La diretta – Israele: “Gaza City è circondata, a breve entriamo”. Leader di Hamas in Iran. Ministro d’Israele evoca la bomba atomica, Netanyahu lo sospende

Continuano senza sosta i raid israeliani nella Striscia e cresce il numero delle vittime civili. Tra queste anche i 4 figli del reporter che al fatto aveva detto "nulla ci protegge". Telefonata in serata tra il Papa e il presidente iraniano Raisi

Aggiornato: 10:21

  • 17:32

    Hezbollah colpisce mezzo militare americano: vittime

    Hezbollah sostiene di aver colpito un veicolo militare israeliano attraverso il confine con missili guidati, uccidendo e ferendo le persone che erano a bordo del veicolo. Lo riferisce Al Jazeera. L’esercito israeliano ha confermato che un missile anticarro è stato lanciato dal Libano a Yiftah, nel nord di Israele. Non ha detto se ci sono state vittime. Hezbollah ha annunciato diversi altri lanci di missili, aggiungendo di aver distrutto attrezzature israeliane lungo il confine. L’esercito israeliano ha detto che il suo sistema di difesa Iron Dome ha intercettato un drone che volava verso Israele dal Libano.

  • 16:20

    Incontro in Iran tra Khamenei e il leader di Hamas Haniyeh

    La Guida suprema dell’Iran Ali Khamenei ha incontrato a Teheran il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, assieme ad una delegazione. “La politica permanente della Repubblica islamica dell’Iran è di sostenere le forze della resistenza palestinese contro i sionisti occupanti. I crimini del regime sionista a Gaza sono direttamente sostenuto dagli Usa e da alcuni governi occidentali”, ha affermato Khamenei su X a proposito dell’incontro.

  • 16:20

    Netanyahu: “Nessun cessate il fuoco prima della liberazione degli ostaggi”

    “Non ci sarà cessate il fuoco fino al ritorno dei nostri ostaggi. Lo abbiamo detto ai nostri amici e nemici. Andremo avanti finché non li avremo sconfitti”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyhau ribadendo una posizione già nota di Israele.

  • 16:19

    Erdogan: “Salveremo i palestinesi dall’oppressione d’Israele”

    “È nostro dovere salvare i nostri fratelli palestinesi dall’oppressione di Israele e fermare i massacri commessi a Gaza davanti agli occhi del mondo”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aggiungendo che “è un obbligo a livello storico mostrare i crimini di coloro che hanno commesso questo massacro immorale e senza scrupoli”, come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara. “Non lasceremo mai i nostri fratelli a Gaza da soli, senza protezione e senza aiuto”, ha aggiunto il presidente turco. Non è chiaro se Erdogan incontrerà il segretario di Stato Usa Antony Blinken che ha in programma domani un colloquio sulla situazione a Gaza con l’omologo turco Hakan Fidan ed è atteso ad Ankara questa notte. “Domani andrò ad Ayder”, ha affermato Erdogan durante un comizio a Rize, città sul Mar Nero, citando una località nella stessa regione dove ha in programma dei comizi domani che potrebbero impedirgli di incontrare personalmente Blinken.

  • 16:18

    Evacuati da Gaza 300 cittadini americani

    Oltre 300 cittadini americani e persone residenti negli Usa sono stati evacuati dalla Striscia di Gaza, ma altri restano al suo interno: lo ha detto il vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jonathan Finer parlando al programma Face the Nation della Cbs.

  • 14:54

    Blinken: “Usa si impegneranno nella creazione di uno Stato palestinese”

    Nel loro incontro di circa un’ora, il segretario di stato Usa Antony Blinken e il presidente dell’autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) “hanno discusso gli sforzi per ripristinare la calma e la stabilità in Cisgiordania, compresa la necessità di fermare la violenza estremista contro i palestinesi e di chiederne conto ai responsabili”. Lo rende noto il dipartimento di Stato americano, ricordano che capo della diplomazia americana “ha espresso l’impegno degli Stati Uniti a lavorare per la realizzazione delle legittime aspirazioni dei palestinesi per la creazione di uno Stato palestinese”. Blinken inoltre “ha riaffermato l’impegno degli Stati Uniti per la fornitura di assistenza umanitaria salvavita e la ripresa dei servizi essenziali a Gaza e ha chiarito che i palestinesi non devono essere sfollati con la forza”.

  • 14:04

    Abu Mazen: “L’Anp si prenderà tutte le responsabilità di una soluzione politica globale”

    L’Autorità nazionale palestinese (Anp) “si assumerà tutte le sue responsabilità” per la Cisgiordania, Gerusalemme est e Gaza nel quadro “di una soluzione politica globale”. Lo ha detto il presidente Abu Mazen.

  • 13:57

    “Valico di Rafah rimane chiuso anche agli stranieri”

    Il valico di Rafah, tra Gaza e l’Egitto, resta chiuso anche oggi per l’uscita degli stranieri e binazionali. Lo hanno riferito fonti locali ricordando che Hamas ha condizionato la riapertura del valico al passaggio degli stranieri alla uscita di feriti palestinesi del nord della Striscia di Gaza City. Il valico resta tuttavia in funzione per l’ingresso di aiuti umanitari internazionali.

  • 13:57

    Iran: “Senza un cessate il fuoco gli Usa saranno colpiti duramente”

    Il ministro della Difesa iraniano ha avvertito che gli Stati Uniti saranno “colpiti duramente” se non ci sarà un cessate il fuoco a Gaza. Lo riporta l’agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim sul proprio account Telegram. “Il nostro consiglio agli americani è di fermare immediatamente la guerra e di attuare un cessate il fuoco, altrimenti verrete colpiti duramente”, ha detto il ministro Mohammad Reza Ashtiani.

  • 12:58

    Anp: “Sull’atomica frasi razziste da un ministro fascista”

    “Dichiarazioni barbare e razziste che giungono da un ministro fascista”. Lo sottolinea il ministero degli Esteri della Autorità nazionale palestinese – secondo la agenzia di stampa Wafa – commentando l’intervista del ministro per la Tradizione ebraica Amichay Elyahu in cui ha evocato un possibile ricorso ad un’arma atomica a Gaza. Queste parole, secondo il ministero, sono state espresse da “un partner nella coalizione di governo di Benyamin Netanyahu”, e confermano che da 30 giorni Israele sta conducendo “una guerra di genocidio” a Gaza.