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Meloni in conferenza stampa: “Su Starlink nessun favore a Musk”. Trump? “Rapporto solido, non so se dire privilegiato” – la diretta

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Governo, Meloni: “Non sono favorevole al rimpasto. Salvini al Viminale non è nell’ordine delle cose”

“La parola rimpasto è una parola a cui sono abituata ma a cui non sono tendenzialmente favorevole…”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, che ha aggiunto: “Matteo Salvini sarebbe un ottimo ministro dell’Interno. Ha ragione Salvini a dire che in assenza di un provvedimento giudiziario a suo carico avrebbe chiesto è ottenuto il ministero dell’Interno. D’altra parte anche Piantedosi è un ottimo ministro dell’Interno. Allo stato attuale non credo che Salvini al Viminale sia nell’ordine delle cose”.

Momenti chiave

    • 11:23

      Meloni: “Non sono limite per libertà di stampa o democrazia”

      “Non ritengo di dovermi difendere dalla previsione di rappresentare un limite o un problema per la libertà di stampa o per la democrazia” ha detto Meloni rispondendo al presidente dell’Ordine dei giornalisti.

    • 11:16

      Bartoli: “Parlamento approvi la riforma della professione”

      “Dopo 61 anni, abbiamo nuovamente chiesto al Parlamento una riforma della professione e, a tal proposito, abbiamo avanzato all’unanimità una proposta seria e articolata. Nell’epoca dell’Intelligenza artificiale siamo ancora legati a norme della metà del secolo scorso. Una riforma che non può però essere il pretesto per mettere le mani, come qualcuno vorrebbe, sulle norme che regolano l’autogoverno della professione”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli in apertura della conferenza stampa della premier Giorgia Meloni.

      “Gentile presidente, tutto il mondo dell’informazione ha una richiesta da farle – ha proseguito -. Che venga applicata anche ai giornalisti la legge sull’equo compenso che porta il suo nome come prima firmataria. Da oltre un anno il Consiglio nazionale ha inviato al Ministero della Giustizia, come dispone la legge, le proprie proposte, dopo un dibattito attento, documentato, responsabile, frutto anche dell’analisi delle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato. Siamo fiduciosi in un suo interessamento; non vogliamo pensare che il diritto a reclamare una retribuzione dignitosa valga in Italia per tutti i lavoratori, ma non per i giornalisti. Al tempo stesso, non sarebbe giusto tacere l’opera attenta e tenace di sostegno all’impresa giornalistica svolta dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria guidato dal sottosegretario Alberto Barachini. – ha proseguito -. Le consegniamo oggi il nuovo Codice deontologico che il Cnog ha recentemente approvato.

      Un Codice agile, aggiornato e sintetico che indica con chiarezza non solo i diritti, ma anche i doveri che abbiamo nei confronti dei cittadini. Un Codice che non si limiti a essere il riferimento per il giornalismo, ma uno strumento nelle mani dei cittadini. Non per tutelare interessi corporativi, ma per continuare a svolgere a testa alta il ruolo che la Costituzione ci assegna: assicurare ai cittadini una informazione seria e verificata”. ”Nell’epoca della manipolazione, della disinformazione, della distorsione della realtà, dei messaggi di odio e discriminazione c’è ancor più bisogno di giornalismo. Da decenni, i giornalisti non esitano a rischiare la vita, e talvolta a perderla, per raccontare i delitti di mafia, il malaffare, i soprusi e le violenze, i crimini di guerra, gli stermini. Anche se qualcuno oggi cerca di dimenticarlo”.

      “Proprio in questi giorni – ha concluso Bartoli – ricorre l’anniversario dell’omicidio di due giornalisti, diversi, ma uniti dalla determinazione nel combattere la mafia: Giuseppe Fava e Beppe Alfano a cui va il nostro commosso pensiero. E il nostro pensiero va anche agli altri 552 giornalisti reclusi nel mondo e ai 54 reporter uccisi nel 2024. Molti dicono che oggi i giornali non godono di buona salute, ma non è questa la domanda giusta. Non chiedetevi come sta il giornalismo, chiedetevi come sta la democrazia. Perché non c’è democrazia senza una informazione capace di far vivere ogni giorno i valori della Costituzione della nostra Repubblica”.

    • 11:13

      L’intervento di Bartoli: “Allarme per i provvedimenti contro la libertà di stampa”

      “Per il quarto anno consecutivo torniamo a lanciare l’allarme su una serie di provvedimenti legislativi che restringono in maniera preoccupante la libera informazione in materia di cronaca giudiziaria e cronaca nera. Tutti conveniamo sulla necessità di trovare un bilanciamento tra due diritti costituzionali: il rispetto della persona e il diritto a essere correttamente e compiutamente informati. Oggi, in Italia, il rispetto della privacy sta però oscurando il diritto dei cittadini a conoscere quanto accade”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli in apertura della conferenza stampa della premier Giorgia Meloni.

      “Se una persona viene accoltellata per strada e non se ne dà notizia, gli abitanti di quel quartiere a buon diritto possono chiedersi quali altre notizie simili, o più gravi, vengono nascoste – ha proseguito -. E, a buon diritto, possono chiedersi cosa fanno le forze di polizia per contrastare la criminalità. Se una persona viene arrestata e non è possibile sapere quali accuse le vengono mosse e quali prove sono state acquisite, non si genera un sentimento di profonda inquietudine? Come possiamo essere rassicurati che non ci sia un esercizio arbitrario e persecutorio della giustizia se non è possibile conoscere per quali motivi un cittadino viene privato della propria libertà? Non sono esempi astratti: ho citato due casi concreti e molti altri ne potrei aggiungere. Mi appello alle istituzioni, ma anche a chi ci ascolta: difendendo il giornalismo non si protegge una corporazione, ma la democrazia, il nostro diritto ad essere cittadini informati e consapevoli”.

      “L’Italia, del resto, è da anni sotto osservazione delle istituzioni europee per il numero record di azioni giudiziarie intimidatorie, sia penali che civili, contro i giornalisti – ha sottolineato ancora -. Per questo chiediamo di ripensare totalmente la riforma della diffamazione in discussione al Senato; speriamo inoltre che il Parlamento voglia correggere una norma disastrosa, quella sulla cosiddetta presunzione di innocenza. Oggi ogni Procuratore decide in maniera arbitraria se dare o non dare una notizia. In ogni circondario vale una regola diversa, anche se siamo cittadini della stessa Repubblica. Ci sostengono e ci confortano i ripetuti messaggi a difesa della libertà di stampa del Presidente della Repubblica Sergio Matterella, le riflessioni straordinarie di Papa Francesco su comunicazione e Intelligenza artificiale. Confidiamo nell’Europa, nella Corte europea dei diritti dell’Uomo, nella Corte Costituzionale, nella Corte di Cassazione, anche se alcuni politici ci descrivono come speculatori che lucrano sulle disavventure altrui”. (ANSA).

    • 10:58

      La lista dei 40 giornalisti che porranno domande alla premier Meloni

      Ecco chi saranno i 40 giornalisti (e le rispettive testate) che porranno domande alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni

      Adnkronos – Ileana Sciarra
      Fanpage – Marco Billeci
      Rainews24 – Gabriele Martelloni
      Libero Quotidiano – Fausto Carioti
      Ert – Christian Mavris
      Tgcom 24 – Francesca Pozzi
      Huffington Post – Andrea Pira
      Askanews – Massimo Santucci
      Radio popolare – Anna Bredice
      Il Manifesto – Andrea Carugati
      Rossiya Segodnya – Alexander Logunov
      Tg2 – Luca Moriconi
      Italpress – Francesca Tana
      Il Messaggero – Francesco Bechis
      Ansa – Silvia Gasparetto
      TgLa7 – Alessandra Sardoni
      Corriere della Sera – Monica Guerzoni
      Formiche.net – Francesco De Paolo
      Tg5 – Sebastiano Sterpa
      Corriere dell’Umbria – Sergio Casagrande
      Quotidiano Nazionale – Antonella Coppari
      Sky Tg24 – Andrea Bonini
      Avvenire – Vincenzo Spagnolo
      La Repubblica – Tommaso Ciriaco
      Tg1 – Francesco Maesano
      Il Fatto Quotidiano – Giacomo Salvini
      Agenzia Vista – Alexander Iahnadjiev
      Domani – Daniela Preziosi
      Giornale Radio Rai – Gianluca Ruggirello
      Open online – Sara Menafra
      Quotidiano del Sud – Claudia Fusani
      Times – Thomas Kington
      Tg3 – Jacopo Matano
      Agi – Luigi Conte
      Il Sole 24 Ore – Barbara Fiammeri
      Politico.eu – Hannah Roberts
      La Stampa – Ilario Lombardo
      Agenzia Nova – Livio Cipriano
      Il Giornale – Massimiliano Scafi
      Il Foglio – Simone Canettieri

    • 09:52

      Da Nordio a Barachini: ci saranno anche 82 ospiti istituzionali

      Sono inoltre 82 gli ospiti istituzionali, tra i quali hanno confermato la presenza il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il sottosegretario all’Informazione ed Editoria Alberto Barachini, la prima presidente della Corte di cassazione Margherita Cassano, il Procuratore Generale della Corte di Cassazione Luigi Salvato, la vice presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati Valentina Grippo, la Garante dell’Autorità dell’Infanzia Carla Garlatti. Saranno inoltre presenti i vertici degli organismi di categoria: Fnsi, Inpgi, Casagit salute, Fondazione Casagit e Fondo complementare giornalisti, Ucsi e il presidente dell’Associazione Stampa Estera Maarten Van Aalderen.

    • 09:48

      160 i giornalisti accreditati: le domande saranno 40.

      Sono 160 i giornalisti accreditati per la conferenza stampa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che si terrà alle ore 11, nell’aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati. Al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, che organizza l’evento insieme all’Associazione Stampa Parlamentare – informa una nota -, sono giunte 95 richieste per porre la domanda alla Premier, di queste ne sono state sorteggiate 40. Per la stampa estera sono state sorteggiate, per le domande, quattro testate: ERT Tv Greca, The Times di Londra, Politico di Bruxelles e Rossiya Segodnya di Mosca.

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