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Gaza, a breve nuovi colloqui Israele-Hamas. Meloni sente Netanyahu: “Urgente arrivare alla tregua”

Una fonte del governo di Tel Aviv riferisce che non è stata ancora presa "alcuna decisione" sulle modifiche all'accordo di cessate il fuoco chieste dal gruppo islamico
Gaza, a breve nuovi colloqui Israele-Hamas. Meloni sente Netanyahu: “Urgente arrivare alla tregua”
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“Verso nuovi colloqui Israele-Hamas in Qatar”

Due fonti palestinesi vicine ad Hamas hanno riferito al canale saudita Al-Sharq che è previsto un nuovo round di colloqui indiretti tra Israele e Hamas a Doha, capitale del Qatar, con l’obiettivo di discutere le modalità di attuazione della nuova intesa sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Secondo le fonti, “sono in corso sforzi per far arrivare le delegazioni a Doha già questa sera o domenica”.

  • 12:47

    Israele valuta di quali ostaggi richiederà per primi la liberazione

    Due comitati israeliani stanno attualmente raccogliendo informazioni sulle condizioni mediche degli ostaggi ancora vivi a Gaza, nel tentativo di stabilire criteri di priorità in vista di un potenziale accordo per un cessate il fuoco graduale. Lo riferiscono i media israeliani. Secondo il report, si tratta di un comitato del ministero della Salute e di uno dell’intelligence militare dell’Idf, che stanno elaborando raccomandazioni da trasmettere alla squadra negoziale. I 20 ostaggi ancora in vita sarebbero tutti considerati “umanitari”, ma l’obiettivo è determinare chi debba essere liberato per primo in base alla condizione fisica e mentale. L’accordo in discussione prevede il rilascio di 8 ostaggi vivi il primo giorno, altri 2 al cinquantesimo giorno e i rimanenti 10 una volta raggiunta un’intesa sui termini di un cessate il fuoco permanente, attesa entro i 60 giorni di tregua. Non è ancora chiaro se Hamas accetterà una lista israeliana come parte dell’accordo. Nell’intesa precedente, Israele aveva fornito anticipatamente una lista di nomi all’organizzazione palestinese.  

  • 12:36

    Media: “Israele non ha ancora deciso sulla tregua dopo la risposta di Hamas”

    Israele non ha ancora preso “alcuna decisione” sui prossimi passi per l’accordo sul cessate il fuoco a Gaza ed il rilascio degli ostaggi, dopo il via libera di Hamas alla ripresa dei negoziati e le proposte di modifica avanzate dal gruppo terroristico che governa la Striscia. Lo ha detto una fonte del governo israeliano all’Afp, secondo cui “in questa fase non è stata presa una decisione sulla questione”. Secondo alcuni media, il gabinetto di sicurezza israeliano potrebbe riunirsi stasera, una volta concluso lo Shabbat.

  • 10:57

    Almeno 35 morti negli ultimi raid su Gaza

    È salito ad almeno 35 il numero delle persone uccise in attacchi israeliani a Gaza dall’alba. Lo hanno dichiarato ad Al Jazeera fonti ospedaliere palestinesi. Tra i morti ci sono almeno otto richiedenti aiuto, hanno aggiunto le fonti. 

  • 10:56

    Trump: “Possibile tregua a Gaza la settimana prossima”

    Potrebbe esserci un accordo su Gaza la settimana prossima. Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg. 

  • 10:56

    I medici di Gaza hanno lanciato l’allarme: centinaia di bambini rischiano di morire a causa della grave carenza di latte per neonati, mentre Israele continua a limitare gli aiuti umanitari che possono entrare nella Striscia assediata. Lo scrive il Guardian. Il dottor Ahmad al-Farra, primario di pediatria presso l’ospedale Nasser di Khan Younis, ha affermato che il suo reparto aveva a disposizione solo una scorta di latte artificiale per circa una settimana. Il medico ha già esaurito il latte artificiale specifico per i neonati prematuri ed è costretto a utilizzare quello normale, razionandolo tra i neonati di cui si occupa. “Non riesco nemmeno a descrivere quanto sia grave la situazione. Al momento, abbiamo abbastanza latte artificiale per circa una settimana. Ma abbiamo anche neonati fuori dall’ospedale senza accesso al latte. È catastrofico“, ha detto al-Farra al Guardian al telefono. Le scorte di latte artificiale per neonati si sono esaurite a Gaza, poiché Israele ha bloccato quasi completamente l’ingresso di aiuti nel territorio palestinese. Gli aiuti alimentari che arrivano tramite la controversa società privata Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), sostenuta da Stati Uniti e Israele, non includono il latte artificiale per neonati, secondo i medici.  

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