    Fu Cong: “Cina si oppone fermamente a tentativo di Israele di occupare Gaza”

    Fu Cong, rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, intervenendo alla sessione straordinaria del Consiglio di Sicurezza ha affermato che Pechino “si oppone fermamente” a qualsiasi tentativo da parte di Israele di “occupare” Gaza. “Gaza appartiene al popolo palestinese. È parte integrante del territorio palestinese. Qualsiasi azione volta a modificarne la struttura demografica e territoriale deve essere respinta con la massima fermezza e resistenza”, ha affermato. “È fondamentale rinvigorire la prospettiva della soluzione dei due Stati, l’unica via praticabile per risolvere la questione palestinese e raggiungere una coesistenza pacifica”, ha concluso.

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