Ce la ricorderemo per sempre
Cinque set tutti combattuti, tre dei quali decisi al tie-break. Un livello di gioco sempre elevatissimo per cinque ore e mezza, nonostante la tensione all’inizio e nonostante la stanchezza dopo. La finale del Roland Garros vinta da Carlos Alcaraz contro Jannik Sinner ce la ricorderemo per sempre. È uno di quegli eventi spartiacque che segnano la storia di uno sport. Migliaia di bambini decideranno di giocare a tennis dopo aver visto questo match. Le magie di Alcaraz e di Sinner. La loro tecnica, la loro tenacia, il loro coraggio. Anche la loro correttezza, che non è mai venuta a mancare. Vince sempre il migliore, oggi avrebbero potuto vincere entrambi. Nessuno è stato più forte. Alcaraz in partenza avrà sempre qualcosina in più di Sinner sulla terra rossa, ma la finale del Roland Garros ha dimostrato che non c’è un reale gap. Poteva farcela Sinner nel quarto set: soprattutto gli appassionati italiani ricorderanno per sempre i tre match point sprecati. Anche il numero 1 al mondo non li dimenticherà. Alcaraz, che è stato straripante nel tie-break decisivo, ora rischia di diventare la sua bestia nera? Lo ha battuto cinque volte consecutive, è vero. Ma proprio questa sconfitta, la più pesante e la più difficile da digerire, dimostra in realtà che ogni partita tra loro due, da qui in avanti, potrà sempre finire in qualsiasi modo. L’unica cosa garantita sarà lo spettacolo. Oggi è stato unico, mai visto. Indimenticabile.