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Il cardinale Pizzaballa entra a Gaza con aiuti dopo il raid israeliano sulla Chiesa

Missione del patriarca latino di Gerusalemme e del greco-ortodosso Teofilo: con loro 500 tonnellate di generi di prima necessità. In mattinata altri 14 morti nella Striscia
Il cardinale Pizzaballa entra a Gaza con aiuti dopo il raid israeliano sulla Chiesa
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Il cardinale Pizzaballa nella Striscia con 500 tonnellate di aiuti. Tajani: “Israele interrompa le azioni militari”

Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, sta entrando nella Striscia di Gaza insieme al patriarca greco-ortodosso Teofilo, con un carico di cinquecento tonnellate di aiuti umanitari per la popolazione civile. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in una dichiarazione in cui afferma di essere in contatto con Pizzaballa. “Il governo italiano chiede a Israele di interrompere le azioni militari e di garantire in maniera totale la sicurezza dei due inviati nella loro importante missione”, scrive Tajani. “Israele e Hamas devono raggiungere un cessate il fuoco, la guerra a Gaza deve cessare, bisogna scegliere definitivamente la via del negoziato diplomatico per interrompere gli attacchi che coinvolgono la popolazione civile, per liberare tutti gli ostaggi israeliani, per far entrare al più presto gli aiuti necessari”. 

  • 19:22

    Israele: “Hamas frena i negoziati a Doha”

    Hamas non sta facendo progressi sul rapporto tra prigionieri rilasciati e ostaggi durante i colloqui a Doha, secondo un alto funzionario israeliano. “Israele è pronto a portare a termine i negoziati con Hamas, ma il rifiuto e la reticenza sollevano dubbi sulla sua serietà”. Tuttavia i negoziati continuano. “Non appena Hamas aprirà la strada, saremo in grado di fare progressi”, afferma il funzionario in un briefing citato da Times of Israel. Hamas, afferma il funzionario, “pensa che il tempo sia a suo favore”, mentre “le operazioni delle Idf in corso a Gaza dimostrano che il tempo gioca a favore di Israele”. “Hamas non sta facendo progressi sul rapporto tra prigionieri rilasciati e ostaggi”, afferma il funzionario. “Questo sta ritardando il cessate il fuoco”. Un diplomatico arabo e una seconda fonte coinvolta nella mediazione hanno dichiarato ieri al Times of Israel che Hamas ha di fatto revocato il veto sulla discussione dei termini dello scambio di ostaggi-prigionieri dopo aver ricevuto le mappe aggiornate di Israele che raffigurano il ritiro parziale delle Idf da Gaza durante la tregua di due mesi oggetto dei colloqui. Nel frattempo, i negoziatori israeliani rimangono in Qatar, afferma l’alto funzionario israeliano. Un’altra delegazione israeliana è al Cairo per discutere dell’invio degli aiuti umanitari in caso di cessate il fuoco.

  • 19:17

    Hamas: “Israele sta bloccando l’accordo per la tregua”

    Il braccio armato di Hamas ha accusato, in un video, Israele di aver respinto una proposta di accordo emersa nei colloqui per un cessate il fuoco temporaneo e il rilascio degli ostaggi a Gaza. Abu Obaida, portavoce delle Brigate Ezzedine al-Qassam, ha dichiarato nel video che Hamas “ha sempre proposto un accordo globale che prevedesse il rilascio di tutti gli ostaggi in una sola volta”. Ha aggiunto che Israele ha rifiutato e l’ha esortato a cambiare idea. “Se il nemico rimane ostinato in questo round di negoziati, non possiamo garantire un ritorno alle proposte di accordo parziale, inclusa l’offerta di scambio di 10 ostaggi”.

  • 17:26

    Netanyahu ha invitato il Papa in Israele

    Durante la telefonata di questa mattina, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha invitato Papa Leone XIV in Israele. Lo riporta Ynet.

  • 12:48

    Medici di Gaza: “Israele usa i droni con i chiodi per uccidere”

    I medici nella Striscia di Gaza hanno denunciato l’uso, da parte di Israele, di droni pieni di chiodi che, quando esplodono, fanno volare ad altissima velocità e pezzi di metallo che colpiscono le persone provocando ferite interne e gravi emorragie. Lo riporta l’emittente al-Jazeera affermando che i medici sono impegnati nel tentativo di salvare la vita di molti dei bambini trasferiti oggi in ospedale dopo aver riportato gravi ustioni e ferite causate dalle schegge. Al-Jazeera afferma che negli ultimi 40 giorni circa gli attacchi con i droni sono in aumento e prendono di mira grandi folle di persone, che si trovino nei mercati, in coda per l’acqua o in una mensa comunitaria per ritirare il cibo.

  • 12:47

    Papa Leone XIV: “Ingiustificabile attacco alla Chiesa di Gaza”

    “Questa mattina Papa Leone XIV ha chiamato il Patriarca latino di Gerusalemme, il card. Pierbattista Pizzaballa, per sincerarsi della situazione a Gaza, dove Sua Beatitudine è in visita, e delle condizioni di P. Romanelli e delle altre persone ferite nel corso dell’attacco ingiustificabile che ieri ha colpito la Parrocchia della Sacra Famiglia. Ha espresso il suo sostegno e il suo affetto a tutta la comunità raccolta attorno alla Parrocchia e a quanti soffrono per la violenza, e ribadito la sua intenzione di fare tutto il possibile perché si fermi l’inutile strage di innocenti”. Lo rende noto la sala stampa vaticana.  

  • 10:39

    Nuovi raid sulla Striscia, almeno 14 morti

    Nuova ondata di raid in mattinata sulla Striscia di Gaza. Secondo le autorità palestinesi si contano almeno 14 morti. Le zone colpite sono quelle di Khan Younis, nel sud dell’enclave, e di Jabalia, al nord. 

  • 10:31

    Patriarcato Gerusalemme: “I feriti nell’attacco alla chiesa saranno evacuati da Gaza”

    “A seguito del grave attacco al complesso della Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza”, che ha provocato tre morti e 11 feriti, “sua beatitudine il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, insieme a sua beatitudine Teofilo III, patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, sono entrati questa mattina a Gaza come parte di una delegazione ecclesiastica, esprimendo la comune sollecitudine pastorale delle Chiese di Terra Santa e la loro preoccupazione per la comunità di Gaza”. Lo si legge in una nota del Patriarcato latino di Gerusalemme. “Durante la loro permanenza, la delegazione incontrerà i membri della comunità cristiana locale, porgerà le condoglianze e la sua solidarietà e sarà al fianco di coloro che sono stati colpiti dai recenti eventi. Sua beatitudine il Cardinale Pizzaballa valuterà personalmente i bisogni umanitari e pastorali della comunità, per contribuire a guidare la presenza e la risposta continua della Chiesa. Su richiesta del Patriarcato Latino, e in coordinamento con i partner umanitari, è stato garantito l’accesso per la consegna di assistenza essenziale non solo alla comunità cristiana, ma anche al maggior numero possibile di famiglie. Ciò include centinaia di tonnellate di generi alimentari, nonché kit di pronto soccorso e attrezzature mediche urgentemente necessarie. Inoltre, il Patriarcato ha garantito l’evacuazione delle persone ferite nell’attacco verso strutture mediche fuori Gaza, dove riceveranno cure”, informa il patriarcato. “Ringraziamo Sua Santità Papa Leone XIV che ha chiamato il cardinale Pizzaballa e il patriarca Teofilo al loro ingresso a Gaza per offrirgli il suo sostegno, la sua vicinanza e le sue preghiere. Preghiamo per la sicurezza della delegazione e per la sospensione delle attività militari durante la visita. Il patriarcato latino rimane saldo nel suo impegno nei confronti della comunità cristiana e dell’intera popolazione di Gaza. Non saranno dimenticati, né abbandonati”, conclude la nota. 

  • 10:28

    Il cardinale Pizzaballa nella Striscia con 500 tonnellate di aiuti. Tajani: “Israele interrompa le azioni militari”

    Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, sta entrando nella Striscia di Gaza insieme al patriarca greco-ortodosso Teofilo, con un carico di cinquecento tonnellate di aiuti umanitari per la popolazione civile. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in una dichiarazione in cui afferma di essere in contatto con Pizzaballa. “Il governo italiano chiede a Israele di interrompere le azioni militari e di garantire in maniera totale la sicurezza dei due inviati nella loro importante missione”, scrive Tajani. “Israele e Hamas devono raggiungere un cessate il fuoco, la guerra a Gaza deve cessare, bisogna scegliere definitivamente la via del negoziato diplomatico per interrompere gli attacchi che coinvolgono la popolazione civile, per liberare tutti gli ostaggi israeliani, per far entrare al più presto gli aiuti necessari”. 

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