Il mondo FQ

Gaza, Israele spara contro palestinesi in fila per il cibo: 27 morti. L’esercito: “Individui sospetti, indagine in corso”

È accaduto a Rafah, nel Sud della Striscia, dove sorge uno dei centri di distribuzione aiuti: è il terzo massacro di questo tipo in tre giorni. Il commissario Onu: "Crimine di guerra"
Gaza, Israele spara contro palestinesi in fila per il cibo: 27 morti. L’esercito: “Individui sospetti, indagine in corso”
Icona dei commenti Commenti
In Evidenza

Idf: “In corso indagine sull’incidente”

“Stamattina, le forze israeliane hanno sparato colpi di avvertimento a circa mezzo chilometro dall’area di distribuzione degli aiuti, verso i sospetti che si stavano avvicinando in modo da mettere a repentaglio l’incolumità dei soldati. L’incidente è oggetto di indagine e anche in questo caso scopriremo la verità”. Così il portavoce dell’esercito israeliano sull’attacco di questa mattina. 

  • 21:55

    Idf: “In corso indagine sull’incidente”

    “Stamattina, le forze israeliane hanno sparato colpi di avvertimento a circa mezzo chilometro dall’area di distribuzione degli aiuti, verso i sospetti che si stavano avvicinando in modo da mettere a repentaglio l’incolumità dei soldati. L’incidente è oggetto di indagine e anche in questo caso scopriremo la verità”. Così il portavoce dell’esercito israeliano sull’attacco di questa mattina. 

  • 21:54

    La Croce rossa conferma: “Ventisette morti nell’attacco”

    Il comitato della Croce Rossa internazionale ha confermato che 27 persone sono morte nel suo ospedale da campo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in seguito a un attacco armato contro palestinesi in attesa di ricevere aiuti. Gli stessi numeri erano stati forniti dal dal ministero della Salute di Gaza. “Stamattina presto, l’ospedale da campo della Croce Rossa di Rafah, che ha sessanta posti letto, ha ricevuto un massiccio afflusso di 184 pazienti. Tra questi, 19 sono stati dichiarati morti all’arrivo e altri otto sono deceduti poco dopo a causa delle ferite riportate”, ha dichiarato il comitato in una nota, aggiungendo che i sopravvissuti hanno dichiarato di “aver cercato di raggiungere un centro di distribuzione di aiuti”.

  • 21:51

    Netanyahu: “Prezzo alto ma raggiungeremo gli obiettivi”

    In un videomessaggio alle famiglie dei tre soldati israeliani uccisi ieri da una bomba piazzata sul ciglio della strada, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato che i militari “non sono caduti invano” ma in una guerra “giusta” in cui, ha detto, “sconfiggeremo Hamas, libereremo tutti i nostri ostaggi e garantiremo che Gaza non rappresenterà più una minaccia per Israele”. Netanyahu ha affermato che l’Idf, l’esercito israeliano, sta compiendo “attenti progressi per prevenire o ridurre il più possibile” ulteriori morti tra i soldati. “Il prezzo è alto”, ma Israele raggiungerà “gli obiettivi della guerra, tutti, senza eccezioni”, ha promesso. 

  • 15:22

    40 morti e 208 feriti nelle ultime 24 ore

    Quaranta cittadini di Gaza sono stati uccisi e 208 sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il ministero della Salute di Gaza guidato da Hamas.

  • 12:40

    Metsola: “Non avremo timore di rivalutare i rapporti con Israele”

    “E’ in corso una revisione dell’accordo di associazione Ue Israele, ci sono ministri degli Esteri che l’hanno chiesto, ed è in quel contesto che le relazioni saranno rivalutate. Noi non abbiamo mai evitato di porre domande e non avremo paura di farlo. E dove vediamo che vite umane, innocenti, civili, vengono bombardati indiscriminatamente, saremo i primi a parlare e i primi a condannare”. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, parlando in conferenza stampa a Copenaghen assieme alla premier socialista danese Mette Frederiksen. “La situazione a Gaza è catastrofica. Bambini, donne e uomini muoiono ogni giorno e noi, in quanto principale donatore di aiuti umanitari, dovremmo chiederci dove vanno a finire questi aiuti e come arriveranno alle persone che ne hanno più bisogno”, ha aggiunto Metsola.

  • 11:49

    La Spagna blocca l’acquisto di armi sviluppate con tecnologie israeliane

    Il ministero della Difesa spagnolo ha disposto l’annullamento di contratti che prevedono l’acquisizione di materiale bellico sviluppato con tecnologia israeliana, nello specifico missili Spike LR2 e un sistema lanciamissili chiamato Silam: è quanto riportato da diversi media iberici, tra questi radio Cadena Ser ed El País. In entrambi i casi, i programmi approvati a suo tempo dal ministero prevedevano che tali armi venissero fabbricate in Spagna con licenze fornite dagli sviluppatori israeliani originali. Tale decisione di Madrid fa seguito a quella già annunciata da tempo di non realizzare operazioni dirette di compravendita di armi con Israele: un atto di presa di distanza rispetto alle azioni belliche del governo di Benjamin Netanyahu a Gaza e in Cisgiordania a seguito dell’attentato di Hamas del 7 ottobre 2023. Finora, tuttavia, il governo del socialista Pedro Sánchez aveva spiegato di non poter rinunciare ad alcuni contratti riguardanti materiale bellico con tecnologia israeliana considerati imprescindibili per il corretto funzionamento delle Forze armate spagnole. Ma dopo aver subito per settimane le pressioni di alleati parlamentari esterni secondo cui le armi israeliane utilizzate attualmente per commettere un “genocidio” sui palestinesi, la settimana scorsa dall’esecutivo è arrivato un ulteriore annuncio: ovvero di voler attuare un “piano di disconnessione tecnologica” dall’industria militare israeliana.
    Secondo l’agenzia Efe, il contratto per la licenza di produzione di missili Spike LR2 da destinare all’esercito era stato annunciato il 3 ottobre 2023 e ha un valore di circa 285 milioni di euro. El País aggiunge che, invece, il programma per fabbricare il sistema Silam resta in piedi, ma verrà sostituita la tecnologia sviluppata dall’azienda israeliana Elbit con una locale.

  • 11:48

    Onu: “Gli attacchi intorno ai siti per gli aiuti sono crimini di guerra”

    L’Onu afferma che gli “attacchi mortali” intorno ai siti di aiuti a Gaza sono “crimini di guerra”.
    Oggi per il terzo giorno la protezione civile di Gaza, controllata da Hamas, ha denunciato almeno 27 morti durante la distribuzione di aiuti a Rafah. L’Idf ha ammesso spari su “sospetti”. “Gli attacchi letali contro civili che cercano di accedere a misere quantità di aiuti alimentari a Gaza sono immorali” e inaccettabili, ha denunciato oggi l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk. “Gli attacchi diretti contro i civili costituiscono una grave violazione del diritto internazionale e un crimine di guerra”, ha insistito in una dichiarazione pubblicata a Ginevra. 

  • 10:42

    Fonti mediche: “Tra i 27 morti ci sono 3 bambini e due donne”

    Secondo Mohammed Saqr, capo del personale infermieristico dell’ospedale Nasser, tra le 27 persone uccise dall’esercito israeliano a vicino a un centro della Gaza Humanitarian Foundation a Rafah ci sono 3 bambini e 2 donne. Il direttore dell’ospedale, Atef al-Hout, ha riferito che la maggior parte dei pazienti presenta ferite d’arma da fuoco. Si tratta del terzo incidente di questo tipo in 3 giorni.

  • 10:02

    Media: “10 uccisi dai raid israeliani a Khan Younis”

    Almeno dieci palestinesi sono stati uccisi dai raid israeliani nella Striscia di Gaza questa mattina, secondo l’agenzia di stampa Wafa citata dal Guardian. Tra le vittime, secondo quanto riportato, ci sono anche due bambini, uccisi in un attacco contro un’abitazione che ospitava sfollati a Khan Yunis, nel sud dell’enclave.

DEMOCRAZIA DEVIATA

di Alessandro Di Battista 17.00€ Acquista