Vice premier Thailandia: “50 dispersi nel crollo del grattacielo a Bangkok”
In Thailandia, il vice primo ministro del Paese, Anutin Charnweerakul, ha detto che al momento ci sono circa 50 persone disperse dopo il crollo di un grattacielo a Bangkok, in seguito al violento terremoto di magnitudo 7.7 che ha scosso ieri il Myanmar. “Abbiamo sempre speranza. Lavoriamo instancabilmente e continuiamo a lavorare 24 ore su 24 per assicurarci che tutti siano al sicuro”, ha detto Charnweerakul ai giornalisti. Lo riporta la Bbc.
Trump: “Sosterremo il Myanmar”. In arrivo aiuti Onu e dall’Europa
In Myanmar, il giorno dopo il disastroso terremoto, sono giunti aiuti in varia misura dall’Onu, da Cina e India, dalla Russia, dall’Unione europea. Il presidente Usa Trump ha assicurato il suo intervento, il ministero delle emergenze di Mosca ha inviato due aerei con a bordo 120 soccorritori e forniture, secondo un rapporto dell’agenzia Tass. L’India ha inviato una squadra di ricerca e soccorso e un team medico, nonché provviste, mentre il ministero degli esteri della Malaysia ha affermato di aver inviato 50 persone domenica per aiutare a identificare e fornire aiuti alle aree più colpite. Le Nazioni Unite hanno stanziato 5 milioni di dollari per avviare gli sforzi di soccorso. India, Francia e Unione Europea si sono offerte di fornire assistenza, mentre l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato che si stava mobilitando per l’invio di forniture mediche.
L’Ingv: “Come se un terremoto a Palermo devastasse Monaco di Baviera”
“E’ stupefacente che siano crollati palazzi a Bangkok: a 1300 chilometri di distanza dall’epicentro. E’ come se ci fosse un terremoto a Palermo e venissero giù gli edifici a Monaco di Baviera”. Così Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, interviene su ‘Repubblica‘ in merito al sisma che ieri ha fatto tremare l’Asia. “Non è spiegabile che un terremoto provochi danni a oltre mille chilometri. A meno che non si ipotizzi un fenomeno di amplificazione locale: e in effetti Bangkok è costruita su giacimenti alluvionali in prossimità della riva del mare. Un contesto geologico che può aver amplificato una scossa arrivata da così lontano” prosegue.
“I terremoti di magnitudo 7 sono molto energetici: il sisma in Turchia del 2023 era equivalente a quello di ieri, magnitudo 7.8, e ha fatto 17 mila vittime – spiega Doglioni – Più è profondo e meno è pericoloso, perché l’energia rilasciata si dissipa man mano che attraversa il terreno. Per l’evento di ieri si stima un epicentro compreso tra i 15 e i 24 chilometri di profondità. La grande incertezza dipende dal fatto che la rete di sismografi in Myanmar non è certo fitta come quella del Giappone o dell’Italia. Ma in ogni caso si e trattato di un terremoto poco profondo e i danni rischiano di essere importantissimi. La placca indiana spinge con un movimento obliquo verso Nord-Nordest. Un movimento che a Nord ha generato la catena dell’Himalaya e a Est le catene montuose del Myanmar”.
Croce Rossa: “Oltre 90 persone intrappolate nelle macerie di un condominio a Mandalay”
Oltre 90 persone potrebbero essere rimaste intrappolate nelle macerie di un condominio a Mandalay, nel Myanmar centrale, distrutto dal terremoto devastante che ha colpito ieri il Myanmar. Lo ha detto un funzionario della Croce Rossa, i soccorritori stanno cercando di liberare le vittime. L’edificio, Sky Villa, è tra quelli più colpiti dal sisma con molti dei suoi 12 piani crollati uno sull’altro.
La Faglia di Sagaing, “gemella” della San Andreas
La Faglia di Sagaing segna il confine tra la placca tettonica Indiana, che spinge verso nord-est scontrandosi con l’Asia (un movimento che ha generato l’Himalaya), e la placca della Sonda (parte di quella Eurasiatica). “Per adattarsi a tutto questo movimento laterale, si sono formate delle faglie che consentono alle placche tettoniche di scivolare lateralmente. È una di queste”, spiega Rebecca Bell, esperta di tettonica dell’Imperial College di Londra, paragonandola per dimensioni e tipologia di movimento alla Faglia di San Andreas in California. La sua natura rettilinea, spiegano gli esperti, “fa sì che i terremoti possano verificarsi su aree estese: più ampia è l’area della faglia che scivola, più forte sarà il terremoto”. Questo spiega la frequenza di eventi sismici potenti nella regione: “Sei terremoti di magnitudo 7 o superiore nell’ultimo secolo“. Il terremoto del 28 marzo, con un epicentro relativamente superficiale (stimato tra i 15 e i 24 km di profondità), è stato particolarmente distruttivo. “Quando il terremoto avviene a profondità ridotte, la sua energia sismica si dissipa quando raggiunge le aree popolate”, aggiunge Rebecca Bell, causando “molte scosse in superficie”.
L’esperta: “Sisma provocato da un movimento di spinta laterale della faglia di Sagaing”
Per spiegare questo terremoto, Rebecca Bell, esperta di tettonica dell’Imperial College di Londra, ipotizza un movimento di spinta laterale della faglia di Sagaing, che attraversa il Paese al centro da nord a sud. È qui che la placca tettonica indiana a ovest incontra la placca della Sonda, che forma gran parte del Sud-est asiatico: una faglia simile per dimensioni e movimento alla faglia di Sant’Andrea in California. “La faglia di Sagaing è molto lunga, 1.200 km, e molto dritta”, spiega Bell. “La natura rettilinea fa sì che i terremoti possano verificarsi su aree estese: più ampia è l’area della faglia che scivola, più forte sarà il terremoto.” In questi casi i terremoti possono essere “particolarmente distruttivi”, aggiunge Rebecca Bell, spiegando che quando il terremoto avviene a profondità ridotte, la sua energia sismica si dissipa quando raggiunge le aree popolate. Ciò provoca “molte scosse in superficie“, aggiunge.
“Il costo del terremoto potrebbe superare il Pil del Myanmar”
Un’analisi dell’Usgs, in cui si stima che ci sia una probabilità del 35% che il numero delle vittime del disastroso terremoto di ieri sia compreso tra 10.000 e 100.000, precisa anche che il costo finanziario del disastro potrebbe raggiungere decine di miliardi di dollari e potrebbe addirittura superare il Pil del Myanmar. Bill McGuire, professore di geofisica e rischi climatici presso l’University College di Londra (Ucl), ha affermato che si è trattato “probabilmente del più grande terremoto ad aver colpito il Myanmar negli ultimi tre quarti di secolo”. McGuire ha avvertito che “sono previste altre scosse di assestamento“.
Il presidente cinese Xi Jinping invia un messaggio di cordoglio
Il presidente cinese Xi Jinping ha inviato un messaggio di cordoglio al leader del Myanmar, Min Aung Hlaing ,per il violento terremoto che venerdì ha devastato il Paese. Xi, nel resoconto del network statale Cctv, ha dichiarato “di essere rimasto fortemente colpito nell’apprendere che il Myanmar è stato colpito da un forte sisma, che ha causato ingenti perdite di vite umane e di proprietà”.
A nome del governo e del popolo cinese, “vorrei esprimere le mie più sentite condoglianze alle vittime e la mia sincera solidarietà alle famiglie delle vittime, ai feriti e alle persone che vivono nelle zone colpite dal disastro”, ha detto Xi, aggiungendo che “la Cina e il Myanmar sono una comunità con un futuro comune, che condivide prosperità e sofferenze, e i due popoli hanno una profonda amicizia fraterna”. La Cina, pertanto, “è disposta a fornire al Myanmar l’assistenza necessaria e a sostenere la popolazione delle zone colpite dal disastro affinché superi la situazione e ricostruisca le proprie case il prima possibile.
Arrivata in Myanmar la prima squadra di soccorritori dalla Cina
Una prima squadra di soccorso medico di emergenza cinese, composto da 37 esperti della provincia dello Yunnan, è arrivato questa mattina a Yangon, all’indomani del potente terremoto che ha devastato il Myanmar. Secondo i media di Pechino, il team ha trasportato un totale di 112 set di equipaggiamento specializzato, tra cui dispositivi di rilevamento di vita a piena funzionalità, un sistema di allerta precoce per terremoti, sistemi satellitari portatili e droni. L’arrivo della squadra, presentata dal Global Times come la prima da parte del soccorso internazionale ad arrivare nel Paese, è maturato a poco dopo la nota del ministero degli Esteri di Pechino che ha espresso “profonda preoccupazione per il disastro del terremoto” e “sincero cordoglio”, nonché “la speranza e la convinzione che il governo del Myanmar e il suo popolo supereranno questa difficoltà e ricostruiranno rapidamente le loro case”. In risposta al sisma, l’ambasciata e i consolati cinesi nel Paese “hanno attivato meccanismi di risposta alle emergenze, emesso avvisi consolari e condotto una valutazione completa della sicurezza delle istituzioni, delle aziende e degli individui cinesi nelle aree colpite. Al momento, non ci sono segnalazioni di vittime cinesi”.
“Almeno quindici persone in vita sotto le macerie” a Bankgok
Ci sono almeno quindici persone in vita sotto le macerie dell’edificio in costruzione a Bangkok crollato a seguito della scossa che ha colpito ieri il Myanmar e che è stata avvertita anche in Thailandia dove ha causato vittime e gravi danni. Le persone in vita sono in profondità sotto le macerie, tra i 5 e i 10 metri, riporta la Bbc citando le fonti locali.