Il mondo FQ

Gaza, a breve nuovi colloqui Israele-Hamas. Meloni sente Netanyahu: “Urgente arrivare alla tregua”

Una fonte del governo di Tel Aviv riferisce che non è stata ancora presa "alcuna decisione" sulle modifiche all'accordo di cessate il fuoco chieste dal gruppo islamico
Gaza, a breve nuovi colloqui Israele-Hamas. Meloni sente Netanyahu: “Urgente arrivare alla tregua”
Icona dei commenti Commenti
In Evidenza

“Verso nuovi colloqui Israele-Hamas in Qatar”

Due fonti palestinesi vicine ad Hamas hanno riferito al canale saudita Al-Sharq che è previsto un nuovo round di colloqui indiretti tra Israele e Hamas a Doha, capitale del Qatar, con l’obiettivo di discutere le modalità di attuazione della nuova intesa sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Secondo le fonti, “sono in corso sforzi per far arrivare le delegazioni a Doha già questa sera o domenica”.

  • 19:41

    Meloni sente Netanyahu: “Urgente arrivare alla tregua”

    La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sentito al telefono l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad al Thani e il premier israelieno Benjamin Netanyahu, ribadendo – secondo quanto fatto trapelare da palazzo Chigi – l’urgenza di giungere a un cessate il fuoco a Gaza che permetta il rilascio degli ostaggi ancora in vita e l’accesso pieno e senza ostacoli della popolazione civile all’assistenza umanitaria.

  • 19:21

    Netanyahu invia negoziatori in Qatar

    Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu deciderà questa sera di inviare una squadra di negoziatori a Doha, in Qatar, per “colloqui di prossimità” con Hamas per raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza e di rilascio degli ostaggi. Lo hanno dichiarato due funzionari israeliani al sito di notizie Walla.

  • 19:11

    Idf: “Hamas ha attaccato sito distribuzione aiuti”

    Le Idf (Israel defense forces, le forze armate israeliane) hanno confermato l’attacco di questa mattina da parte di Hamas a un sito di distribuzione aiuti nella Striscia di Gaza. “L’organizzazione terroristica Hamas e altri gruppi terroristici a Gaza continuano a sabotare e a ostacolare la distribuzione degli aiuti umanitari, sia nei siti di consegna che lungo le vie di accesso”, ha affermato il portavoce internazionale dell’esercito, il colonnello Nadav Shoshani. “Terroristi hanno lanciato due granate contro un punto di distribuzione degli aiuti, mentre erano ancora presenti civili sul posto. L’esplosione di una delle granate ha ferito due operatori americani della Gaza Humanitarian Foundation”, ha aggiunto. 

  • 18:21

    “Verso nuovi colloqui Israele-Hamas in Qatar”

    Due fonti palestinesi vicine ad Hamas hanno riferito al canale saudita Al-Sharq che è previsto un nuovo round di colloqui indiretti tra Israele e Hamas a Doha, capitale del Qatar, con l’obiettivo di discutere le modalità di attuazione della nuova intesa sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Secondo le fonti, “sono in corso sforzi per far arrivare le delegazioni a Doha già questa sera o domenica”.

  • 15:21

    Gaza, “settanta morti nelle ultime 24 ore”

    Il ministero della Sanità di Gaza afferma che settanta persone sono rimaste uccise e 332 ferite nel corso dei raid lanciati da Israele nelle ultime 24 ore sulla Striscia. Secondo la stessa fonte, 57.338 persone sono morte e 135.957 sono state ferite nella Striscia dall’inizio della guerra su larga scala dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Migliaia i dispersi.

  • 13:38

    Ghf: “Due nostri operatori feriti in un’azione ostile di Hamas”

    Sono stati feriti in “un’azione ostile di Hamas” i due operatori umanitari americani della Gaza humanitarian foundation colpiti questa mattina a Khan Younis nel lancio di granate. Lo denuncia la Ghf, che “continua a indagare sull’accaduto”, precisando che i due dipendenti non sono in pericolo di vita.

  • 13:32

    In migliaia stasera a Tel Aviv per chiedere il rilascio degli ostaggi

    Decine di migliaia di israeliani si uniranno sabato sera alle famiglie degli ostaggi in manifestazioni a Tel Aviv e in altre città per chiedere un’intesa che porti al rilascio di tutti i prigionieri ancora detenuti a Gaza. Le proteste coincidono con la riunione del gabinetto di sicurezza, chiamato a discutere la risposta di Hamas alla bozza dell’accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, in vista della visita del primo ministro Benyamin Netanyahu alla Casa Bianca prevista per lunedì. Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha ribadito l’urgenza di raggiungere un’intesa complessiva per porre fine alla guerra e liberare i circa 50 ostaggi rimasti, di cui circa 20 sarebbero vivi. “Tra le notizie sull’accordo e il viaggio del primo ministro negli Stati Uniti, invitiamo tutti gli israeliani a unirsi a noi in piazza degli ostaggi a Tel Aviv con un messaggio chiaro: questo è il momento di finire il lavoro, raggiungere un accordo globale e garantire una piena vittoria israeliana“, ha dichiarato il Forum.  

  • 12:49

    Sanchez: “Israele a Gaza sta commettendo un genocidio”

    “Quanto sta facendo Israele a Gaza e in Cisgiordania ha solo un nome ed è genocidio“. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez, nel suo intervento al Comitato federale del Psoe. Il segretario generale socialista ha assicurato che “il nostro partito è l’ultimo grande difensore di un progetto internazionale basato sulla legalità internazionale e sulla pace”. Ed è ” un punto di riferimento e faro di speranza per milioni di persone nel mondo, perché scommettiamo su pace, sul multilateralismo sul diritto internazionale, sugli aiuti allo sviluppo e per il compimento dell’agenza 2030. E anche per la nostra denuncia di quanto sta facendo il primo ministro Netanyahu in Cisgiordania e a Gaza e che ha solo un nome ed è genocidio”, ha rimarcato Sanchez. Davanti alla maggiore crisi che colpisce il partito della rosa nel pugno da anni, Sanchez ha assicurato che “E’ l’ora della resilienza, dell’ottimismo, di dimostrare di che pasta siamo fatti noi socialisti”. 

  • 12:48

    Erdogan: “Influenza Usa decisiva per la tregua a Gaza”

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ritiene che l’influenza degli Stati Uniti su Israele nel contesto di un possibile cessate il fuoco di 60 giorni nella Striscia di Gaza sia di importanza decisiva. “Grazie alle iniziative di Trump, un piano di 60 giorni per un cessate il fuoco temporaneo è ora all’ordine del giorno. L’influenza degli Stati Uniti su Israele sarà decisiva in questo contesto. In questa fase, è molto importante che i paesi occidentali, in particolare gli Stati Uniti, aumentino la pressione su Israele affinché raggiunga un cessate il fuoco. Crediamo inoltre che il cessate il fuoco tra Iran e Israele abbia aperto una finestra di opportunità per Gaza“, ha dichiarato Erdogan, citato dall’agenzia Anadolu. Erdogan ha osservato che “Hamas ha ripetutamente dimostrato la sua buona volontà in questa vicenda, ma a causa delle violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele, la calma nella regione non è stata ristabilita”. “Stiamo lavorando per impedire che accada di nuovo. Dobbiamo stabilire un cessate il fuoco che Israele rispetti pienamente. Per fare questo, dobbiamo creare una solida piattaforma negoziale e, soprattutto, risolvere la questione delle garanzie”, ha aggiunto il presidente turco. 

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti