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Falliscono i colloqui sulla tregua a Gaza. Usa: “Vergogna Hamas”. Macron: “La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina”

Netanyahu contro la decisione del presidente francese: "Premia il terrorismo". Il primo ministro britannico Starmer: “La fame nella Striscia è intollerabile, fermare il massacro”
Falliscono i colloqui sulla tregua a Gaza. Usa: “Vergogna Hamas”. Macron: “La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina”
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Macron: “La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina”

“La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina“. Lo ha annunciato in serata Emmanuel Macron. Il passo formale avverrà in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York a settembre, ha spiegato il presidente francese sui social media. “Fedele al suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Farò l’annuncio formale all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il prossimo settembre”, ha scritto il capo di Stato francese su X e Instagram.

  • 19:30

    Witkoff: “Ritiriamo la delegazione Usa da Doha”

    “Abbiamo deciso di richiamare la nostra delegazione da Doha per i colloqui dopo l’ultima risposta di Hamas”. Lo dichiara su X l’inviato speciale della Casa Bianca per il Medioriente, Steve Witkoff.

  • 19:22

    Witkoff: “Una vergogna che Hamas agisca in modo egoistico”

    “E’ una vergogna che Hamas agisca in modo egoistico”. Così’ Steve Witkoff scrive nel post su X con cui annuncia che dopo Israele anche gli Stati Uniti “hanno deciso di riportare a casa da Doha il nostro team dopo l’ultima risposta di Hamas che chiaramente mostra la mancanza di desiderio di raggiungere un cessate il fuoco”. “Mentre i mediatori hanno fatto grandi sforzi – continua l’inviato speciale di Donald Trump – Hamas non sembra coordinarsi o agire in buona fede”. “Noi ora considereremo opzioni alternative per portare a casa gli ostaggi e cercare di creare un ambiente più stabile per il popolo di Gaza”, conclude affermando che “siamo risulti nel cercare la fine di questo conflitto e una pace permanente a Gaza”.

  • 19:16

    Israele: “Il ritiro della delegazione da Doha non significa fallimento”

    Alti funzionari israeliani hanno affermato che “il ritorno della delegazione da Doha non indica un fallimento dei negoziati. Continueranno, ma significa che ci sono lacune significative e dobbiamo riflettere sul da farsi e prendere decisioni difficili”.

  • 18:09

    Hamas chiede una clausola per impedire la ripresa della guerra

    Una fonte di alto livello di Hamas ha dichiarato a Reuters che c’era ancora la possibilità di raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza, ma che ci sarebbero voluti alcuni giorni a causa di quello che ha definito un temporeggiamento israeliano. Lo riporta l’agenzia sul suo sito web. Secondo la fonte, la risposta di Hamas includeva la richiesta di una clausola che impedisse a Israele di riprendere la guerra se non si fosse raggiunto un accordo entro il periodo di tregua di 60 giorni. Due fonti vicine ai negoziati in Qatar hanno affermato in ogni caso che la decisione di Israele di richiamare la propria delegazione in patria non indica necessariamente una crisi nei colloqui.

  • 17:22

    45 morti di fame a Gaza in 4 giorni

    Oltre un terzo dei 113 decessi per fame finora registrati a Gaza si sono verificati nell’arco di quattro giorni questa settimana. Lo scrive il Guardian citando i dati degli ospedali della Striscia. Secondo quanto riferito, 45 persone sono morte per fame in quattro giorni questa settimana, ci cui due oggi. A titolo di confronto, 68 decessi attribuibili alla fame erano stati finora registrati complessivamente dal 7 ottobre 2023, secondo le statistiche del ministero della Salute di Gaza.

  • 17:22

    Unrwa: “A Gaza persone né morte né vive. Sono cadaveri ambulanti”

    Il commissario generale dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa ha affermato che i suoi operatori stanno svenendo per la fame sul lavoro. “‘Le persone a Gaza non sono né morte né vive, sono cadaveri ambulantì: me l’ha detto stamattina un collega a Gaza”, ha scritto su X Philippe Lazzarini. “Questa crisi sempre più profonda sta colpendo tutti, compresi coloro che cercano di salvare vite umane nell’enclave devastata dalla guerra. Gli operatori sanitari in prima linea dell’Unrwa sopravvivono con un piccolo pasto al giorno, spesso solo lenticchie, se non addirittura senza”, ha denunciato il commissario Onu. “Sempre più spesso stanno svenendo per la fame mentre sono al lavoro. Quando gli operatori sanitari non riescono a trovare abbastanza da mangiare, l’intero sistema umanitario è al collasso”.

  • 17:20

    Netanyahu richiama i negoziatori in Israele

    Dopo la risposta di Hamas all’ultima proposta di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi, il premier Benyamin Netanyahu ha richiamato la squadra negoziale dal Qatar per “continuare le consultazioni in Israele”. Lo afferma il suo ufficio in una nota. “Apprezziamo gli sforzi dei mediatori Qatar ed Egitto e gli sforzi di Witkoff per raggiungere una svolta nei colloqui”, afferma l’Ufficio del premier. Il Times of Israel afferma che non è chiaro se gli sviluppi indichino una rottura dei colloqui, mentre Axios parla di “crisi” nei negoziati.

  • 17:13

    L’APPELLO – Bbc, Reuters, Ap e Afp a Israele: “I colleghi a Gaza non hanno più cibo. Aprite i confini alla stampa”

  • 17:00

    “Hamas ha chiesto 900 prigionieri in più in cambio degli ostaggi”

    Hamas chiede a Israele di rilasciare 200 palestinesi condannati all’ergastolo per aver ucciso israeliani e altri 2.000 palestinesi arrestati a Gaza dopo il 7 ottobre, in cambio del rilascio di 10 ostaggi vivi nell’ambito di un accordo di cessate il fuoco. Lo scrive il giornalista di Axios Barak Ravid citando un alto funzionario israeliano e una fonte a conoscenza dei dettagli, sottolineando che la richiesta di Hamas è apparsa nella risposta che l’organizzazione ha inviato a Israele ieri sera tramite i suoi mediatori. Si tratta – spiega Ravid – di una riapertura da parte di Hamas della questione del numero di prigionieri palestinesi da rilasciare per ogni ostaggio israeliano. La proposta originale accettata da Israele includeva il rilascio di 125 palestinesi condannati all’ergastolo e di altri 1.200 palestinesi arrestati dall’Idf a Gaza dopo il 7 ottobre. Secondo Axios, dopo aver ricevuto la risposta di Hamas, alti funzionari israeliani hanno dichiarato all’inviato statunitense Steve Witkoff che la richiesta di Hamas è “inaccettabile”, secondo una fonte a conoscenza dei dettagli dei negoziati. La fonte ha osservato comunque che questa è una posizione iniziale di Hamas, intesa a condurre i negoziati, e non una posizione definitiva.

  • 17:00

    Ministro Israele: “Cancelleremo Gaza, sarà ebraica”

    “Tutta Gaza sarà ebraica… il governo sta spingendo affinché Gaza venga cancellata. Grazie a Dio, stiamo estirpando questo male. Stiamo spingendo la popolazione che si è istruita sul Mein Kampf”. Lo ha dichiarato il ministro israeliano ultranazionalista di estrema destra Amihai Ben-Eliyahu, citato su X dal giornalista di Axios Barak Ravid.