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Budapest Pride, “quasi 200mila” alla marcia vietata da Orban. Militanti di estrema destra tentano di bloccarla (invano)

Il ponte Szabadsag occupato da Patria Nostra: corteo costretto a deviare due volte. La polizia: "Gli organizzatori non collaborano, la situazione è caotica" - Hanno collaborato Emanuele Corbo e Youssef Taby
Budapest Pride, “quasi 200mila” alla marcia vietata da Orban. Militanti di estrema destra tentano di bloccarla (invano)
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  • 17:19

    Nel corteo anche una delegazione del Comune di Milano

    Anche una delegazione del Comune di Milano sta sfilando al gay pride di Budapest, la capitale dell’Ungheria che “oggi è la capitale d’Europa”, ha spiegato la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi.

  • 17:05

    Gaynet: “Pride argine ai neofascismi, Orban ko”

    “Oggi a Budapest il Pride diventa l’argine all’autoritarismo europeo, con una piazza gigantesca, contro ogni previsione e minaccia, di almeno trecentomila persone, e figure politiche dei più diversi orientamenti. L’arroganza di Orban, che ha dichiarato la manifestazione illegale calpestando i trattati Ue, è stato sconfitto dal coraggio della cittadinanza ungherese ed europea: la Ue prenda atto e agisca legalmente contro l’Ungheria per difendere lo Stato di Diritto e tutelare gli organizzatori dalle ritorsioni del governo”. Così il presidente di Gaynet, Rosario Coco.

  • 16:57

    La polizia: “Gli organizzatori non collaborano”

    Mentre il Budapest Pride si sta snodando pacificamente nel centro della capitale, e decine di migliaia di persone stanno manifestando pacificamente, la Polizia nazionale ha diffuso una nota online circa l’andamento della giornata: “Gli organizzatori del corteo vietato non collaborano con la polizia. Il traffico stradale e pedonale sul luogo del corteo è caotico. Il percorso effettivo del corteo annunciato è incerto. Il traffico è paralizzato. La Polizia – conclude il comunicato – sta facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza sul tratto stradale interessato”.

  • 16:41

    “Tanti stranieri, Orban non vorrà fare brutte figure”

    “Oggi non credo capiterà alcun incidente: siete venuti in troppi dall’estero. Orban non vuole fare una brutta figura in mondovisione, farà finta di essere uno statista”. Ne è convinta una ragazza ventenne ungherese, studentessa di storia, avvolta dalla sua bandiera con i colori dell’arcobaleno. Il suo ottimismo sinora sembra essere giustificato. Una folla enorme, decine di migliaia di persone stanno invadendo il centro della città.

  • 16:20

    Il corteo ha raggiunto il ponte Erzsébet

     Il corteo del Pride ha raggiunto il ponte Erzsébet, e la folla si è già radunata a metà del ponte. La polizia ha anche chiuso Váci utca per evitare che i manifestanti si disperdano.

  • 16:04

    Al Pride cartelli contro von der Leyen

    Diversi i cartelli contro la presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen: “Ursula, proteggi Orban o la democrazia” è una delle scritte. Molte anche le magliette contro Orban e a favore dei diritti Lgbti+

  • 16:03

    Cappato: “Qui per i diritti di tutte e tutti”

    “Siamo qui come Eumans al Pride di Budapest perché manifestare per i diritti delle cittadine e dei cittadini ungheresi significa manifestare per i diritti di tutte e tutti in Europa, per la libertà sessuale e per la libertà di manifestazione e associazione”. A dirlo è Marco Cappato, fondatore del movimento paneuropeo di iniziativa popolare Eumans, presente oggi al Pride di Budapest.

  • 15:57

    Greta Thunberg al corteo: “I fascisti non possono vietare l’amore”

    C’è anche Greta Thunberg al Budapest Pride. L’attivista svedese per il clima ha postato un video sui propri social nel quale annuncia la sua presenza e attacca Viktor Orban per aver reso illegale la manifestazione: “I fascisti non possono vietare l’amore”.

  • 15:40

    Corteo deviato per l’occupazione del Ponte Szabadság

    A causa della chiusura del Ponte Szabadság, cioè del ponte della Libertà, la polizia dirige il corteo verso Piazza Ferenciek. 

  • 15:38

    Il Pride inizia la sfilata: il sindaco in testa al corteo

    Il Pride a Budapest ha cominciato a sfilare. In testa al corteo il sindaco della città, Gergely Karácsony, accolto dall’ovazione della folla. Anche la folta delegazione di deputati ed eurodeputati del centrosinistra europeo si è unita al corteo. In precedenza i leader politici, tra cui Elly Schlein, Carlo Calenda e la vice premier spagnola Jolanda Diaz erano rimasti nel giardino del palazzo comunale per oltre un’ora. Al momento il corteo avanza in un clima di festa tra bandiere, canti e balli.