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Gaza, Netanyahu a cena con Trump candida il tycoon al Nobel per la pace. Il presidente Usa: “Hamas vuole la tregua”

In un momento cruciale per i negoziati di pace in Medio Oriente, il presidente americano Donald Trump ha ospitato alla Casa Bianca il primo ministro israeliano
Gaza, Netanyahu a cena con Trump candida il tycoon al Nobel per la pace. Il presidente Usa: “Hamas vuole la tregua”
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  • 15:29

    Tajani: “Non si possono portare i palestinesi fuori dai loro territori”

    “Noi ci riconosciamo nella proposta dell’Egitto dei Paesi arabi e mi pare che i Paesi arabi non siano favorevoli a questa proposta. Bisogna vedere se i palestinesi sono orientati ad andarsene”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al margine di un convegno alla Camera in merito all’ipotesi del trasferimento dei palestinesi di Gaza in altri Paesi. “Non credo – ha aggiunto – che si possono portare fuori da loro territori i palestinesi, a meno che qualcuno non voglia andare via per conto proprio, ma questo è un altro discorso”.  

  • 13:45

    Qatar: “Si discute accordo quadro, ci vorrà tempo”

     I mediatori del Qatar stanno discutendo separatamente con i negoziatori israeliani e di Hamas a Doha di “un accordo quadro” tra le parti, ma “ci vorrà tempo” perché si raggiunga un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e “al momento non è possibile fornire una tempistica precisa” dei negoziati. Lo ha spiegato in una conferenza stampa a Doha il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed Al-Ansari.  “Quello che sta succedendo in questo momento è che entrambe le delegazioni sono a Doha. Stiamo parlando con loro separatamente del quadro per un accordo. Quindi i colloqui non sono ancora iniziati, ma stiamo parlando con entrambe le parti di un quadro negoziale”, ha detto Al-Ansari aggiungendo che “è troppo presto per esprimersi a riguardo”. Quello che il Qatar sta tentando di fare è “cercare di ridurre le distanze tra di loro, colmare le lacune e preparare il terreno per colloqui che siano significativi”. Al-Ansari ha criticato le fughe di notizie sui media relative ai negoziati, definendole “azioni irresponsabili” che potrebbero compromettere i fragili sforzi di mediazione. “Il processo negoziale richiede calma e tali fughe di notizie generano pressioni mediatiche che potrebbero influenzarne l’esito”, ha avvertito. Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha concluso sottolineando che non è stato ancora fissato un calendario preciso dei colloqui, ma che i negoziati proseguiranno “finché non si raggiungeranno risultati positivi”. 

     

  • 13:43

    Hamas: “Dall’alba uccisi 52 palestinesi”

    Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas ha affermato che 52 palestinesi sono stati uccisi e 262 sono rimasti feriti in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia nelle ultime 24 ore. Il bilancio dall’inizio delle ostilità il 7 ottobre 2023 è di 57.575 morti e 136.879 feriti, si legge inoltre in un comunicato stampa pubblicato su Telegram. 

  • 12:38

    Katz: “Rafah sarà città umanitaria con 600mila palestinesi”

    Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha annunciato di aver dato istruzioni all’esercito e al suo ministero di presentare un piano per la creazione di una nuova “città umanitaria” nella Striscia di Gaza meridionale, sulle rovine di Rafah, riporta il Times of Israel. L’idea, secondo Katz, è quella di ospitare inizialmente circa 600mila palestinesi che vivono nella zona di Mawasi, sulla costa, da quando sono stati sfollati da altre zone della Striscia. Ai palestinesi non sarà permesso di lasciare la zona, ha detto il ministro, e tutti verranno sottoposti a screening per assicurarsi che non vi siano agenti di Hamas tra loro.

  • 11:40

    Ministro Israele: “Sostanziali possibilità di tregua”

    Il ministro Zeev Elkin, membro del gabinetto di sicurezza israeliano, afferma che vi sono “sostanziali possibilità” che venga concordato un cessate il fuoco. “Hamas vuole cambiare alcune questioni centrali, non è semplice, ma ci sono progressi”, ha dichiarato Elkin all’emittente pubblica israeliana Kan.  

  • 11:01

    Fonte palestinese: “Proseguono colloqui, ma nessuna svolta”

    Proseguono a Doha, in Qatar, i negoziati indiretti tra Hamas e Israele per un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ma senza “alcuna svolta”, almeno sinora. Lo ripete all’agenzia Afp una fonte palestinese informata sugli sviluppi, in linea con quanto era trapelato già nella serata di ieri. “Sinora non c’è stata alcuna svolta e i negoziati proseguono”, ha detto la fonte al terzo giorno di colloqui con la partecipazione dei mediatori.

  • 09:46

    Ripresi a Doha i colloqui per la tregua a Gaza

    Sono ripresi a Doha i colloqui per il cessate il fuoco a Gaza, afferma una fonte vicina ai negoziati.

  • 09:03

    Katz: “Rafah sarà città umanitaria con 600mila palestinesi”

    Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha annunciato di aver dato istruzioni all’esercito e al suo ministero di presentare un piano per la creazione di una nuova “città umanitaria” nella Striscia di Gaza meridionale, sulle rovine di Rafah, riporta il Times of Israel. L’idea, secondo Katz, è quella di ospitare inizialmente circa 600mila palestinesi che vivono nella zona di Mawasi, sulla costa, da quando sono stati sfollati da altre zone della Striscia. Ai palestinesi non sarà permesso di lasciare la zona, ha setto il ministro, e tutti verranno sottoposti a screening per assicurarsi che non vi siano agenti di Hamas tra loro.

  • 08:47

    Netanyahu incontra oggi JD Vance

    Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrerà oggi a Washington il vice presidente Usa, JD Vance. Lo riferisce il Times of Israel, precisando che l’incontro si svolgerà alla Blair House alle 9.15 ora locale, le 15.15 in Italia. Successivamente è in programma un incontro con il presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Mike Johnson al Campidoglio, per poi tornare alla Blair House per altri incontri. Alle 16 locali, le 22 in Italia, Netanyahu si recherà al Senato per incontrare il leader della maggioranza John Thune, il senatore democratico John Fetterman e altri senatori.

  • 08:46

    Cinque soldati israeliani uccisi nella Striscia

    Cinque soldati israeliani sono rimasti uccisi e altri 14 feriti ieri da un ordigno esplosivo a Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza. Lo rendono noto oggi le Forze di difesa israeliane (Idf), citate dai media di Tel Aviv. Le Idf hanno al momento reso noto le generalità di solo due delle vittime, entrambi 20enni e che prestavano servizio nel battaglione Netzah Yehuda della brigata Kfir: sono i sergenti Meir Shimon Amar e Moshe Nissim Frech. I nomi degli altri soldati morti saranno comunicati in seguito, viene specificato. Secondo un’indagine preliminare delle Idf i militari di fanteria sono stati colpiti da una bomba piazzata sul ciglio di una strada poco dopo le 22 di ieri durante le operazioni di terra a Beit Hanun. I soldati stavano operando a piedi e non si trovavano a bordo di un veicolo. Durante i tentativi di estrarre i feriti le forze israeliane sono state colpite dal fuoco nemico nella zona, secondo la stessa indagine. Tra i 14 feriti, due sono in gravi condizioni

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