Per la cittadinanza quasi il 40% di no
Mentre per quattro quesiti sul lavoro, a scrutini parziali, i sì si attestano tra l’85 e l’87%, per il quinto quesito – quello sulla cittadinanza – i dati parziali danno risultati differenti. Con i dati di 1.137 sezioni su 61.591 i sì sono il 61,46% mentre i no il 38,54%.
Almeno 4 Comuni del Torinese oltre il 50%
Sono almeno quattro le località della provincia di Torino dove è stato superata la soglia del 50% ai referendum. Si tratta in tutti i casi di Comuni più o meno piccoli di montagna. In termini di affluenza il record è sicuramente da attribuire a Massello, 58 abitanti nella Valle Germanasca, dove si sono presentati alle urne il 62% degli aventi diritto. Altri centri, almeno secondo i primi dati disponibili, sono Pramollo, Rorà e Vidracco.
Quorum superato in un piccolo Comune umbro
Superato il quorum dell’affluenza per il voto ai referendum in un piccolo comune della provincia di Perugia. È Paciano dove all’unico seggo allestito si sono recati il 51,38 degli aventi diritto in base ai risultati riportati sul portale Eligendo. Il dato è stato uguale per tutti i quesiti referendari. Non avrà però effetti pratici sulla validità della consultazione per la quale farà fede il dato nazionale.
Salvini: “Sinistra non riesce a mobilitare neanche i suoi”
“Grande rispetto per chi è andato a votare, enorme sconfitta per una sinistra che non ha più idee e credibilità e che non riesce a mobilitare neanche i propri elettori. In due anni e mezzo al governo del Paese abbiamo ottenuto il record di italiani al lavoro, disoccupazione ai minimi, crescita dei posti fissi e calo del precariato: alla sinistra lasciamo le chiacchiere, Lega e governo rispondono con i fatti, e gli italiani col voto (e il non voto) di ieri e oggi lo hanno capito benissimo”. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, sui primi dati emersi dai referendum. E ha aggiunto: “Cittadinanza accelerata? Idea sbagliata e bocciata pure quella, servono semmai più controlli e più buon senso. E sulla clandestinità, continuare a ridurre sbarchi e aumentare espulsioni. Gli italiani hanno scelto, evviva la democrazia”.
La Russa: “Da sinistra volgare campagna nei miei confronti”
“Alla luce dei numeri dell’affluenza, sarebbe troppo facile ora infierire verso coloro che, come Schlein, Bonelli e tanti altri, mistificando il senso delle mie parole, hanno invitato ad andare a votare non per la presunta bontà dei quesiti referendari ma semplicemente, se non per odio, quasi per far dispetto a me. In realtà, io non ho più fatto né cenni né parola di propaganda e, come promesso, sono andato al seggio addirittura già domenica mattina presto. Ma la loro volgare campagna di disistima o peggio di odio nei miei confronti ha avuto un effetto: ho votato per un solo quesito. Senza le loro parole, forse avrei votato NO a tutti e cinque. Insomma, Schlein, Bonelli e i vari opinionisti schierati hanno fatto perdere non guadagnare punti all’affluenza. E forse non solo i miei perché ho testimonianza di tanti che schifati dal loro ‘Dalli a La Russa’ o peggio ‘Dalli alla Meloni’ hanno deciso di rinunciare ad andare a votare. Contenti loro”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
In Emilia-Romagna due comuni superano il quorum
Sono solo due i Comuni dell’Emilia-Romagna dove i votanti sono stati superiori al 50%: si tratta di Anzola Emilia, alle porte di Bologna (50,16%) e Fabbrico nella Bassa Reggiana, tradizionale campione di partecipazione alle urne, dove si è raggiunto il 52,86%. In Emilia-Romagna, a differenza di altre regioni, non c’erano Comuni dove si svolgevano i ballottaggi.
Calenda: “Se sinistra si fa trascinare da Landini e Conte non va da nessuna parte”
“Sono andato a votare perché penso che per un politico eletto sia un dovere morale. Detto questo, lasciatemi aggiungere che: il referendum è ormai uno strumento di cui si è troppo abusato. Avevamo per tempo avvertito i promotori della possibilità di non raggiungere il quorum. Non ci hanno ascoltato perché quello che li interessava veramente non era vincere, ma avere un’affluenza da poter rivendicare politicamente. A mio avviso questo è un modo irrispettoso di trattare l’esercizio del voto stesso che così diventa solo un costoso sondaggio”. Lo scrive su X Carlo Calenda, leader di Azione. L’elenco di Calenda prosegue dicendo che “non si interviene via referendum su materie complesse come il lavoro; trasformare questo referendum in una consultazione contro Meloni è stato un clamoroso autogol – come già avevamo detto – perché ha sommato i voti della destra con quelli dell’astensione; se la sinistra continua a farsi trascinare dalle battaglie ideologiche di Landini, Conte, Fratoianni e Bonelli non andrà da nessuna parte“. “È forse tempo che i riformisti di qualsiasi schieramento prendano atto che occorre costruire un’area liberale lontano dal campo largo e dalla destra sovranista”, conclude poi il senatore romano.
Tajani: “Sconfitta della sinistra. Ora cambiare legge, servono più firme”
“Intanto grande rispetto per chi è andato a votare perché è sempre una forma di partecipazione al referendum. Detto questo, è stata una sconfitta della sinistra e dell’opposizione che voleva tentare l’assalto al governo utilizzando il grimaldello dei referendum. La cosa è andata male, il governo si è rafforzato, l’opposizione si è indebolita”. Lo ha affermato il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani, intervenendo al Tg1. “Forse bisogna cambiare la legge sui referendum, servono probabilmente più firme, anche perché abbiamo speso tantissimi soldi per esempio per portare centinaia di migliaia, milioni di schede per gli italiani all’estero che sono tornate bianche”, ha concluso Tajani.
Affluenza parziale al 30,1%
Quando sono stati comunicati i dati di 50.391 sezioni su 61.591, l’affluenza si attesta al momento al 30,1%.
Fdi a opposizioni: “Avete perso, italiani hanno fatto cadere voi”
“L’unico vero obiettivo di questo referendum era far cadere il Governo Meloni. Alla fine, però, sono stati gli italiani a far cadere voi”, si legge in un post pubblicato sulle pagine social di Fratelli d’Italia, accompagnato da una foto che ritrae i leader del centrosinistra con la scritta “Avete perso“.